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harry's pov

Sono sceso dall'auto ed ora mi ritrovo davanti alla porta che conduce all'interno dell'orfanotrofio.

Prendo coraggio ed entro dentro.

Non ho neanche il tempo di dirigermi nell'ufficio della direttrice che vedo Stella.

Appena mi nota punta i suoi occhi nei miei, in una silenziosa richiesta di aiuto.

Corre verso di me e appena mi raggiunge si butta fra le mie braccia.

Sta tremando come una foglia ed è bagnata dalla testa ai piedi.

La prendo in braccio senza fatica, non pesa molto.

Vedo sempre la solita donna raggiungerci.

«Stella lascia stare immediatamente il signore, muoviti!» le urla contro.

Lei si stringe ancora di più a me, scoppiando a piangere sul mio petto.

L'educatrice tenta di prendere la bambina ma glielo impedisco.

«Non deve sfiorarla nemmeno con un dito o non gliela farò passare liscia, intesi?» metto in chiaro, con una calma incredibile.

La signora, non prima di avermi lanciato un'occhiataccia, scompare dalla mia vista, senza degnarmi di una risposta.

«brr..» sento sussurrare dalla piccola, che attira la mia attenzione su di lei.

Ha i capelli scompigliati, gli occhi e le guance arrossate per colpa del pianto, la tuta che indossa è zuppa d'acqua.

Devo portarla a casa il prima possibile, non voglio che si ammali.

«Piccolina.. adesso vieni via con me, non tornerai più in questo postaccio.» la rassicuro, e lei annuisce debolente.

Entro nell'ufficio della direttrice, firmo diversi fogli e dopo una decina di minuti siamo fuori da lì.

Ho recuperato dal garage il vecchio seggiolino di Ellis; così l'aiuto a sedersi e le allaccio la cintura di sicurezza.

Mi dirigo al posto del guidatore e parto verso casa mia, che d'ora in poi sarà anche la sua.

Scendo dall'auto dopo aver parcheggiato e apro la portiera posteriore, notando una Stella dormiente.

Sembra distrutta.

La prendo delicatamente in braccio, facendo attenzione a non svegliarla.

Chiudo l'auto e salgo in casa.

Mi siedo sul divano, tentando di svegliare la piccola.

«Stellina.. ehi.» le sussurro, e lei in risposta mugugna qualcosa, stringendosi di più a me.

«Amore, devo farti il bagnetto se no poi stai male.» le spiego, così apre lentamente i suoi occhioni.

Le sorrido e lei ricambia.

Mi alzo dal divano, continuando a tenerla fra le mie braccia, e mi dirigo in bagno con una busta.

Prima di andare a prendere Stella sono passato in un negozio e le ho comprato un pigiama per questa sera, ovviamente nei prossimi giorni quando ci sarà anche Louis dovrò andare a comprarle parecchie cose.

𝑺𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒈𝒊𝒎𝒊 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 | 𝓗.𝓢 ; 𝓛.𝓣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora