4 - Hotel Tasiana

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Era mattino, il fuoco bastò per tutta la notte.
Ci alzammo insieme e andammo a vedere come stesse Lucy.
(Anuska): "è scomparito!"
Esatto, proprio così, Lucy era sparito.
L'idea iniziale era quella di andare a cercarlo, ma poi ci ricordammo che eravamo su un' isola deserta in mezzo al nulla, ancora ignari dei pericoli e avevamo cose più importanti da fare, come finire di leggere il "Cioè".

Avevamo fame, la sera prima finimmo tutte le scorte di cibo. Era il momento di esplorare l'isola. Ci addentrammo nuovamente all'interno dell'isola, sta volta tutti insieme. Dopo 3 ore di camminata, arrampicata, nuotata, corsa (io no), e una partita a scacchi, trovammo qualcosa.
Era un edificio imponente un po' malmesso, sembrava essere abbandonato.
Eravamo indecisi se entrare nell'edificio e saccheggiarlo o tornare a cercare il cibo.
(Cunegonda): "secondo me dobbiamo entrare, magari troviamo un altro accendino hahahah"
Tundrah prese l'infradito destra e la lanciò verso Cunegonda. La ciabatta mancò il bersaglio prescelto e si scagliò contro un macaco intento a prendere delle banane da un albero che cadde secco a terra.
Ci avvicinammo alla bestiola per vedere come stesse, ma più ci avvicinammo più l'animale non sembrava un animale, perché quello in realtà non era un macaco selvaggio ma era Lucy.
Infastiditi dalle continue persecuzioni di quell'uomo decidemmo tutti insieme di lasciarlo lì.

Ci avvicinammo con cautela all'edificio, tanto da poter leggere un insegna mezza scassata che c'era sul tetto "hotel Tasiana". Decidemmo di entrare. Sulla porta d'entrata c'era scritto "lasciate ogni speranza voi che entrate". Nonostante il gentile avvertimento ovviamente entrammo comunque.
Per prima cosa vedemmo qualche scheletro umano disteso sul pavimento, insomma non era molto invitante.
(Rosandra): "dai raga, avranno solo dimenticato di togliere le decorazioni di Halloween, non spaventiamoci".
In effetti Rosandra poteva aver ragione anche se solitamente non è mai così.
Decidemmo comunque di proseguire, prendemmo l'ascensore che era stretto, buio e senza pareti e con tutti i numeri sporchi tranne il 1°(quindi scegliemmo di andare al primo piano).
Salimmo tutti e 10, il massimo di peso era 25 chili ma noi siamo della periferia quindi non rispettiamo le regole. Ovviamente non eravamo comodi, per starci tutti quanti qualcuno dovette mettersi in verticale e qualcun'altro dovette fluttuare in orizzontale.
L'ascensore fece un rumore strano, le luci si accesero, si rispensero e si bloccò.

The Tasiana's hotel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora