Ecco a voi la nostra sostituta

60 7 0
                                    

Medea, uscita dalla mensa, andò in cerca di Mike e di Dustin.

La richiesta di Eddie la sconvolse anche più della prima: trovarsi sola con lui prima di tutti gli altri.
Anche se era per una tecnica di gioco la situazione le metteva un po' d'ansia, immotivata ovviamente.
Perché mai doveva essere in agitazione all'idea di vedersi da sola con Eddie Munson?

Li trovò dopo aver girato un po' la scuola: erano seduti sul muretto del cortile. Sembravano scoraggiati e Medea si disse che era una fortuna che lei fosse venuta in loro soccorso.

"Non avete trovato nessuno che voglia giocare?" chiese la maggiore ai due, che si sorpresero di vederla lì.

"No nessuno" rispose Mike "non che avessi dei dubbi: chi vorrebbe passare una serata con gli strambi di D&D?"

Medea lo guardò dispiaciuta: non voleva che i ragazzi si abbattessero così tanto.

"Abbiamo chiesto a tutto il liceo...ma niente da fare" aggiunse Dustin, che aveva la stessa faccia dell'amico.

A sentire la parola "liceo", Medea ebbe un'illuminazione.

"Allora fanculo il liceo!" esclamò lei.

I due ragazzi la osservarono perplessi, senza capire dove volesse arrivare.
D'improvviso iniziò a correre verso l'uscita della scuola: li intimò di seguirla e i ragazzi non se lo fecero ripetere.
Rientravano ancora nella pausa pranzo, che accadeva in contemporanea con quella della scuola media, la Hawkins Middle School.
Quindi tutti i ragazzini erano fuori a godersi il sole e la temperatura mite primaverile.

Tra tutti i ragazzi presenti, Medea andava spedita verso una ragazzina, in compagnia di qualche amica.
Si fermò poco prima di raggiungerla, per sussurrare ai ragazzi che faticavano a starle dietro:

"Ecco a voi la nostra sostituta" con un sorriso beffardo e soddisfatto.

"Erica?" domandò incredulo Dustin.

Medea lo ignorò e si avvicinò al gruppetto attirando la loro attenzione. La fissarono per qualche istante finché Erica stessa capì la situazione.
Si staccò dal gruppo e raggiunse Medea.

"Medea, se sei venuta fin qui vuol dire che ti serve il mio aiuto"

"Purtroppo sì, piccolo geniale esserino" ridacchiò.
Medea aveva fatto ripetizioni all'undicenne per un breve periodo, giusto per superare la verifica sul medioevo. Nonostante Erica amasse la storia, quell'epoca non riusciva a farsela piacere; era servito dunque l'intervento della maggiore.
In quel periodo di conoscenza, Medea comprese come Erica fosse una piccola nerd, e come avesse iniziato ad interessarsi a Dungeon&Dragons vedendo il fratello Lucas giocarci con i suoi amici.
Era quindi certa che Erica sarebbe stata la loro sostituta.

"Stasera c'è una sessione di D&D, quella finale. Tuo fratello è a giocare la partita, quindi serve qualcuno che lo sostituisca" spiegò brevemente la liceale.

"E quindi dovrei sostituire il mio fratello idiota? Ovviamente ci sto"

Medea la ringraziò, le diede una rapida scompigliata ai capelli e si allontanò, in direzione del liceo.

In tutto quel dialogo, Mike e Dustin era rimasti in silenzio, abbastanza sconvolti.
Dustin conosceva già Erica dall'estate precedente, ma mai si sarebbe aspettato che quella mocciosa sapesse giocare a D&D.

I tre si accordarono che i ragazzi sarebbero passati a prendere Erica e che poi si sarebbero diretti verso la scuola.
Medea riuscì a evitare domande sul perché non potesse esserci anche lei, inventando una scusa sull'orario di lavoro.
Ci credettero e non le fecero altre pressioni.
Ma Medea conosceva la realtà: quando loro sarebbero arrivati lei già si trovava lì, con Eddie.

Dear Eddie, it's me, MedeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora