Eddie si inoltrò nel bosco antecedente al cortile della Hawkins High School, guardandosi un po' attorno con fare svogliato.
Raggiunse un luogo piuttosto appartato e tranquillo: una piccola radura in mezzo alla fitta vegetazione con un tavolo da pic nic.
Si sedette e appoggiò la sua valigetta sul tavolo, vicino ad una particolare incisione, nel mentre che la apriva per osservarne il contenuto.
D'improvviso sentì dei passi in avvicinamento, alzò gli occhi e fu compiaciuto."Guarda guarda, tra tutti coloro che possono chiedere il mio aiuto non mi sarei mai aspettato te, Chrissy Cunningham".
Difatti, davanti al ragazzo, in piedi con la sua divisa c'era proprio la cheerleader bionda.
Sembrava nervosa, agitata, anche impaurita perché restava immobile, con tutti i muscoli del corpo tesi."Scusa, non volevo spaventarti" disse prontamente Eddie, dubbioso di essere lui la causa del comportamento della giovane.
"Avvicinati pure" e le fece un gesto della mano a mo di invito a sedersi di fronte a lui.
Chrissy lo fece, rimanendo comunque molto tesa.
"Allora...come funziona esattamente?" chiese la ragazza prendendo un po' di coraggio.
"Esattamente come ogni normale vendita" spiegò Eddie "ma si paga solo in contanti e per ovvie ragioni...niente ricevuta" terminò abbozzando un sorriso.
Poi tirò fuori dalla valigetta un sacchetto di plastica con dentro dell'erba suddivisa in piccoli mucchietti.
"Te ne dò mezza oncia per 20 dollari. È vantaggioso, ti durerà un bel po'".
Un rumore alle spalle di Chrissy la fece sussultare, ma dietro di lei era solo passato uno scoiattolo.
"Stai bene? Se non mi vuoi qui basta che me lo dici e vado via" disse Eddie facendo per alzarsi.
"No, non voglio che tu vada via" rispose Chrissy. "Hai mai la sensazione che stai per perdere la testa?"
Eddie la fissò per qualche secondo prima di rispondere: probabilmente voleva capire se facesse sul serio. Ma il suo sguardo terrorizzato gli fece capire che sì, lei era seria e le serviva palesemente aiuto.
"Sai...tutti i giorni in pratica" disse lui cercando di smorzare la tensione.
Sembrò funzionare perché la ragazza parve sciogliersi un po'.
"Sai, questa non è la prima volta che noi ci vediamo" affermò Eddie.
Chrissy lo guardò perplessa.
"Non ti ricordi?"
"Mi dispiace io..."
"Tranquilla" e si gettò a peso morto all'indietro spaventando Chrissy che però iniziò a ridere.
"Non lo ricorderei nemmeno io Chrissy" disse con voce melodrammatica Eddie.
"La scuola media, il talent show...facevi la cosa da cheerleader" e si mise ad imitare malamente i movimenti di braccia con i pon pon "Io suonavo con la mia band...""Bara acida!" esclamò Chrissy "o mio Dio, con un nome simile come si può dimenticare"
"Però...sembravi così diverso" aggiunse lei."Beh portavo la testa rasata e non avevo ancora questi splendidi tatuaggi" disse mostrando quelli presenti sulla parte sinistra del petto, abbassando leggermente la maglietta con la mano.
"Suonavi la chitarra vero?"
"Suono ancora, suono ancora ... suoniamo ogni martedì davanti a cinque ubriaconi"
Chrissy finalmente rise di cuore, ed Eddie provò un senso di felicità nel vederla non più terrorizzata come appena pochi minuti prima.
"Sai, non sei affatto come pensavo...cattivo e spaventoso" disse Chrissy.
"Si beh, in realtà anch'io ti credevo cattiva e spaventosa" rispose Eddie di tutto tono "anzi terrificante".
Si risedette al suo posto e tirò nuovamente fuori la sua valigetta.
"Devo dire che l'adulazione funziona con me, quindi ti offro mezza oncia a 15 dollari. In pratica mi stai derubando" rise.
Ma Chrissy sembrò essere tornata molto seria.
"Non hai qualcosa di un po' più forte?" gli chiese lei con voce tremante.
"Si..." la fissò lui, ora abbastanza preoccupato "non qui però, a casa mia".
Non si spiegava come Chrissy Cunningham, reginetta della scuola, cheerleader e fidanzata di Jason capitano della squadra di basket, potesse volere della droga, tra l'altro forte, dallo strambo Eddie Munson.
Lui veramente aveva la droga a casa, ma sperava che così lei si scoraggiasse."Allora posso venire stasera da te?" chiese inaspettatamente invece lei.
"Certo, nessun problema. Andiamo insieme dopo la partita".
"Grazie Eddie" gli disse Chrissy per poi dileguarsi e tornare verso la scuola.
Eddie si sconvolse a pensare come ben due ragazze quella stessa giornata l'avessero lasciato senza parole ed imbambolato.
Due ragazze una l'opposto dell'altra.
Raccolse anche lui le sue cose, ma al contrario di Chrissy, non tornò a scuola, deciso a voler saltare le ultime ore per stare tranquillo a fumare.
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Dear Eddie, it's me, Medea
FanfictionNel laboratorio di Hawkins c'erano molti bambini, eppure nessuno di loro e nemmeno i dipendenti erano a conoscenza di un'altra bambina rinchiusa lì dentro. Non aveva poteri, non aveva nome, non aveva numero. Brenner era l'unico a conoscenza della...