Ho provato a baciarti

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Il giorno prima, a casa di Rick Spinello

Medea e Eddie sentirono i ragazzi uscire, e Dustin farfugliare che sarebbero tornati presto, ma di restare ancora nascosti.

Così entrambi erano rimasti un po' li, l'una di fronte all'altro, a pochissimi centimetri di distanza.

"Senti" iniziò Eddie, per rompere quel silenzio "io non mi ricordo molto bene cosa è successo questa notte".
Mentì, spudoratamente. Era un po' sotto l'effetto dell'erba ma non si era strafatto. E ciò che la notte prima stava per fare lo desiderava con ogni fibra del suo corpo.
Ma per tastare il terreno con Medea, decise di fare il finto tonto.

"Questo è un altro ottimo motivo per smettere di fumare erba" rispose Medea, collegandosi al discorso che avevano intrapreso prima che i ragazzi li interrompessero.

Eddie ridacchiò leggermente, per poi tornare a fissarla dritta negli occhi.

"No davvero, non mi ricordo cosa sia successo. Quindi se fossi così gentile da dirmelo..."

Medea non sapeva se tirare fuori l'argomento, che ormai era diventato come un tasto dolente per lei, oppure liquidare il tutto come se non fosse importante.
Ma lei era una persona del tutto onesta: e per lei era importante.

Quindi, cercando di trovare le parole giuste con le quali iniziare, Medea glielo disse:
"Stanotte stava per succedere una cosa...che se fosse andata fino in fondo avrebbe rovinato la nostra amicizia. Così io ti ho fermato, tu sei uscito, e poi stamattina eri scorbutico"

"Ah" rispose Eddie, con un sorriso che raramente lei gli aveva visto "e cosa sarebbe stata questa cosa che stava per succedere?"

Medea si ritrovava senza parole: non voleva accennare al fatto che lui avesse provato a baciarla, perché non era nemmeno lei sicura che fosse stato questo il suo obiettivo.
Non aveva mai provato quella situazione prima, e dunque non sapeva come le persone si accostavano per baciarsi.
Ovviamente a scuola aveva visto coppiette baciarsi, in modo più o meno focoso, ma lei non lo aveva mai provato in prima persona.

"Io non saprei come definirlo" anche lei, inconsapevolmente, decise di giocarsi la carta della finta tonta, sperando che così Eddie non avrebbe più fatto domande.
Ma lui stava già per parlare.

"Ho provato a baciarti"

Medea spalancò gli occhi, e nonostante lo spazio fosse molto poco riuscì a dargli un piccolo spintone, posando le sue mani sulle sue spalle e facendo da lì pressione.

"Allora ti ricordi, bastardo" rise la ragazza, mentre anche Eddie le tirava qualche spinta. La barca, sotto il peso dei loro movimenti, ondeggiava sull'acqua del lago, a volte sbattendo contro il pavimento della rimessa.

Quando si fermarono anche le risa cessarono.
Loro erano ottimi amici, e in quelle situazioni era ancora più evidente.
Ma qualcosa era cambiato in quei giorni. E lo sapevano entrambi.

Dopo qualche minuto Medea sentì di non riuscire più a sopportare quella situazione.

"Se ne sono andati...possiamo anche uscire" disse Medea, facendo per sollevare il telo e uscire da quella barca.

Ma per tutta risposta Eddie la spinse per la vita verso il basso, rimettendola esattamente dove stava prima.

"Cosa fai?" gli chiese lei stizzita, ignorando il tocco del moro "non vuoi uscire?"

Dear Eddie, it's me, MedeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora