Ricerche

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"Dunque abbiamo una buona notizia e una cattiva notizia" cominciò a dire Dustin.

"Sempre prima la cattiva" disse Eddie, mentre cominciava a mangiare e a bere da una bottiglietta in vetro.

"D'accordo. Ci siamo collegati alla centrale di polizia con Cerebro e ti stanno cercando...e sono quasi convinti che abbia ucciso tu Chrissy" disse Dustin, sganciando la bomba.

"Ah, e pensano che tu abbia rapito Medea, e che la tieni come ostaggio" aggiunse Steve.

Ecco ora si che la guerra era iniziata.

"Ma è una cazzata colossale" disse Medea a sentire quelle assurdità "perché mai avrebbe dovuto rapirmi e non sarei andata io di mia spontanea volontà?" per lei era inconcepibile un pensiero del genere, ma nessuno degli altri proferì parola.
Forse non le credevano al 100% oppure non sapevano semplicemente cosa dire.

"È quella buona qual è?" chiese a quel punto Eddie, convincendosi che non poteva esistere qualcosa di positivo in quella faccenda.

"Non hanno reso pubblico il tuo nome. Ma se ti abbiamo trovato noi è ovvio che è solo questione di tempo e allora tutti ti daranno la caccia" rispose Robin, fino a quel momento rimasta in disparte.

"Caccia allo svitato" disse tra sé e sé Eddie.

"Prima che accada dobbiamo trovare e uccidere Vecna e dimostrare la tua innocenza" affermò Dustin, come se fosse la cosa più semplice del mondo.

"Tutto qui Dustin?" disse allora spazientito Eddie. Era un'impresa folle.

"Si, no, in pratica si" rispose il più giovane sorridendo.

"Si diciamo che le nostre esperienze passate erano un po' diverse da questa" spiegò Robin.

"Mostri ombra, persone scorticate...si, e poi ci affidavamo a questa ragazza con i superpoteri...ma le hanno fatto ciao ciao, quindi" disse Steve.

A quelle parole Medea si gelò: una ragazza con i superpoteri. Ma di che genere? Possibile che fosse come lei?
Max si accorse del repentino cambiamento in lei, e si rese anche conto che non era una reazione di sorpresa o di incredulità: anzi sembrava tutto il contrario.

"Anche se in realtà siamo più in una fase di elaborazione dei suoi poteri" dissero più o meno tutti contemporaneamente.

"Non c'è niente di cui preoccuparsi...fidati" disse Dustin cercando di essere rassicurante.

Eppure, proprio in quel preciso istante, sentirono delle sirene lungo la strada.
Varie auto della polizia superarono la casa, proseguendo lungo la strada che porta al campo caravan.

"Copritevi, copritevi" disse Robin a Eddie e a Medea, i quali si trovavano entrambi seduti sul bordo della barca, intenti a rifocillarsi.

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo strano: quello di Medea era fatto di sollievo ma anche nervosismo; quello di Eddie era tutto paura.

Tuttavia la situazione lo richiedeva quindi entrambi si sdraiarono nella barca e si coprirono con i teli.
Lo spazio era già stretto per una persona sola...figuriamoci stare in due.
Erano uno di fronte all'altra: i corpi praticamente erano appiccicati. Eppure cercavano in tutti i modi di tenere le loro teste più lontane possibile.

Nel frattempo che loro erano lì, gli amici si diressero con l'auto di Steve nella direzione nella quale erano andate le volanti.
Si ritrovarono in una scena del crimine: per terra, sull'asfalto, c'era il corpo di un ragazzino, magro con gli occhiali. Lavorava al giornalino del liceo e si chiamava Fred.
Le sue ossa sembravano tutte spezzate, e i suoi occhi erano come implosi.
Capirono subito che era stata la seconda vittima di Vecna: il racconto di Eddie su Chrissy coincideva con il corpo del giovane.
La cosa che però li sorprese fu vedere lì presente Nancy Wheeler: stava parlando con un agente e sembrava visibilmente scossa. Appena li vide accennò con la mano ad un saluto e sorrise impercettibilmente.

Si ritrovarono su un tavolo da pic nic in mezzo al campo caravan: lì i ragazzi aggiornarono Nancy sulla loro teoria su Vecna. Tutto poteva quadrare, tuttavia rimaneva ancora un'incognita: perché proprio Chrissy e Fred?
Cercavano di trovare un filo conduttore tra i due ragazzi, ma sembrava proprio che non ci fosse: i due ragazzi non si conoscevano e il fatto che il campo caravan fosse stato il luogo del delitto era solo una coincidenza.

"I serial killer seguono le vittime prima di colpire, giusto?" disse Robin come se avesse avuto un'illuminazione "Quindi forse Fred e Chrissy hanno già visto questo Vecna".

"Non so voi...ma se io vedessi un mostro stregone ne parlerei con qualcuno" disse Steve.

"Forse l'hanno fatto" esclamò allora Max "ho visto Chrissy uscire dall'ufficio della Kelley.
Lo psicologo sarebbe la persona più sicura per parlare di cose strane o sovrannaturali: naturalmente la polizia non ti crederebbe".

Si decisero: sarebbero andati dalla psicologa per scoprire qualcosa.
Ma Nancy aveva un dubbio che voleva mettere a tacere o per lo meno approfondire.
Inizialmente Steve voleva accompagnarla, ma nessuno avrebbe guidato, quindi fu costretto a fare il babysitter per l'ennesima volta, mentre Robin accompagnava Nancy.

Nancy era stata con Fred nel campo caravan dopo la morte di Chrissy, per avere del materiale su cui scrivere per il giornale del liceo. Riuscì a parlare con Wayne, lo zio di Eddie. Lui le disse che una cosa simile successe anche nel 1959: Victor Creel, un uomo che uccise la sua famiglia cavandogli gli occhi.
Fu rinchiuso in un manicomio, ma Wayne pensava fosse evaso e avesse colpito ancora.
Nancy non poteva non prendere in considerazione quell'ipotesi: così lei e Robin si diressero in biblioteca, per cercare delle informazioni a riguardo.
Dopo qualche ricerca trovarono quello che le serviva: un articolo di giornale che parlava dell'accaduto, riportando la versione di Victor: secondo lui un demone aveva ucciso la sua famiglia. Nancy e Robin arrivarono alla stessa conclusione: con molta probabilità quel demone era proprio Vecna.

Steve, Dustin e Max intanto erano andati a casa della psicologa, la signora Kelley. Max era riuscita a parlare con la donna, senza tuttavia ottenere nessuna informazione. Eppure era riuscita a prendere le chiavi del suo ufficio a scuola.

Nel frattempo Jason, Lucas e gli altri ragazzi della squadra di basket stavano cercando Eddie: il capitano era furioso per la morte della sua fidanzata e gli reputava la colpa di tutto. Con la forza riuscirono a farsi dire, dagli altri componenti dell'Hellfire Club, che Dustin sapeva qualcosa, e dunque si diressero verso la casa sua, naturalmente vuota.
Mentre andavano via, Lucas riuscì ad entrare in casa dell'amico e a comunicare con lui.

"Dustin mi ricevi?" Chiese al walkie-talkie.

"Lucas" rispose Dustin "che diavolo di fine hai fatto?"

"Ascolta...voi state cercando Eddie?" Chiese preoccupato Lucas.
In macchina, Steve, Dustin e Max si scambiarono uno sguardo eloquente. Decisero di dire la verità.

"Si lo abbiamo trovato...e non grazie a te" rispose Dustin con rancore.

"Dov'è?" Chiese ancora Lucas.

"È in una rimessa per le barche, è al sicuro"

Lucas era scettico: pensava, come la polizia, che Eddie avesse ucciso Chrissy ma Dustin non aveva dubbi della sua innocenza.
Si diedero appuntamento a scuola, ma Lucas non poteva allontanarsi dai suoi compagni di squadra, e aveva un brutto presentimento.
Scoperto dai ragazzi, e per non deludere le aspettative che loro avevano su di lui, rivelò che aveva trovato un indizio, su dove si nascondesse Eddie. Portò gli atleti al rifugio di Hopper, approfittando della loro distrazione per scappare.

Dustin, Steve e Max arrivarono a scuola, intenzionati ad irrompere nell'ufficio per trovare degli indizi. Dissero di trovarsi lì anche alle due ragazze. Max trovò sia il fascicolo di Chrissy sia quello di Fred. Iniziò a leggerli e si rese conto di avere gli stessi sintomi: traumi passati, mal di testa persistenti, incubi, insonnia, sanguinamento dal naso.

Fu in quel momento che sentì dei rintocchi. Uscì dalla stanza, dirigendosi nel corridoio.
Davanti a lei si stagliava un orologio a pendolo, incastonato nel muro.

Dear Eddie, it's me, MedeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora