La maledizione di Vecna

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"Uoooo...c'è qualcuno in casa" una voce femminile si sparse per il capanno.
A Medea parve familiare ma non sapeva dire a chi appartenesse.

Man mano la porta continuava a cigolare, segno che altre persone stavano entrando.

"Guarda che topaia" questa volta la voce era maschile, e Medea riconobbe Steve. Era quindi pronta ad uscire dal nascondiglio, rasserenata, ma poi il ragazzo cominciò con un remo a colpire sotto al telo della barca.

"Che stai facendo?" gli chiede una voce inconfondibile: Dustin.

"Magari è qui sotto" rispose Steve continuando a picchiettare con il remo.

"Allora alza il telo" disse con ovvietà il più giovane.

"Fallo tu se sei così coraggioso" rispose Steve.

"Ehi guardate qua" li richiamò un'altra voce femminile "c'è stato qualcuno".
Tutti loro, che Medea contò come quattro, si avvicinarono al tavolo sotto cui Medea era nascosta. Avevano notato che sulla superficie c'erano il suo zaino con i cereali.

Steve tornò poi a colpire la barca ma quella volta Eddie reagì: uscì dal telo accanendosi contro Steve, minacciandolo con un collo di bottiglia rotto.

"Aspetta aspetta aspetta aspetta" disse ripetutamente Dustin, mentre Eddie ingabbiava Steve contro la parete.

In quel momento anche Medea uscì da sotto al tavolo, provocando diverse reazioni nei presenti.
Ma tutti erano concentrati sul liberare Steve.

"Eddie fermati" gridò Medea.

"Eddie, guardami, sono Dustin. Lui è Steve e non ti farà del male" disse pacato il ragazzino, cercando di calmare l'amico.

Steve mise giù il remo che ancora stava impugnando.

"Sono apposto, sono apposto" bisbigliò Steve, ancora sotto torchio dal vetro appuntito.

"Che ci fate qui?" chiese Eddie.

"Ti stavamo cercando" disse Dustin.

"Per darti una mano" si intromise Robin.

"Eddie questi sono i miei amici...conosci Robin, suona nella banda; lei è la mia amica Max, quella che non gioca mai a D&D.
Eddie...noi siamo dalla tua parte.
Te lo giuro su mia madre" disse Dustin come ultimo tentativo, per convincere il ragazzo.

"Si lo giuriamo sulla madre di Dustin" dissero tutti gli altri.

Dopo dell'esitazione, Eddie lasciò libero Steve, mettendosi a sedere.

A quel punto Medea si avvicinò prima ad Eddie, provando a togliergli la bottiglia dalle mani. Inizialmente il ragazzo tenne salda la presa, ma quando la mano di lei sfiorò la sua, allora lui lasciò l'arma, incatenando i loro sguardi.

Avendo constatato che Eddie non era più pericoloso, si allontanò, lasciandolo con Dustin mentre andava ad abbracciare Steve e Robin.

"Che ci fate voi qui?" chiede Medea.

"Noi, che ci fai tu qui? Stavamo cercando lui mica te" rispose Steve.

"È una lunga storia" disse Medea, lanciando uno sguardo a Eddie, che in quel momento lo distolse.

Allora Robin si avvicinò a lui, mentre Medea faceva la conoscenza anche di Max. Era sua la voce femminile che aveva sentito: non la conosceva in prima persona, ma qualche volta l'aveva vista in compagnia di Dustin, Mike e Lucas: era sicura che con quest ultimo ci fosse stato qualcosa in passato, ma visto l'umore recente del ragazzo, non era più così.

"Vogliamo sapere che è successo" chiese gentile Robin a Eddie.

"Non mi credereste mai" rispose Eddie.

Dear Eddie, it's me, MedeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora