Nel frattempo, mentre Sanem, Deren e le altre erano impegnate con il loro pranzo, anche Can alla Sanem stava pranzando con Bulut, Emre e Cey Cey nella sala riunioni.
"Allora Bulut? Anche tu ti sei rifugiato quaggiù?" chiese Can.
"Già... è così evidente che sto scappando?" rispose lui.
"Ecco... come darti torto..." rispose Can.
"Signor Can, glielo avevo detto che oggi la Sanem si era trasformata in un bunker anti draghessa. Guardi, pure suo fratello si è rintanato qui." lo indicò Cey Cey.
"Devo dire che si lavora bene qui. E' un posto molto silenzioso, rispetto al piano di sopra, sopratutto negli ultimi tempi." ammise pacificamente Emre guardandosi intorno.
"Scusatela ragazzi, per il disagio che vi ha causato. Ma come avrete notato è nel fervore dei preparativi." cercò di giustificarla il futuro sposo.
"Bulut non devi scusarti per lei. Noi vogliamo bene a Deren così com'è! Siamo abituati al suo atteggiamento. E siamo molto felici per lei e per te." lo rassicurò Emre.
"Grazie, ma credetemi è dura." ammise Bulut.
Ah, fratello, ti capisco. Voglio dire, con quella voce, ci credo..." disse Can.
"Can, dai, tra poche ore sarà sua moglie!" gli ricordò suo fratello.
"E quindi? Non ho mica detto niente di male!" rispose Can.
"Tranquillo Emre, puoi parlare liberamente, il fatto che Deren diventerà mia moglie non fa di me sordo o cieco." rispose Bulut.
"Esatto. Sentito? E poi, fratello... io e Bulut parliamo sempre di lei così. So che non è molto da te, visto che tu veneri tua moglie..." disse Can prendendolo un po' in giro.
"Ah ah ah! Ma che simpatico che sei, fratello!" rispose sarcasticamente Emre. "Come se tu fossi così diverso. Perchè tu non veneri la tua adorata Sanem?" gli rispose lui.
"Certo che la venero. E' l'amore della mia vita." rispose orgoglioso Can.
"Che vorresti dire? Che per Bulut, Deren non sarà la sua ragione di vita?" disse suo fratello.
"No, non fraintedermi, ovvio che lo sarà." rispose Can.
"Certo, rispose Bulut. "Lo è già." aggiunse.
"Solo che... dai ammettilo. E' così divertente scherzare sulle stranezze di Deren." disse Bulut.
"Concordo." rispose Can.
"E poi Can mi spezza ogni volta che tira fuori la storia della sirena!" ricordò Bulut trattenendo le risa.
"Credo che tutto sia iniziato da lì, sai? Ti rendi conto che quel momento, dalla proposta di matrimonio in poi, non ci siamo più fermati, vero?" gli fece notare Bulut.
"Ecco... sarà stata la libertà di poterne parlare onestamente con te, visto che stai entrando a far parte del club dei mariti." pensò Can.
"Già... e poi da lì siamo passati addirittura ai gadget." disse Bulut.
"E in questo Cey Cey è stato di aiuto." disse Can dandogli una pacca sulla spalla.
"Eh, si, modestamente con i miei tappi personalizzati, mi sono aggiudicato un posto nel club." rispose lui fiero.
"Oh, puoi dirlo forte, Cey Cey!" disse Can dandogli un'altra pacca sulla spalla.
Cey Cey per un attimo perse il respiro.
STAI LEGGENDO
2. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIE DI UN FUTURO DA RACCONTARE (ITA VERSION)
RomanceSEQUEL DI "QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO" Presente, passato e futuro si mescolano in questo racconto. Matrimoni, bambini, pubblicità, attori, amicizie, amori, delusioni, guai, famiglie, fratelli, sorelle, ritorni, parte...