43. Storie di un futuro non troppo lontano (CAPITOLO FINALE)

1.3K 73 67
                                    


SANEM

C'è una frase che molto spesso sento dire.

Per ogni cosa brutta, c'è sempre una cosa bella.

Ecco, mai come adesso capisco il significato di quelle parole.

Quante ne sono successe nell'ultimo periodo, eh?

Segreti, intrighi, litigi, conti con il passato, addii, ma adesso, mentre sono seduta qui, al tramonto, sul prato verde di fianco al pontile, mi rendo conto che ad ognuno di essi è susseguito un episodio bello, pronto a cancellare ciò che ci ha fatto più male, perchè il presente ed il futuro cancellano sempre il passato.

Prendiamo Deren, ad esempio. Nonostante il passato, adesso vive il suo amore da favola, felice e contenta con la sua piccola Aysegul, suo marito e suo cognato nel grande palazzo di sua nonna, proprio come una principessa.

Ezgi, anche lei, nonostante la delusione del passato, adesso sembra aver ritrovato la serenità con la sorella, la nipotina e un certo feeling con Burak.

Dopo lo spavento di Emre per la presunta paternità di Hatay, invece, il matrimonio con mia sorella va a gonfie vele. Anzi, Ilker presto avrà una sorellina.

Cey Cey ed Ayhan dopo la batosta della nonna, stanno piano piano trovando la serenità concentrando le loro attenzioni tutte sui due gemelli, entrambi hanno deciso di onorare i genitori o chi ne ha fatto le veci e per questo la femmina è stata chiamata Nuri in onore della nonna di Cey Cey. Era il soprannome con cui tutti la chiamavano al villaggio. Mentre il maschio è stato chiamato Bata, in onore del padre di Ayhan, era il nomignolo con cui usava chiamarlo quando era piccola.

Beh, considerando le opzioni iniziali di Cey Cey tra le quali vi erano: Can, "Su-samuru" (per il suo amore smisurato per le lontre), oppure Caffè, Espresso, e Cay (thè)... direi che la scelta finale è la più azzeccata.

Muzo e Deniz, si sposeranno presto, e intanto lei sta continuando con grande interesse a seguire il piccolo Hatay.

Beh? E in quanto a noi? Adesso lo scoprirete.

AL TRAMONTO...

Can ed i bambini erano in cima al pontile. Stavano dando da mangiare alle paperelle che abitavano lì intorno e con loro avevano portato anche la canna da pesca, che Can aveva appena messo in posizione. Sanem li osservava seduta su una coperta da pic-nic a quadri bianchi e rossi stesa sull'erba verde.

Ad un tratto vide Can raggiungerla.

"Mi raccomando, attenti al movimento dell'acqua! Se vedete qualcosa, chiamate." disse loro Can raggiungendo Sanem.

"Va bene, papà!" esclamarono.

Can si sedette accanto a sua moglie, esordendo con un: "Che fame!"

Senza esitazione, aprì il cesto che avevano preparato insieme.

"Tu amore, hai fame?" chiese.

"Mh, non molto. Ho un po' lo stomaco sottosopra." disse Sanem in attesa della sua espressione, mentre lui continuava a frugare nel cesto.

"Stai bene?" chiese lui sempre perso a cercare del cibo.

"Ecco, sono un po' stanca ultimamente..." ammise Sanem.

"Eh, ho notato." commentò lui.

"Ma dove sono andate a finire?" chiese più a sé stesso che a lei.

2. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIE DI UN FUTURO DA RACCONTARE (ITA VERSION)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora