Quel giorno, Cey Cey durante la pausa radunò tutti nel quartier creativo della Fikri Harika per festeggiare Muzo con una bella torta. Sia per il compleanno che la pubblicazione del suo libro rimasto fino a quel momento, segreto a tutti.
Deniz colse l'occasione per fargli gli auguri in modo molto caloroso, vista la presenza in ufficio anche di Metin.
Infatti approfittò del momento in cui stava passando in corridoio, al telefono per salutarlo con un bacio su entrambe le guance.
Tutti rimasero sorpresi da quel gesto. Sanem era a bocca aperta, seguita a ruota da Ayhan.
Leyla e Deren risero sotto i baffi seguendo lo sguardo di Deniz.
Con la coda dell'occhio vide che Metin aveva visto, e l'espressione di lui confermava la sua gelosia.
Muzo, si avvicinò a Cey Cey, che lo abbracciò per fargli gli auguri, e così ne approfittò per sussurrargli all'orecchio:
"Cengo? Sembra che io abbia fatto colpo."
"Muzo, non ti allargare. Per oggi credo che tu abbia ricevuto abbastanza notizie positive." lo riportò con i piedi per terra.
Tutti chiesero di questo libro misterioso, ma Muzo non si sbilanciò. Non disse il titolo a chi lo chiedeva, né il contenuto del libro. Lo avrebbe detto solo al momento della pubblicazione, o comunque lo avrebbero visto.
"Ah, Cengo è una giornata così bella, che niente potrebbe rovinarla." disse.
"Ho anche il mio slogan per oggi, senti qua: Muzo B-Day, no bad Day!"
"Ah, pure il gioco di parole... sei in vena, vedo... Carino, carino." ammise Cey Cey.
"Eh, amico mio, che ci vuoi fare, il talento è talento!" rispose passando un braccio in torno al suo collo pieno di sé.
"Certo, come no..." commentò Cey Cey.
Finita la pausa e tornati tutti al loro lavoro, mentre Muzo stava consegnando dei documenti da Sanem per Can, nel suo ufficio, la segretaria arrivò per informare il capo di un arrivo.
"Signor Can?" chiese la ragazza.
"Dimmi, Zeynep." rispose lui.
"Sono arrivati gli attori per la pubblicità di abbigliamento." riferì.
"Ah, falli accomodare." rispose lui.
"Ah, Osman, signor Can? Non era lui il protagonista?" chiese Muzo.
"Si, Muzo. Lui. E un'attrice che lo affiancherà." disse Can restituendogli i documenti firmati da riportare a Sanem.
"Ah, niente moglie questa volta, quindi?" scherzò Muzo.
"Mh, non ancora. Adile non è ancora rientrata a lavoro." disse.
"Come sarebbe? Ma il bambino non ha già un anno?" chiese Muzo.
"Si." rispose semplicemente Can.
"E cosa aspetta? Che abbia 18 anni per tornare a lavoro?" replicò.
"Muzo, non credo che siano affari che ci riguardino. Adile farà ciò che ritiene più opportuno con la sua maternità, tu che dici? Dai, torna a lavoro." lo mise a tacere.
"Agli ordini signor Can." disse uscendo.
Fu proprio sulla porta che, con il sorriso sulle labbra per la bellissima giornata che stava passando, si trovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere sulla faccia della Terra... o meglio rivedere.
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2. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIE DI UN FUTURO DA RACCONTARE (ITA VERSION)
RomanceSEQUEL DI "QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO" Presente, passato e futuro si mescolano in questo racconto. Matrimoni, bambini, pubblicità, attori, amicizie, amori, delusioni, guai, famiglie, fratelli, sorelle, ritorni, parte...