Il giorno in cui Deren e Bulut fecero il loro rientro in ufficio mano nella mano, fu una gioia per tutti.
Vennero accolti con un grande applauso mentre Cey Cey e Muzo fecero esplodere i coriandoli e le stelle filanti.
Non perdevano occasione per festeggiare.
"Deren? Benvenuta." disse Sanem abbracciandola. La pelle di porcellana di Deren era leggermente abbronzata.
Bulut invece era molto più abbronzato, ma questo anche per natura.
Era abituato a lavorare nei campi sotto il sole cocente.
"Hai un aspetto fantastico." le disse Sanem vedendo quel pancino cresciuto.
"Ah, grazie, mi sto gonfiando come un gonfiabile." disse massaggiandosi la pancia.
"Si inizia a vedere." disse Leyla abbracciandola.
"Benvenuta." Aggiunse poi.
"Grazie." rispose lei.
"Bulut? Come va?" lo abbracciò Can. "Ti vedo bene." aggiunse.
"Bene, bene." rispose lui.
In quel momento, a distanza, dietro di loro passò Metin che parlava al telefono. Con la coda dell'occhio vide i due neosposini, e si infilò subito nel suo ufficio, quello che un tempo era stato di Aylin.
La posizione dell'arredo al suo interno era tale che dalla sua scrivania poteva tranquillamente godere di un ottima vista su tutta l'agenzia davanti a sé.
Pronto ad inviare un messaggio, non si aspettava di assistere a ciò che stava per accadere.
Un ragazzo, fece il suo ingresso in agenzia, arrivando di corsa. Sul volto portava i segni di una scazzottata.
D'istinto Metin uscì di fretta dal suo ufficio e si avvicinò agli altri.
"Fratello! Fratello!" chiamò questo ragazzo correndo verso la folla radunata.
Tutti si voltarono verso la voce disperata di quel ragazzo.
Can scattò per primo.
Deren riconobbe subito Burak. Richiamndo subito l'attenzione di suo marito.
"Burak!" esclamò esterrefatto appena lo vide. "Mio Dio Burak cosa ti è successo?" disse Deren andandogli incontro.
Quando Bulut riconobbe in quel volto segnato suo fratello, sbarrò gli occhi.
"Burak! Burak!?" lo raggiunse suo fratello.
"Burak cos'è successo, eh?" disse guardando esterrefatto la sua faccia.
Burak si chinò in avanti poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Era sfinito. Respirava a fatica.
Can si avvicinò a Bulut.
Tutti gli altri dietro, erano scioccati.
"E' il fratello di Bulut... non ci credo." rispose Cey cey portandosi una mano alla bocca.
"Mio Dio cosa gli è successo?" esclamò Deniz.
"Chi l'ha ridotto così?" esclamò Emre.
"Vieni, portiamolo in sala riunioni, Bulut." disse Can avvicinandosi a Burak. Entrambi lo presero sottobraccio per sorreggerlo.
Bulut continuava a chiedere. "Cos'è successo? Eh?"
A Deren tremavano le gambe.
Sanem si avvicinò subito a lei mentre gli altri lo portavano via.
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2. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIE DI UN FUTURO DA RACCONTARE (ITA VERSION)
RomanceSEQUEL DI "QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO" Presente, passato e futuro si mescolano in questo racconto. Matrimoni, bambini, pubblicità, attori, amicizie, amori, delusioni, guai, famiglie, fratelli, sorelle, ritorni, parte...