XI

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(Alfie)

«Questa è la lettera A. Scrivila» disse Alfie, disegnando una strana curva su un foglio di pergamena.

La lingua antica aveva un suo fascino, lo ammisi, ed impararla fu molto meno impegnativo del previsto, nonostante fosse completamente diversa dal classico alfabeto a cui ero abituato. Era una lingua fonetica, dove i caratteri venivano associati e scritti in base ai suoni prodotti in complicati sinogrammi. La lingua odierna si era mescolata nel corso dei secoli con gli alfabeti del mondo, assumendo diversi spunti dalla scrittura cirillica.

Ogni mattina mi alzavo, facevo colazione con gli altri e poi andavo da Alfie, il quale mi aspettava in biblioteca. Pensavo che i libri non facessero per me dato che le lettere mi vorticavano in mezzo agli occhi, rovesciandosi e perdendo senso, eppure la lingua antica la appresi dopo appena pochi giorni. Aveva ragione Azrael, il mio cervello la riconosceva meglio dell'inglese e tutto ebbe un senso logico. Avevo la brutta abitudine di capovolgere alcune lettere, sbagliavo sempre la direzione della E e della R e mi rimase il tarlo.

Leggere divenne molto più divertente una volta appresa la lingua antica e, quando il caldo sole dell'estate lasciò posto a nuvoloni pieni di pioggia e raffiche di vento, si era fatto già novembre inoltrato e avevo imparato moltissime cose su quel mondo. Tra tutti gli argomenti più interessanti i migliori secondo me erano gli Elfi e i Licantropi.

Diedi la pergamena ad Alfie, completa, poi tornai sul paragrafo che stavo leggendo. Il satiro era seduto di fianco a me su un tavolino della magnifica biblioteca piena di libri, aveva accanto una pila di libri pieni di polvere.

Mi lanciò un'occhiata furtiva e mi immaginai volesse provare ad incantarmi di nuovo. Ogni tanto ci provava. Senza successo. Per quanto osasse o si sforzasse, il mio dono mi rendeva del tutto immune ad ogni attacco mentale e di certo non era per via delle mie enormi doti di intelligenza. La mia aura era diversa da quella degli altri, persino comparata con quella di Kiral, la grande Ibrida del mondo infernale, era su un altro livello.

«Alfie» dissi mogio, «qui c'è scritto che gli Elfi non hanno partecipato alla guerra a New York. Sono stati gli unici a farlo. Odiano i Demoni?»

Alfie scosse la testa, però capii che stesse mentendo – o che almeno stesse cercando di alleggerire la realtà dei fatti: i Demoni non erano i benvenuti in molte culture.

«Si sono dichiarati neutrali. Gli Elfi condannano la violenza di ogni genere» parlò e osservò con nostalgia il ritratto dell'attuale sovrano degli Elfi, il re Aurelion.

Era un uomo stupendo, con lunghi capelli argento, orecchie a punta e occhi verdi dal tratto a mandorla, le labbra color pesca. C'erano molte leggende su di lui, storie di magia e, benché molti sapessero che il regno elfico fosse insediato nella brughiera, l'ingresso era invalicabile. La natura e la magia bloccavano ogni essere vivente, sia buono sia cattivo.

«Ma hanno un esercito» insistei. «Mamma ha combattuto con un esercito misto e quel tizio si è rifiutato di aiutarla? Poteva morire e il mondo sarebbe finito.»

«Il mondo rischia di finire ogni giorno, As» mi corresse. «Qui hai scritto al contrario.»

Mi fece vedere il foglio, mostrandomi l'errore. Imprecai. «Perché non ci ha aiutato?»

Il satiro sospirò, prese il libro da sotto il mio naso e me ne diede un altro, diverso. Questo era più piccolo, la copertina era nera e aveva delle incisioni in una lingua sconosciuta, quasi artistica come decorazioni floreali. Io non riuscii a leggere nulla, ma Alfie, che era un vecchio satiro pieno di conoscenza, mi tradusse le prime righe del famoso periodo buio della storia elfica.

«Sono stati attaccati varie volte. Gli Elfi sono stati una delle prime creature nate sulla Terra dopo la sua origine, si sono presi cura del mondo, la natura ha infondato loro la magia e quando sono arrivati gli esseri umani hanno provato ad insegnare loro il rispetto, l'arte e la pace. Gli umani li cacciarono dal loro mondo, li esiliarono» parlò.

La leggenda di Kiral - Il cupido di sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora