5. Liam: maledette stringhe

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La scuola mi piaceva, ma era resa un inferno da Billy

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La scuola mi piaceva, ma era resa un inferno da Billy. Eppure, c'era una lezione peggiore di tutte. Potete immaginarlo, credo. Sì, esatto. Ginnastica. Io ero una frana, inciampavo ovunque, mi stancavo subito, non ero veloce, non riuscivo a prendere le palle che mi venivano lanciate, ero incapace di saltare. A rendere tutto ancora peggiore, l'insegnante di ginnastica era il coach Hayek, che allenava la squadra di basket. Avrei voluto saltare la lezione, ma serviva una giustifica firmata dai miei genitori e loro, ovviamente, non avrebbero mai acconsentito. Se avessi osato chiedere, mi avrebbero picchiato l'ennesima volta, e i lividi delle due volte precedenti non erano ancora guariti.

Già solo lo spogliatoio era una tortura. Tanti ragazzi che parlavano allegri, che si cambiavano mettendo in mostra i loro fisici perfetti. Il migliore era certamente Andrew Parker, il capitano della squadra di basket. E io? Ero sì alto, anche se non quanto Andrew, ma ero magro, magrissimo, completamente privo di muscoli. Le mie gambe sembravano due stecchini. Ero scheletrico, e Billy non mancava mai di ripetermelo. Mi cambiai nel bagno, così da non farmi vedere da nessuno, anche se la divisa che eravamo costretti ad indossare - pantaloncini sopra al ginocchio e maglietta a maniche corte aderente - mostrava fin troppo del mio corpo.

Mi sento a disagio, pensai.

Fai bene, ribatté Billy.

Alzai gli occhi al cielo. Molto d'aiuto, come al solito.

Non rispose. Meglio così. Diceva di farlo per il mio bene ma mi faceva solo male.

«Forza, muovete il culo!» ci ordinò il coach.

Stavamo correndo da appena qualche minuto, ma io non ce la facevo più. Rallentai, il fianco mi faceva un male terribile. Era come uno spuntone inficcato nella pelle che mi troncava il respiro.

«Anderson, vedi di sbrigarti!» mi urlò il coach.

Tutti mi guardavano, ridevano. Arrossì violentemente.

Sembri ancora di più un idiota quando corri, affermò Billy.

Lo so.

Mi sforzai di obbedire al coach, nonostante sentissi le gambe molli e i polmoni bruciare. Mi cadde lo sguardo su Andrew. Chissà perché, non l'avevo mai guardato prima. Notai che scherzava meno del solito con i suoi amici più scemi di lui e, quando si voltò, vidi il suo volto coperto da lividi. Il coach non parlava con lui in tono confidenziale, quasi paterno, come invece faceva di solito. Mentre tentavo di trovare un concetto plausibile per spiegare la situazione, mi si slacciarono le scarpe. Io non lo notai, ma in pochi secondi mi ritrovai a terra. Ero inciampato nelle stringhe.

Merda.

Idiota, ringhiò Billy.

Le ginocchia mi bruciavano, la guancia mi doleva per via dell'impatto contro il pavimento ruvido. Tentai di tirarmi su, ma un senso di nausea terribile me lo impedí. Sentivo delle voci attorno a me, ma non capivo cosa dicevano. 

Alzati, ordinò Billy.

Non ce la faccio, fa troppo male.

Non fare il debole!

Venni tirato su di peso e, quando mi voltai, capii che era stato il coach. Osservò le mie ginocchia sbucciate e grondanti di sangue, mi lanciò un'occhiata di disapprovazione e schioccò le dita.

«Parker, vieni qui!»

Oh merda. Tra tutte le persone che c'erano, proprio Andrew? Lo stronzo per eccezione? Il bullo peggiore?

Andrew sbuffò, ma per qualche motivo non si lamentò e accettò di raggiungerci.
«Sí, coach?» chiese contrariato, senza però il coraggio di fare lo sbruffone.

Il coach mi indicò con un vago cenno della mano, come fossi stato un fenomeno da baraccone. «Accompagna Anderson in infermeria».

No! Urlò Billy.

No! Protestai io.

Eppure, come c'era da aspettarsi, non trovai il coraggio di dire nulla. Andrew mi guardò male, probabilmente giudicandomi "sfigato", e disse: «Sí, coach. Come preferisce».

In seguito, senza aggiungere assolutamente nulla, si voltò e prese a camminare velocemente. Il coach scrollò le spalle e io, zoppicando, raggiunsi Andrew.

Angolo autrice

😍 Ma quanto sono carini? Ok, forse sono di parte... ma io li adoro! Chi la pensa come me? Fatevi sentire nei commenti!

Finalmente abbiamo avuto il primo incontro tra Liam e Andrew. Forse non proprio ciò in cui si sperava. Mi sa che per quello bisognerà avere un altro po' di pazienza. Ma comunque, è un inizio. Accontentiamoci, per ora. Sì, anche voi, Liam e Andrew! Spero di rendervi presto giustizia!

Se aveste voglia di supportarmi con commenti/stelline, mi fareste davvero felice ☺️

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