Mesi. Erano passati mesi. E Andrew non aveva ancora accennato nulla, né ai suoi amici né ai suoi genitori, riguardo a noi.
Avevo cercato di portare pazienza, di ignorare gli amici di Andrew che gli indicavano le ragazze più belle e lo incitavano ad andare da loro.
Avevo provato a comprenderlo, ad ignorare la rabbia e la delusione.
Avevo provato a non ascoltare Billy, ma ad ogni dubbio che si insinuava in me lei diveniva più forte.
Basta. Non ne potevo più. Non ce la facevo più. Avevo bisogno di dire la verità, basta menzogne, basta nascondersi.
Non sapevo come dirlo ad Andrew, ma ero arrivato al limite.
Volevo che tutti sapessero cos'eravamo, volevo che le ragazze gli girassero alla larga, volevo passeggiare con lui per strada o nei corridoi mano nella mano, volevo baciarlo in pubblico, volevo parlargli e sorridergli senza sentirmi in imbarazzo, senza dovermi preoccupare del giudizio altrui.
Sapevo che sarebbe stato difficile, perché molte persone non accettavano gli omosessuali, ma poco mi importava.
Basta menzogne.
«Ora basta».
Io e Andrew stavamo facendo i compiti a casa sua, quando all'improvviso alzai lo sguardo su di lui e pronunciai quelle parole. Esse aleggiarono attorno a noi per un momento, come un incantesimo.
«Liam, che significa?»
Andrew mollò la penna, con cui stava più scarabocchiando il libro che cercando di svolgere i compiti, e si alzò. Provò a prendermi la mano, ma io arretrai scacciandolo.
«Liam, che diavolo succede?»
«Sono stufo di nascondermi» ringhiai.
«Io... Io non sono pronto a dirlo a tutti» rispose Andrew cercando di mantenere la calma.
«No, tu non vuoi dirlo!» ero fuori di me. «Tu ti vergogni di me!»
Le lacrime mi pizzicavano gli occhi, Billy sussurrava crudeltà, e io faticavo a rimanere concentrato sul presente e non su di lei.
«No... Liam...» Andrew era terrorizzato, ma io ero stufo.
«Dillo. Oggi» gli imposi. «Se ti importa di me, fallo».
Avevo un groppo in gola, il volto mi bruciava di vergogna. Volevo dire la verità, volevo ammettere di stare con Andrew. Volevo ammettere di essere felice.
Andrew scosse la testa. «Non posso» mormoró con voce flebile. «Liam, non...»
Qualcosa si spezzò in me. Deglutii, trattenendo le lacrime. Non meritava il mio pianto.
Mi alzai, raccolsi le mie cose e, senza dire altro, me ne andai.
Appena chiusi la porta alle mie spalle scoppiai a piangere, mentre Billy distruggeva i confini della mia mente che avevo instaurato per fermarla.
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Voglio solo te |🌈|
RomanceQuanto la vita di due ragazzi completamente diversi può essere cambiata per un piccolo, semplice, all'apparenza innocuo incontro? Se state cercando una storia d'amore facile, felice, priva di problemi, questa storia non fa per voi. Se state cercando...