12.

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La stanza da letto di Nico era affascinante: il letto a due piazze aveva una struttura in mogano scuro; le lenzuola erano di un rosso tetro simile al colore del sangue; in un angolo era posto un piccolo altare, Will intuì che fosse riservato ad Ade; in generale era un po' tutto troppo stile vampiro e, per quanto ne sapeva il figlio di Apollo, Nico non era un vampiro.

Non colse nient'altro dell'ambiente che li circondava. Si gettò sul moro, entrambi nudi, prestando la massima attenzione a non toccargli troppo la coscia ferita.

Gli aprì le gambe e, senza alcun pudore, ci scivolò in mezzo leccandogli ogni centimetro di petto prima di arrivare nell'incavo del collo, qui c'era già un piccolo segno viola che Will decise di ingrandire.

Nico gli stritolava i capelli, le loro erezioni avevano un contatto diretto pelle su pelle, e quello stava eccitando ancora di più il biondino. Si baciarono ed il figlio di Apollo cominciò a muovere i fianchi. Il moro gemette e morse la sua bocca, costringendo Will a cambiare idea sulla sua identità di vampiro.

"Will" nel momento in cui pronunciò il suo nome come un gemito, con quella voce bassa e roca, Will gli allargò di più le gambe rimanendo colpito dalla sua elasticità.

Continuando a baciarlo dolcemente insinuò una mano tra di loro fino a raggiungere la sua apertura, ne massaggiò l'esterno e Nico inarcò la schiena
"Will" il moro si avvinghiò a lui graffiandogli la pelle e allacciando i loro corpi
"Va bene?" gli chiese il figlio di Apollo, l'altro annuì con enfasi prima di ribaciarlo.

Allora Will introdusse un dito in Nico ed iniziò a muoverlo lentamente per farlo abituare, per ogni secondo che passava sentiva crescere in se una voglia immane di farlo suo.

Non smise mai di scrutare i suoi bellissimi occhi petrolio, con il nero delle pupille che si confondeva con quello altrettanto scuro delle iridi.

Gli baciò il petto, con la mano libera gli accarezzò i tagli sulla coscia cercando di distrarlo mentre inseriva un altro dito dentro di lui, Nico si morse il labbro inferiore e trattenne un gemito di piacere, Will incatenò i loro occhi e sorrise malizioso.

Ben presto aggiunse un ultimo dito facendo inarcare il figlio di Ade, il biondino si sporse per succhiargli un capezzolo, lo tormentò tra i denti bianchi e ne leccò la pelle circostante.

Will scoprì Nico muovendo prima lentamente e poi con più insistenza le proprie dita all'interno di egli
"Will" il moro sembrava incapace di pronunciare qualsiasi altra parola, e il figlio di Apollo impazzì nel sentire il proprio nome mormorato in quel modo.

***

Senza preavviso Will ritrasse la mano e Nico provò un senso di vuoto incolmabile, imprecò in italiano
"Cosa?" chiese l'altro confuso, purtroppo il figlio di Ade non trovava la forza di parlare e quindi si limitò a scuotere la testa e accennare ad un sorriso

"Tutto bene?" Nico annuì, percepiva il tocco delicato del biondino sulla sua coscia e inaspettatamente desiderò che non smettesse di accarezzarlo.

Il figlio di Apollo si sedette sulle ginocchia di fronte a lui, che avendo le gambe aperte provò un forte senso di vulnerabilità, nessuno l'aveva mai visto completamente nudo e, a quel pensiero, arrossì.

Will gli sollevò una gamba e ne baciò la caviglia, dopodiché si abbassò per recuperare il suo jeans e ne estrasse un preservativo dalla tasca.

Non perse altro tempo e si stese su Nico, ansimavano e si scrutarono vicendevolmente, il biondino con l'oggetto tra i denti. Senza proferir parola chiese se potesse proseguire e Nico, seppur inesperto, afferrò con i propri denti la parte libera e tirò con calma finché il preservativo non si aprì completamente.

Will ghignò e guardò le sue labbra, Nico gli posò un bacio sulla punta del naso e si perse ad osservare le lentiggini chiare sparse sul suo volto.
In quell'istante capì che lo voleva dentro di sé.

Percepì il membro del biondino eccitato e bagnato, si beò della vista del suo petto scolpito e sudato mentre quello si preparava. Quando finì si accasciò facendo toccare i loro petti, Nico potè contare i battiti accelerati  di entrambi.

"Posso?" domandò infine Will, Nico chiuse gli occhi e fece un profondo respiro
"No, ti prego, non chiudere gli occhi" lo implorò, quelle parole gli entrarono dentro, gli rimbombarono nel cuore e gli provocarono un brivido intenso.

Li riaprì lentamente e si ritrovò il volto dell'altro ad un centimetro dal proprio, gli diede un veloce bacio sulle labbra e amò infinitamente quell'intimità che stavano condividendo, era tutto perfetto e dolce e gentile e perfetto di nuovo.

Nico si aggrappò alle sue spalle, gli circondò la vita con le gambe mentre il figlio di Apollo lo penetrava piano.

Inizialmente tutto ciò che provò fu dolore allo stato puro, graffiò la schiena di Will e gli affondò i denti in una spalla
"Rilassati" disse il biondino baciandogli una guancia, Nico ubbidì nonostante stesse soffrendo molto.

Will scivolò completamente dentro di lui e si fece scappare un gemito di piacere, Nico sorrise soddisfatto e, non sapendo cosa fare, si affidò completamente all'altro. Il figlio di Apollo rimase fermo qualche secondo per farlo abituare, dopodiché iniziò a muoversi gradualmente.

Nico continuava a morderlo e a strizzargli i capelli fin quasi a strapparli, si segnò mentalmente che si sarebbe dovuto complimentare con Will per la sua grandezza, aveva una paura costante di non riuscire a contenerlo.

"Non pensare e rilassati" ripetè con pazienza Will.
I movimenti si velocizzavano ogni secondo di più e piano piano il dolore fece spazio al piacere, un piacere avido e insistente che si insinuava nel suo corpo, dopo un po' Nico cominciò istintivamente ad accompagnare i movimenti melliflui di Will, nell'aria il solo rumore della pelle che sbatteva contro la pelle.

Will gemette e Nico lo imitò, il biondino si aggrappò con una mano alla testata del letto per reggersi e con l'altra prese l'erezione prorompente di Nico tra loro, quest'ultimo non se l'aspettava e urlò per il troppo piacere, ma la bocca gli venne tappata con un bacio pieno delle loro lingue che si persero e si fusero tanto da non riuscire più a capire dove finisse una e dove iniziasse l'altra.

Si baciarono soffocando l'uno i gemiti dell'altro, con Nico che scavava la pelle di Will, e Will che lo stimolava in più punti.

Nico sentì il proprio cervello friggersi, una sensazione di piacere totale lo pervase
"Will" biascicò stringendolo a sé, era sicuro che il letto avrebbe ceduto da un momento all'altro
"Nico... sto per-" ansimò e prese a masturbarlo più velocemente.

Nico imprecò per il troppo piacere fin quando non vennero contemporaneamente con un orgasmo profondo, il moro si riversò sui loro ventri e Will crollò sopra di lui
"Cazzo..." respiravano a stento, una lacrima proruppe dall'occhio di Nico, e neanche il tempo di raggiungere la guancia che il biondino la leccò per poi baciargli la tempia.

Qualche secondo dopo uscì lentamente da Nico che si lamentò per l'improvviso vuoto, si liberò del preservativo e afferrò un fazzoletto poggiato sul comodino per ripulirli entrambi, alla fine si stese al suo fianco.

Nico chiuse gli occhi e rise, si sentiva bene e rilassato, nonostante il lieve dolore tra le gambe, si sentiva la bocca gonfia e pulsante, i capelli pieni di nodi e una sensazione di beatitudine che non lo abbandonava.

Si voltò verso Will ed arrossì scoprendo che lo stava fissando con quei suoi occhi color del cielo e la chioma bionda indomata, abbassò lo sguardo e notò il suo petto completamente graffiato e rosso, quando rialzò lo sguardo vide un sorriso maliardo stampato su quel volto pieno di lentiggini.

Tentò di muoversi ma i muscoli non collaborarono
"Sta fermo" lo tranquillizzò Will avvicinandosi e accarezzandogli una guancia, ansimavano ancora e Nico fu sopraffatto tutto d'un tratto dalla stanchezza, lanciò un'occhiata fuori dalla finestra e fu felice di vedere il buio che predominava sul mondo.

"Dammi mezz'ora e sono pronto a rifarlo" non seppe neanche lui dove trovò il coraggio di pronunciare quelle parole, e non riuscì a giustificare nemmeno il perché si accoccolò sul petto del biondino e gli baciò i numerosi graffi.

Affondò il volto nell'incavo del suo collo e Will lo lambì tutto.
Si addormentò in due secondi e l'ultima cosa che percepì furono le coperte con le quali il figlio di Apollo avvolse entrambi i corpi nudi e spossati.

Nero petrolio // solangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora