capitolo 7

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premessa: non ho riletto perciò scusatemi per eventuali errori

La bottiglia improvvisamente si fermò...

A<di nuovo... Mattia>

Mattia strabuzzò gli occhi, non ci poteva credere che fosse uscito di nuovo.
Aveva iniziato ad agitarsi tutto dentro di sé mentre respirava affannosamente e il cuore non lo sentì più, in quel momento non sentì più niente.

Ovviamente chi poteva avere una sfiga così grande ad uscire per la seconda volta se non io...ma io che cosa ho fatto di male alla vita per ricambiarmi così pensò il biondo

Ovviamente lui dentro di sé era al settimo cielo ma ancora neanche lo sapeva, non lo aveva capito, ancora non aveva parlato con quella vocina che aveva nel profondo per informarlo delle sue nuove sensazioni e quindi rispose in un modo non molto carino.

M<noo non se ne parla, io non lo bacio>

A<infatti è lui che deve deve baciare te e poi ho detto che può decidere lui dove baciarti>

Ed è proprio quello il problema pensò il biondo.

Infondo cosa ne poteva sapere di quello che avrebbe potuto fare, avrebbe potuto baciarlo benissimo ovunque e ne era terrorizzato, perché poteva scegliere lui... e se avesse scelto proprio la bocca? pensò...cosa avrebbe dovuto fare? lasciarlo fare?...no non poteva e soprattutto non voleva, lui non ha mai baciato un ragazzo e mai si sarebbe sognato di farlo, non che gli faccia schifo per carità, perché non era omofobo ansi li supportava quelli della bandiera arcobalenoo perché ognuno è libero di amare chi vuole a prescindere dal genere, dall'essere ragazzo o ragazza, però lui non era così, non era gay e ok un bacio dato per obbligo non significa nulla alla fine ma il solo pensiero di baciare un ragazzo che sia per obbligo o che sia per altro, non lo elettrizzava molto ansi lo terrorizzava.

Christian invece al contrario del biondo era molto tranquillo in verità perché secondo il suo pensiero non avrebbe fatto nulla di male, ansi un bacio è sempre gradito di solito, perché è una cosa carina e dolce...e poi a dirla tutta gli avrebbe fatto anche piacere.

Mattia era ancora incerto, titubante e terrorizzato ma non poteva farci nulla lui perché l'obbligo era dell'altro e volendo o non volendo lui era quello che lo doveva subire.

Eppure la scena fa un po' ridere, il biondo terrorizzato e agitato e il moro tranquillo e indifferente.
Ma una cosa avevano in comune in quel momento, l'imbarazzo.

A<forza Chri>

Christian si alzò dal suo telo e guardò il biondino per cercare di avere anche il suo consenso e forse anche per tranquillizzarlo visto che notò che fosse rigido.
Si avvicinò lentamente e vide che stesse diventando un peperone e si vedeva in viso che fosse agitato anche se non lo andava a vedere, si abbassò verso di lui e il biondo aveva alzato leggermente e lentamente la testa guardandolo direttamente negli occhi senza neanche accorgersene.
Christian in quegli occhi blu che brillavano per via del fuoco vide la confusione così per non agitarlo ulteriormente decise di fare la cosa più giusta secondo lui per cercare di tranquillizzarlo e fargli capire che non ci fosse nulla di male, così portó la propria mano dietro il suo collo e pianissimo lo fece avvicinare e gli diete un leggero bacio sulla fronte mentre il biondo ancora teneva la testa alzata e gli occhi ancora in quelli del moro. Fu un bacio dolce e delicato, come quelli che si danno ai bambini quando dormono, e sembrò durare attimi infiniti e invece fu questione di pochissimi secondi e poi il moro si staccò.
Durò davvero un millesimo di secondo e sotto agli occhi di tutti che fissavano come se stessero guardando la scena più scioccante che gli si possa mai fermare davanti ai loro occhi, li fissavano davvero con il fiato sospeso come per riuscire a capire cosa sarebbe successo. Il moro tornò a sedersi ancora con mezzo gruppo che fissava lui e mezzo gruppo che fissava Mattia e viceversa alternandosi, si sentì messo un po' in soggezione così parlò per mandar via la tensione.

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