Destino Inaspettato

capitolo 19

M<Christian!! Fermati, vieni subito qui!> -gridò Mattia mentre lo rincorreva-

C<neanche per sogno> -e rise mentre scappava da lui-

M<Christian per favoreee, giuro che se ti prendo...> -lasciò la frase in sospeso-

Stavano in spiaggia e ormai era quasi ora di cena, c'era tanta confusione e tanta gente, la musica era alta che proveniva dalla festa in spiaggia e dal Luna park lì vicino. Le due donne si erano allontanate per andare a prendere da mangiare e loro erano seduti in spiaggia ad aspettare, Mattia era con il cellulare e continuava a sistemarsi i capelli e guardarsi il viso per vedere se fosse tutto perfetto. Christian invece lo osservava e continuava a chiedergli cosa stesse facendo con il suo telefono così vicino al viso ma il biondo distrattamente gli rispondeva a monosillabi e Christian capendo che non lo stesse sentendo d'improvviso gli prese il cellulare dalle mani e proprio in quel momento si sentì uno scatto.
Christian guardò la foto e notò che fosse raffigurato il biondo, con una faccia strana mentre continuava a guardarsi dalla fotocamera, il moro scoppiò a ridere dalla foto buffa e Mattia appena la vide cercò subito di riprendersi il cellulare ma Christian fu più veloce, si alzò e prese a correre. E adesso si trovavano ormai da 10 minuti buoni, Mattia a rincorre Christian e quest'ultimo a scappare da lui continuando a guardare quella foto e ridere prendendolo in giro.

M<che cosa hai intenzione di fare!> -gridò ancora continuando a rincorrerlo-

C<ovvio, me la mando. È troppo bella per non essere salvata HAHAAHHAAH> -scappava e rideva, rideva e scappava-

M<Christian! Non ci provare!> -lo minacciò-

Quando Christian finalmente riuscì ad inviarsela, dopo minuti e minuti che aspettava che quella specie di orologio sul messaggio diventasse due spunte, e sentì il suono delle notifiche del suo cellulare vibrare nella tasca dei suoi jeans, allora contento e soddisfatto si fermò d'improvviso e Mattia non accorgendosene gli sbatté contro la schiena. Christian si girò e se lo ritrovò davanti, Mattia lo guardò e cominciò a muoversi cercando di prendergli il cellulare ma il moro alzò il braccio ed essendo poco più alto di lui, Mattia dovette cominciare a saltellare ma non ci riusciva e Christian rideva.

C<ti arrendi? Tanto non ci arrivi, sono più alto di te>

M<mah chissà di quanto poi, mezzo millimetro forse>

C<ti piacerebbe, ma intanto se fosse così saresti già riuscito a prenderlo> -sogghignò-

M<non riesco a prenderlo non perché sei alto tu ma perché il tuo braccio sembra si allunghi di più ad ogni salto che faccio> -disse continuando a saltare e mettendosi sulle punte impegnandosi, che sulla sabbia veniva molto più che complicato-

C<se è così perché non smetti?> -rise-

M<e tu dammi il cellulare>

C<no>

M<ma perché? Dai Christian smettila di fare il bambino e dammelo!>

C<perché mi diverte prenderti in giro per quanto sei basso>

M<io non sono basso!> -disse fermandosi-

C<oh scusami hai ragione, sei diversamente alto> -lo prese in giro-

M<non ti sopporto> -disse sedendosi sulla spiaggia ai piedi del moro con le gambe e le braccia incrociate e la testa rivolta di lato, arrendendosi-

C<non ci credi neanche tu>

M<e invece si. Non ti sopporto! Sei solo un prepotente> -disse ormai offeso-