capitolo 13

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C<mi preoccupo per le persone a cui sento di iniziar a voler bene....anche se non ci conosciamo per niente. Sai, può capitare> -e gli fece l'occhiolino con un sorriso dolce-

Il biondo rimase spiazzato da quella risposta, davvero senza parole, non riusciva ad aprire bocca per dire qualcosa, non sapeva come rispondere. La risposta del moro è quel tipo di risposta a cui tu non sai come rispondere. Cosa si deve rispondere ad una cosa del genere? Boh non si sa.
Rimase con lo sguardo fisso su di lui ma non lo stava calcolando minimamente, continuava a ripensare a quelle parole.
Nel frattempo finí il tranquillante e il moro senza dire niente si alzò per prendergli delicatamente la tazza dalle mani e andò verso il salotto per lasciarla sul piano vicino al microonde e ritornare in stanza dal biondo e sedersi di nuovo difronte a lui.

Il moro gli sventolò una mano davanti la faccia e il biondo magicamente si risvegliò.

C<oh, ci sei?>

M<c-cosa?>

C<ti eri imbambolato, sicuro di stare bene adesso?>

M<sisi, sicurissimo>

Sentirono entrambi un rumore dalla serratura della porta di entrata e si girarono verso quest'ultima. Intravidero mamma Anna e mamma Giulia entrare in "casa".

mA<ei voi qui siete?>

mG<oh, ciao ragazzi>

I due ragazzi si alzarono e andorono verso il salotto dove si diressero le due donne.

C<si, siamo qui>

M<scusate ma che ore sono?>

mG<le 13:15 amore, adesso mangiamo subito subito così poi partiamo> -disse posando due buste sul piano-

C<già vero! Mamma anche noi dobbiamo andare, sai che io devo guidare anche>

mA<tesoro in realtà io e Giulia avevamo pensato che potevamo pranzare tutti insieme, e magari avviarci insieme alla gara di oggi>

C<ah>

M<cosa? Mamma tu sai vero che devo avere almeno un'ora e mezza per prepararmi si?>

Giulia rise e poi parlò.

mG<si amore lo so, è per questo che abbiamo pensato di fare così, siamo arrivate tardi perché c'era traffico in strada>

M<ma mamma io devo anche lavarmi e almeno dobbiamo essere lì un quarto d'ora prima e inizia alle 15:30>

mG<Matti fidati, ce la facciamo -gli rivolse un sorriso rassicurante- dai su visto che devi lavarti vai adesso mentre io e Anna prepariamo qualcosa per mangiare>

mA<si tesoro, tu stai tranquillo>

M<va bene>

C<mamma io sto uscendo un attimo, ritorno subito>

mA<ma come esci? Non devi prepararti tu?>

C<no mamma non ne vale la pena, al massimo dopo mi cambio. Voi non preparate niente io arrivo subito>

mG<Chri non si parte a stomaco vuoto, soprattutto voi due che dovete ballare, qualcosa dobbiamo pur mangiare>

C<lo so, ma è inutile iniziare a preparare qualcosa adesso. Aspettate qui che io arrivo subito, 5 minuti>

Si incamminò verso la porta e uscí sotto lo sguardo curioso degli altri tre.
Scese le scale uscí dall'Hotel incamminandosi verso una pizzeria che adocchiò il pomeriggio in cui era arrivato in Hotel, era a 5 minuti da quest'ultimo quindi non avrebbe perso molto tempo.
Quando entrò dentro la pizzeria fortunatamente la trovò quasi vuota così andò verso il bancone e chiese 4 pizze medie, due col salame e altre due con würstel e patatine.
Dovette aspettare solo 10 minuti e presto ebbe le quattro confezioni di pizze in mano, pagò e uscí ringranziando. Si diresse all'Hotel il più in fretta possibile, varcò l'entrata salendo poi le scale e arrivò alla porta bussando e poi entrò.

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