capitolo 14

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KAILA'S POV

cazzo.

mi risveglio nel mio letto.

ci siamo baciati.

ho riso.

ho davvero riso.

dopo 16 anni ho di nuovo riso.

Charles Leclerc era riuscito a farlo e per di più con una battuta stupida.

ma avevo proprio bisogno di ridere, sembra quasi che mi sia caduto un peso dalle spalle e che dopo anni sia guarita... è una sensazione strana.

ed ho pure dato il mio primo bacio.

dal quale ero scappata come una bambina.

sono praticamente scappata lasciandolo li.

devo chiamare Thessa.

<<qualsiasi cosa tu stia facendo lasciala perdere, abbiamo un codice bianco>> le dico senza nemmeno darle il tempo di rispondere.

codice bianco sta per: ho bisogno di te, sono in panico è successo qualcosa.

questa cosa dei codici ce la siamo inventate quando avevamo tredici anni, e da quel momento, ogni volta che succedeva qualcosa usavamo i codici per comunicare.

<<dammi dieci minuti e sono lì>> dice riattaccando.

ci siamo sempre state l'una per l'altra. sempre.

lei è sempre stata la spalla su cui potevo piangere, consolarmi e dove potevo contare su dei discorsi incoraggianti.

ed era la stessa cosa per lei.

dopo nemmeno 10 minuti sento la porta di casa sbattere e Thessa salutare sbrigativamente gli altri in cucina per andare a prepararmi sicuramente un caffè.

<<che succede Thessa?>> sento che chiede mio padre.

<<codice bianco>> risponde semplicemente. posso sicuramente constatare che mio padre avrà fatto una faccia scioccata.

non capita spesso che io abbia un codice bianco, sopratutto dopo una partita, giocata così bene poi.

ma Leclerc ha rovinato il mio weekend.

sento bussare alla mia porta e vado ad aprire convinta sia Thessa.

ma non è Thessa.

é quel fottutissimo pilota di formula 1 dagli occhi castani che ieri sera mi ha stregato.

<<possiamo parlare?>> mi chiede sulla soglia della porta.

richiudo la porta velocemente senza che lui possa tenerla aperta.

<<Kaila apri dai>> mi dice battendo con una mano sulla porta.

sento salire Thessa dalle scale e rivolgersi al pilota.

<<cosa ci fai tu qui?>>

<<beh volevo, volevo parlare con Kaila>> risponde il moro.

<<senti non so cosa sia successo ma è un codice bianco, ti prego spostati e fammi entrare è un'emergenza>> dice seria la mia migliore amica.

dopo un paio di lamentele da parte di Charles, con la convinzione che dovesse parlarmi prima lui, fa entrare Thessa, scendendo in cucina con gli altri.

Thessa mi abbraccia, mi porge la tazza di caffè e poi ci sediamo sul letto.

<<parla!>> mi esorta.

prendo un sospiro <<Charles è riuscito a farmi ridere, e mi ha baciata>> dico tutto d'un fiato guardandola negli occhi.

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