capitolo 16

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KAILA'S POV

<<ho bisogno di vedere Charles, ora>> dico schietta, senza convenevoli.

mi guarda con un faccia un po' contrariata.

<<mancano meno di 20 minuti all'inizio della gara, si stanno preparando, non sono ben accetti visitatori, torna dopo>> mi dice cercando di essere il più cortese possibile, ma so che è agitato.

<<Mattia, ti prego, devo ridargli questo>> dico mostrando il braccialetto <<ed ho l'urgenza di parlargli, lo devo fare ora ti prego>> lo supplico.

devo vederlo, ora.

<<è il bracciale?>> mi chiede allarmato.

sa che questo piccolo braccialetto che ho in mano aiuta, a prescindere dalla scaramanzia, questo è importante.

<<devo parlargli, ti prego, ho fatto un volo di 8 ore e sono stata in un taxi per due ore per arrivare, ho bisogno di vederlo. non avrei mai fatto tutto ciò se non fosse stato così importante>> mi guarda, riflettendo sul da farsi.

<<d'accordo entra, ma non distrarmelo, e fai veloce>> mi dice scortandoli praticamente fino a Charles.

appena incrocio i suoi occhi perdo un battito.

quanto è bello vestito di rosso.

<<Kaila>> sussurra incredulo nel vedermi.

<<avete 7 minuti, sbrigatevi>> dice Binotto prima di lasciarmi in quella stanza con Charles.

<<cosa ci fai tu qui?>> mi chiede, per poi spostare lo sguardo sul braccialetto che ho appena tirato fuori dalla tasca della felpa.

<<sei venuta solo per quello?>> mi chiede confuso, prendendo il braccialetto continuando a guardarmi.

<<si>> risponde senza pensare.

lo vedo confuso.

si beh andiamo, chi si farebbe 8 ore di volo solo per un braccialetto.

<<cioè no>> mi correggo.

<<io->> inizio non sapendo cosa dire.

chiudo gli occhi e prendo un respiro.

Kaila Mancini che non sa cosa dire é davvero uno scherzo di madre natura.

respiro di nuovo.

<<scusa>> lo guardo negli occhi.

<<scusami per essere stata testarda, avevi ragione tu, dovevamo parlare quando ci siamo baciati, ma sono stata troppo testarda>>

<<la verità è che ho avuto paura perché non mi ero mai sentita così, per la prima volta mi sono sentita felice come non accadeva da anni>> non stacco gli occhi da suoi nemmeno per un istante.

mi trasmettono pace.

<<io non so cosa hai provato tu, probabilmente per te è stato un semplice bacio e volevi solo chiarirmi questa cosa, ma io>>

<<io ho provato una cosa che Thessa mi ha detto si chiama tipo>> esito un attimo non ricordandomi le esatte parole della mia migliore amica.

<<farfalle nello stomaco, farfalle nello stomaco si. io credo, e sottolineo il credo perché non so che nome affibbiare a queste sensazioni, di provare qualcosa per te e non so come spiegarlo però è strano>> dico .

riesco solo a balbettare, ho paura, credo, in realtà in questo momento non sto capendo proprio un cazzo.

l'unica cosa concreta di cui sono sicura adesso è il fatto che lui non ha staccato gli occhi dai miei nemmeno un secondo.

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