capitolo 22

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KAILA'S POV

<<stai benissimo così>> mi ripete Charles dopo il quarto outfit provato.

non so perché io mi stai facendo settemila pare per questa cena, ma sapevo che Lorenzo fosse una parte importante nella vita di Charles, e sentivo di dover fare una buona impressione.

e poi Charles mi aveva appena detto che aveva prenotato in un ristorante di lusso, ed anche se ero ricca sfondata, si non voglio essere snob ma grazie al mio lavoro è così, non ci sono mai stata.

<<non so forse no>> dico andando verso il bagno per levarmi quello che indosso.

<<scusa ma questo?>>  dice prendendomi un vestito nero a collo alto, molto elegante.

<<come ci è finito li dentro?>> dico pensando a come possa essere arrivato un vestito del genere a mia valigia.

comprato per sfizio e mai messo.

<<dai questo basta decido io, non capisco perché ti fai tutte queste pare, la prima volta che ti ho visto portavi una tuta enorme e sembravi pronta per fare un attentato>> dice con la testa appoggiata sulla porta del bagno, chiusa, mentre io mi infilo il vestito.

<<posso entrare?>> mi chiede.

<<si>> rispondo.

<<wow, sei una visione>> mi dice guardandomi dallo specchio e io sorrido imbarazzata per il complimento.

<<sei davvero incantevole>> dice passandomi una mano dietro la schiena.

<<grazie>> dico ancora più in imbarazzo.

se non dai miei amici più cari o dalla mia famiglia, non sono per niente abituata a ricevere complimenti.

dopo circa mezz'ora usciamo dalla camera e ci dirigiamo verso una Ferrari che è stata messa a disposizione dalla scuderia.

sono organizzati bene.

<<madame>> dice aprendomi la portiera dell'auto ricevendo un <<monsieur>> come risposta.

<<sei agitata per caso?>> mi chiede durante il tragitto.

<<non sono agitata, sono solo in ansia, voglio solo fare una buona impressione, è pur sempre tuo fratello>> dico sincera, esternando, non del tutto, le mie paure.

<<vedrai che gli starai simpaticissima, e poi io gli ho già parlato di te quindi>> dice facendomi un occhiolino per poi sorridermi, mostrando la fossetta.

quel l'occhiolino e quelle fossette mi manderanno all'inferno, ne sono sicura.

mi poggia una mano a metà coscia e fa avanti e indietro, dal ginocchio e poi di nuovo fino a metà coscia, proprio sull'orlo del vestito.

poi si ferma.

continua a guidare come se nulla fosse, ma io credo di star per avere un infarto.

sto iniziando a sentire molto caldo, ma molto caldo, e non credo sia a causa del riscaldamento della macchina.

guardò fuori dal finestrino sperando che lui nel vuoi della sera non riesca a notare il rossore sul mio viso.

maledettissimo Charles Leclerc, se continua a tenere quella mano lì avrò davvero un infarto da un momento all'altro.

fortunatamente per me, lo vedo fermarsi ai piedi di un palazzo.

siamo all'Aqua Shrard, ci sono venuta un paio di volte in tutta la mia vita e l'unica cosa che ricordo è che si mangia da dio.

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