capitolo 36

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CHARLES' POV
volevo organizzare qualcosa di vagamente romantico per Kaila.

per provare a tirarle un po' su il morale.

le ultime settimane erano andate abbastanza bene, se non per il fatto che Roberto Mancini aveva deciso di non parlare più a sua figlia.

la notizia della gravidanza l'ha presa bene, meglio di quanto io mi aspettassi;

ha preso meno bene, invece, la voglia di lasciare il lavoro di Kaila in caso non le permettessero di tenere il bambino.

non dimenticherò mai il modo in cui Kaila e Roberto si urlavano contro mentre io, Silvia e Loris ci guardavamo in silenzio.

*flashback*
<<come puoi pretendere che io sia d'accordo ad abortire papà, qua dentro c'è mio figlio>>
<<ma ti rendi conto che stai buttando nel cesso il tuo sogno, la cosa per cui hai lavorato per tutta la vita?>> ribatte Roberto.
<<è una mia decisione, è una mia scelta, tu dovresti essere felice per me, perché stai per diventare nonno, non farmi la predica>> urla invece Kaila.
<<hai ventotto anni Kaila, puoi aspettare per avere un figlio, puoi invece evitare screzi con le risorse umane e risparmiarti di perdere il lavoro di una vita. puoi ancora aspettare e poi potrai avere tutti i figli che vuoi>>
<<non mi pare che tu abbia aspettato però, mh. dopo la morte della mamma non hai atteso nemmeno un po', otto fottuttissimi mesi dopo che l'avevamo seppellita ti sei risposato ed hai avuto un figlio, dopo otto mesi. non mi sembra che tu abbia aspettato, vero papà?>>
<<non c'entra nulla, io l'ho fatto per te, per darti una madre ed una famiglia>>
<<non avevo bisogno di una madre papà, avevo bisogno che tu fossi presente per me. come ho bisogno che tu sia presente per me adesso e che tu appoggia le mie decisioni>>
-c'è una breve pausa-
<<non posso Kaila, non posso vederti buttare via il lavoro di un'intera vita>>
-altra breve pausa-
<<bene. benissimo.>> dice Kaila.
<<se non puoi amarmi abbastanza da rispettare questa mia decisione allora non ce motivo che io torni a trovarti in futuro>> chiude così, prima di uscire dalla stanza.
<<Loris, Silvia, ci organizzeremo e farò il possibile per venire a trovarvi il più possibile.>> dice.
<<Char credo sia ora di tornare a casa>> dice con una leggera voce spezzata avvicinandosi a me.
le afferro la mano ma lei si scansa e esce velocemente dalla casa.
<<queste stronzate potevi risparmiartele Roberto>> dico rivolgendomi direttamente a lui.
<<è tua figlia ma è anche mia moglie e giuro preferisco che mi si venga rubato un mondiale piuttosto che vederla sull'orlo di una crisi nervosa per come l'hai appena trattata>> dico duro, sfidandolo per la prima volta in tutta la mia vita.
<<mi hai sempre trattato come un figlio e te ne sono grato, ma in quel momento c'è tua figlia fuori che piange per come l'hai praticamente rinnegata mentre lei ti stava dando probabilmente una delle notizie più importanti della sua vita. Lidia si starà rivoltando nella tomba per quello che hai appena fatto>> forse mi sono spinto un po' oltre.
<<non osare mettere in mezzo lei ora>> mi punta un dito contro.
<<non osare mai più trattare così Kaila>>
<<dovresti smetterla Charles, stai facendo lo stupido>> dice con un tono più pacato sta volta.
<<oh no, non la smetto, quello è anche mio figlio ed anche se non è ancora nato stai pur certo che lo proteggerò con le unghie e con i denti se servirà>> dico come ultima cosa prima di uscire da quella casa e raggiungere Kaila in macchina che stava già piangendo.
*fine flashback*

_ _ _

voglio organizzare qualcosa di carino e romantico ma che la faccia stare in pace allo stesso tempo, così da farla distrarre dalle battaglie legali che sta portando avanti negli ultimi.

perché certo, lascerebbe il lavoro, ma non prima di aver almeno tentato a far cambiare idea a quegli stronzi.

parevano però non cedere e incontro dopo incontro la vedo sempre più giù, all'ultimo non c'è nemmeno andata.

cosa meglio di Netflix, schifezze varie di ogni genere dalle merendine alla pizza e un letto morbido e caldo dove rilassarsi con su un meraviglioso pigiama con i pulcini.

certo deve rilassarsi ma è comunque una donna incinta al quarto mese.

<<mon amour questa è la cosa migliore che tu potessi organizzare>> mi dice mentre si butta sul letto.

<<lo sai che da quando viviamo a Monaco hai preso un po' di accento francese>> le dico buttandomi affianco a lei e accarezzandole le pancia.

<<non ti permettere guarda>> mi trucida a con lo sguardo tirandosi su con i gomiti.

<<anche se è vero, lo ammetto, so parlare benissimo in francese. dovresti essere fiero di me>>

<<comunque sono andata dalla ginecologa e mi ha dato la busta con il sesso del bambino. è nella mia borsa>>  mi confessa ed io scatto a sedere.

<<davvero?>> chiedo <<apriamola>> scatto di getto giù dal letto per andare a cercare la sua borsa.

<<sei sicuro? intendo, non dovremmo farlo con tutti? una sorta di gender reveal>> chiede.

<<hai paura di scoprire di che sesso è il bambino, vero?>> la conosco troppo bene per lasciarle la libertà di mentire così.

<<se è un maschio saprei anche cavarmela, ho passato la mia intera vita circondata da uomini. ma se è una femmina io sono totalmente incapace, non saprei darle consigli sul trucco, sui vestiti, non saprei aiutarla con i ragazzi. sarei ridicola e non sarei una buona madre>> butta fuori tutte le parole come un fiume in piena.

<<eieiei, calmiamoci, punto primo, per i ragazzi se ne riparlerà in un futuro lontanissimo, punto secondo Kaila tu sarai la miglior madre che possa esistere su questa terra, femmina o maschio che sia; stai rinunciando a tutta una vita per lei o lui, questo non fa di te già la migliore?>> cerco di consolarla e sembra riuscire perché vedo il suo viso rilassarsi.

<<ti amo da morire>> sussurra.

<<mai quanto ti amo io. però adesso mettiti il pigiama perché ci aspetta una lunghissima maratona di Brooklyn nine-nine e di schifezze varie. ho perfino litigato con Andrea che dice che devo mantenere una dieta solida>> rido io.

<<di ad Andrea, da parte mia, che quando avrà un pancione enorme, con voglie irrefrenabili ogni tre secondi e dell'aiuto per allacciare le scarpe, allora potrà parlare. fino ad allora può scordarsi di venire a cena da noi>> dice mettendo un finto muso come se se la fosse presa davvero.









-AUTHORS NOTE-
non è il capitolo più lungo che io abbia mai scritto, e non è nemmeno il migliore, ma volevo raccontare questa piccola dinamica famigliare e allo stesso tempo donarvi l'ultimo capitolo dell'anno.
le ultime settimane non sono state piene di luce per questa storia, avevo tanta paura che dato che non riuscivo più a scrivere non sarei riuscita a concluderla, ma ahimè quando prendo un impegno poi lo porto a termine sempre.
sono tanto affezionata a Kaila e Charles come personaggi, a loro, alla loro famiglia ed a quello che hanno costruito in questi anni, ma purtroppo siamo quasi alla fine di questa meravigliosa avventura.
non vi preoccupate avrete ancora Kaila e Charles prima di liberarvi di me, andiamo non siate così ingenui, pensate davvero che io mollo tutto così? nossignori, mai.
comunque no il vizio di aggiornare a orari stravaganti non me lo sono ancora levata, dopo 36 capitoli, son fatta cosi. :D

secondo voi il bambino sarà maschio o femmina?

kaila e roberto riusciranno a recuperare il rapporto?

con queste ultime vi saluto ed auguro un buon fine anno a tutti, ah ed anche un buon inizio anno. ci vediamo l'anno prossimo ;).

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