KAILA'S POV
<<allora? cosa c'è tra te e Charles?>> mi chiede Matteo mentre attraversiamo il campo da calcio dove ci alleniamo.
<<che intendi dire?>> chiedo facendo finta di nulla.
sapevo che in realtà aveva capito qualcosa di quello che mi stava succedendo.
<<Kaila puoi mentire a te stessa ma non a me, andiamo tu ho vista con lui l'altra sera abbracciata, non riuscivi a stare concentrata su nulla, sta mattina siete arrivati insieme con la sua Ferrari, tu non accetti mai i passaggi dagli altri se non sono io>> ok mi aveva sgamato.
non provo interesse nei confronti di Charles Leclerc. assolutamente no.
però continuavo a fare quei sogni su di lui e non mi davo pace perché non capisco come posso fare certi sogni su una persona come lui. che nemmeno mi piace.
<<senti, siamo ad allenamento possiamo parlarne poi?>> chiedo speranzosa in una risposta positiva.
<<d'accordo, ma voglio sapere perché è qui.>> accorda.
<<è qui perché è uno sportivo ed una la nostra palestra per allenarsi>> rispondo.
<<cosa?>> chiede sbalordito fermandosi in mezzo al campo.
<<che?>> chiedo. <<che? Kaila la palestra tu non la fai mai usare a nessuno da fuori. tu stupisci se poi ti chiedo perché cosa succede tra voi?>> risponde ovvio.
ok, adesso mi stavo incazzando.
<<allora Matteo ascoltami bene, lo dico qui ora e per sempre. io mai e poi mai proverò un qualsiasi interesse per Charles Leclerc. sono stata sufficientemente chiara?>>
<<si signora, assolutamente>> risponde.
ormai era abituata al mio carattere stronzo, ma credo che anche dopo anni io gli faccia ancora paura a volte.
<<allora ragazzi, mi aspetto impegno e serietà. mancano tre giorni alla partita dopo che l'hanno spostata da sabato a venerdì. dobbiamo allenarci come non abbiamo mai fatto fin ora. siamo ad un passo dai mondiali, vediamo di non cadere.>> dico con tono incoraggiante.
non sono brava a consolare le persone, non mi è stato mai facile relazionarmi con le persone, ma con i discorsi di incoraggiamento, me la cavavo.
<<ok avanti, riscaldamento, corsa e poi proviamo. andiamo su>> dico soffiando nel fischietto.
partono tutti senza una lamentela.
questa la dobbiamo vincere assolutamente.
loro sanno quanto me quanto sia importante questa partita e nessuno, intendo nessuno potrà distrarmi dal mio obiettivo:
stracciare la Germania.
*cinque ore prima della partita*
i giorni erano passati abbastanza velocemente e l'ansia prima della partita stava salendo in maniera smisurata.
non ero così in ansia prima delle partite, di solito riuscivo a calmarmi masticando una gomma, ma oggi mi sto facendo davvero troppe pippe mentali.
<<amo devi stare tranquilla. come andrà, andrà, sei una grande allenatrice e nulla potrà cambiarlo>> mi dice Thessa che cerca di consolarmi.
<<sono un po' agitata, dovrei iniziare a prepararmi>> dico seria.
<<ok allora ecco il tuo completo, la tua camicetta e le tue scarpe. vestiti, poi ti trucco e andiamo, d'accordo>> dice per poi uscire dalla stanza.
STAI LEGGENDO
Laugh about Us
Hayran KurguKaila Mancini é la figlia del mister Mancini, ma nel mondo non viene ricordata così... ma bensì come la prima allenatrice della nazionale italiana di calcio donna nella storia. dopo aver perso la madre all'età di 6 anni ha smesso di sorridere, sopra...