capitolo 9

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KAILA'S POV

<<Charles sei stato davvero bravissimo, gli altri non avevano speranza>> dice mio fratello esagitato affianco a me.

<<è andata piuttosto male a Verstappen, diciamo che un po' ho goduto>> dice poi Arthur che è seduto davanti a Loris.

<<noi piloti non ci odiamo, poi voglio un bene dell'anima a Max. tutti sono felici per le vittorie altrui>> dice Charles Leclerc "l'eroe della serata" o come lo aveva definito mio fratello poco fa.

<<Charles sei stato bravissimo davvero>> dice mio padre guardando orgoglioso Charles.

<<comunque io e Pascale abbiamo parlato e siccome la settimana prossima per voi è abbastanza tranquilla stavamo pensando che voi poteste venire da noi per vedere la partita di Kaila nel weekend>>

<<come scusa?>> chiedo rispetto all'affermazione che ha appena fatto l'uomo affianco a me.

mio padre deve essere impazzito.

<<si beh, potrebbe essere un'idea per passare più tempo insieme>> dice poi Pascale rivolgendo a me e agli altri seduti al tavolo un sorriso.

si, certo, per passare altro tempo con "Charles Eroe Della Serata Leclerc"

No, grazie.

<<potrebbero stare nella tribuna dove stanno di solito le mogli, i figli e le fidanzate dei calciatori, dove di solito ci mettiamo noi.>> dice guardandomi mio padre.

stare nella tribuna dove ci sono tutte persone che conosco vorrebbe dire far conoscere loro a qualcun altro di importante nella mia vita.

andiamo li conosco da poco meno di un giorno...

ma mio padre sembra irremovibile.

<<e poi capirai, a casa nostra entrano e escono persone come al Louvre di Parigi>> ride.

<<è una bellissima idea, tuo padre ha ragione>> dice Silvia.

non ci si deve mettere anche lei.

<<non so... se dovessimo perdere non credo sarà un bello spettacolo>> dico.

<<ma voi non perderete, siete fortissimi>> dice mio padre.

<<fai un po' le corna papà>> dice loris accanto a me, facendo le corna con le mani.

<<poi non so se si devono allenare... forse non è proprio il caso, magari la prossima partita che giochiamo?>> dico.

non è che non li voglio alla partita...

c'è si, anche quello...

però è la partita più importante, dobbiamo farcela e non so...

fanculo, niente scuse inutili, non volevo che venissero perché lo stadio é il mio posto felice e non voglio che altre persone ci entrino per vedere me.

voglio che le persone vengano allo stadio per tifare i ragazzi e apprezzare il lavoro che faccio con loro.

<<io non ho allenamenti o altro per quanto mi riguarda>> dice Arthur.

<<e nemmeno Charles, avrebbe bisogno solo di una palestra dove allenarsi in modo autonomo>> dice Pascale, parlando per il figlio maggiore.

d'accordo pare che sia io contro una tavolata intera di persone...

ho bisogno di qualcuno che mi salvi.

<<beh se tu sei d'accordo ovviamente>> dice ad un certo punto Charles, notando il mio silenzio.

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