3.Non si torna più indietro...

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Ero ancora traumatizzata per ciò che è accaduto poco fa. Sento che sto avendo un attacco di panico, non riesco a respirare normalmente perché se soltanto ci provassi di certo non mi aiuterebbe. Cercai di alzarmi in piedi con le gambe che ancora tremavano dal terrore, e mi dirissi verso la porta per chiedere di andare in bagno. Bussai numerose volte alla porta ma non rispose nessuno, "che bastardi" pensai tra me e me "non solo si divertono a trattarci come se fossimo i loro giocattolini, ma ora fanno anche finta di non sentirmi." Continuai ad insistere mentre bussavo con un po di forza, e, finalmente quel maledetto assassino con la maschera triangolo venne ad aprirmi e chiedermi che volevo. Io chiesi gentilmente senza perdere le staffe di andare in bagno e lui si limitò a guardarmi e non rispondere. Io li feci il cenno con le mani di farmi parlare con il quadrato, ma lui non mi dava ascolto. Così cominciai a prendere a calci la porta aspettando che mi apra anche se non ne sono sicura che mi aprirà. Cominciai ad urlare facendo innervosire i giocatori che mi urlarono di stare zitta con insulti e minacce ma io gli ignorai e continuavo ad insultare il triangolo da dietro il vetro. Alla fine persi davvero la pazienza e Cominciai ad alzare il tono della voce " hey, triangolo. Non voglio te. Chiamami il tuo superiore." Lui si limitò a guardarmi e di sicuro mi starà prendendo in giro, quindi tirai un calcio alla porta e Continuai ad insistere" fa venire qui il quadrato idiota!" E appena caló il silenzio venne avanti il quadrato che subito mi rimproverò perché stavo urlando nel cuore della notte "non puoi uscire di qui. Fuori dal limite di tempo a te assegnato." Mi rispose con tono scocciato guardandomi dritta negli occhi "e tu pensi che la natura chiama proprio quando lo decidete voi?!eh!?" E lui invece di perdere tempo a rispondere mi chiuse la persiana in faccia facendomi tacere. Cercai di scusarmi perché sono stata troppo aggressiva nei loro confronti e quindi appena chiesi scusa alle due guardie mi lasciarono entrare e mi chiusero la porta alle spalle "scusami. Non volevo offenderti e che... questo posto mi sta facendo andare di matto." Mi scusai con il triangolo mentre tenevo lo sguardo basso per evitare di guardarlo perché in fondo mi faceva davvero paura. "Posso farmi perdonare?" Gli chiesi con gli occhi lucidi attendendo la sua risposta. Lui mi guardò confuso e inclinò il capo di lato " e come?" Mi domandò con tono abbastanza autoritario. Allora io non risposi e dal nulla lo abbracciai stringiendolo dai fianchi e poggiando la testa sul suo petto.
Lui non disse nulla, però credo che stava sorridendo perché ha ricambiato l abbraccio con uno ancora più stretto e alzandosi appena la maschera mi diede un piccolo bacio sulla fronte. Quel rapporto così vicino a lui...mi faceva sentire strana..Io a quel gesto sorrisi imbarazzata e rimasi ancora un po con lui mentre mi accarezzava i miei lunghissimi capelli di seta. sentivo il suo cuore battere forte ogni volta che gli stavo vicino. E non so nemmeno il perché...però in fondo, devo ammettere che anche se quello che fa è terribile mi piace davvero tanto...specialmente il suo carattere e la sua voce." Sei perdonata. Però ora dobbiamo andare " mi rispose a pochissimi millimetri dal mio viso che quasi sentivo il suo respiro. Io annuì e lui mi portò in bagno dandomi un limite di tempo " hai 5 minuti. Datti una mossa" Mi disse freddamente fissandomi con uno sguardo che mi fece quasi impressione. Entrai in bagno come se nulla fosse e guardandomi attorno notai che c erano molti condotti di ventilazione. "Perfetto" pensai mentre tirai fuori il mio coltello svizzero e aprii una botola sul soffitto per poi entrarci dentro. "Il tempo sta finendo. Devi tornare dentro." Mi sentii dire dalla guardia fuori dalla porta " cazzo... mi ero dimenticata di lui.." "ehm..puoi darmi ancora un po di tempo? Non mi sento molto bene e ho bisogno di prendere aria " lui non risponde e credo che abbia accettato."che idiota " pensai mentre strisciavo nel condotto " ci ha davvero creduto?! Ahah e io che lo vedo sempre con tanto di fucile e me lo immaginavo più astuto" lo presi in giro mentre voltai l angolo ma venni subito attratta da un profumo: caramello? Perché cuocevano del caramello? Forse è un indizio per il prossimo gioco?! Pensai mentre guardavo dei cerchi che stavano cucinando il caramello tenuti sotto controllo da due quadrati armati. Ma all improvviso venni quasi scoperta: il coltellino che avevo in tasca mi scivolò e fece rumore contro il metallo del condotto e subito uno dei cerchi guardò verso l alto. Se mi beccavano che sono entrata qui mi ucciderebbero senza pensarci due volte" Dissi mentre uscii dal condotto e riavvitando la vite per non farmi scoprire. Ma d improvviso mi cominciai a sentire strana: mi girava molto la testa e mi tremavano le gambe, appena andai al lavandino per cercare di sciaquarmi per riprendermi, svenni immediatamente per via di mancanza di ossigeno, sbattendo la testa contro il pavimento e perdendo un po di sangue. Appena entrò il triangolo e mi vide a terra, insanguinata e priva di sensi si precipitò da me lanciando il fucile a terra e mi fece appoggiare la testa sulle sue gambe mentre cercava di farmi svegliare bagnandomi i polsi con l acqua fredda per farmi riprendere. Appena mi svegliai e mi ritrovai appoggiata su di lui, diventai rossa per l imbarazzo e lo abbracciai per ringraziarlo di avermi salvato."grazie mille per avermi salvato. Non ti ringrazierò mai abbastanza grazie❤" gli sussurrai all orecchio mentre lo stringevo a me per cercare di non farlo andare via." Lui mi aiutò ad alzarmi alzandosi anche lui e mi mise una mano sulla fronte per verificare se avevo la febbre. "Non hai la febbre, però sei molto calda " Mi rispose lui preoccupato della mia salute "nono tranquillo... e che... sento molto caldo" Dissi sbottonandomi la giacca della tuta perché stavo davvero soffocando. Lui mi fece una carezza e mi fece tornare nel dormitorio. Appena mi lasciò sola con tutti i giocatori che dormivano cominciai a pensare a ciò che avevo visto e scoppiai a piangere. Mi mancano i miei genitori...voglio tornare in Spagna... per stare con loro e dimenticare questo posto... e ho la sensazione come se fuori ci fosse qualche stella cadente che mi abbia ascoltata e, ad un tratto si accesero le luci ed entrarono I soldati armati accompagnati dal solito quadrato che fecero svegliare i giocatori. Io tirai un sospiro di sollievo e mi feci coraggio per cercare di avvicinarmi alle guardie per cercare di farmi ascoltare "signore..."Dissi con un filo di voce e con le lacrime agli occhi mentre alzavo la mano. Lui mi guardò incuriosito dalla mia richiesta e io Continuai " lei ha detto che qui ci sono solo persone con debiti" cominciai a spiegare a voce bassa per paura di essere uccisa nel caso dico qualcosa di sbagliato "e?" Continuò lui guardandomi con le braccia conserte " e intendo dire che io non ho debiti, e poi sono anche minore" lui riprese fiato e poi Continuò "lo sappiamo benissimo che non hai debiti " "e allora perché sono qui?!" "Perché sono motivi personali. Ora mi lasci parlare?!" Mi rispose lui alzando il tono della voce io annuì innervosita a vista d occhio e feci un passo indietro. In questo momento mi verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi. Mentre faceva i suoi soliti discorsetti, una donna ovvero la 212 quella che stava antipatica a tutti, persino alle guardie, scoppiò a piangere e si inginocchiò a terra fregandosi le mani per chiedere perdono facendosi imitare anche da altre donne che imitarono il suo gesto e pregarono le guardie in rosso di lasciarle andare. "Signore mi scusi! Per favore mi lasci andare via! Non posso restare qui perché io ho un figlio! e che non ho nemmeno potuto filmare la sua nascita perché non gli ho dato nemmeno un nome!" Iniziò a piagnucolare la riccia sperando proprio che i nostri aguzzini ci lasceranno andare come se nulla fosse. Il quadrato sbuffò e guardando i suoi compagni dietro di lui si sistemò il cappuccio della tuta color rosso acceso.
"Ci deve essere un malinteso.. perché noi non vogliamo farvi del male " si giustificò "NON VOLETE FARCI DEL MALE?! CI AVETE RAPITO, DROGATO, SEQUESTRATO LE NOSTRE PROPRIETÀ, CI FATE FARE DEI GIOCHI E CI SPARATE. QUESTO È UN MALINTESO?!" urlò un giocatore attirando l attenzione di tutti i presenti nella stanza "avete ucciso un sacco di persone!" disse il 369 sul punto di piangere "sono state eliminate perché hanno infranto le regole. Ma se voi le seguite attentamente prometto che non accadrà lo stesso a voi" cercò di far calmare la situazione " come puoi promettere una cosa simile dopo quello che avete fatto?!" Si fece avanti uno scagnozzo del 101 che obbediva a tutti i suoi ordini come un cagnolino solo per paura di essere ucciso "fermi...i nostri telefoni.. non avete molto tempo, perché noi siamo persone scomparse! La polizia, rintraccerà la posizione sui nostri telefoni!siete tutti spacciati!" Continuò il 040 urlando contro il quadrato che subito incazzato com era sparò un colpo di pistola in aria facendo zittire tutti, e tutti i giocatori, per lo spavento si buttarono a terra coprendosi la testa con le mani come protezione, anche se non sarebbe servito a nulla. "Clausula n 2. Il giocatore che si rifiuta di giocare, sarà eliminato " ci ricordò una delle regole quel quadrato tenendo ancora la pistola in mano "aspetta" questa volta fu il 218 a parlare "Clausula n 3. I giochi si interrompono se la maggioranza è d accordo...dico bene?"
Per un attimo il quadrato si zittì, credo abbia fatto una smorfia solita di un antipatico "si, è corretto " "allora, lasciateci votare. Se la maggioranza vorrà rimanere, resteremo qui senza fare storie " affermò sang-woo cambiando opinione e salvandoci da quelli psicopatici. Passarono alcuni minuti. E le guardie ci fecero sistemare in un gruppo ordinato e ci diede la possibilità di cambiare il nostro destino.
"Vi faremo votare in base all ordine inverso che avete sul petto. Giocatore 456. Per favore estrai il tuo voto."
Gi-hun si avvicinò ai due tasti un po titubante ma come tutti quanti traumatizzato, guardò i due tasti e senza esitare schiacciò quello rosso con sopra la x e si allontanò nella parte opposta della linea bianca. "Giocatore 413, per favore estrai il tuo voto"questa volta lei scelse il tasto verde e tutto andò avanti così fino ad arrivare con un pareggio: 100 a 100. Mancava soltanto il voto del vecchietto, il numero 001.
Lui si fece avanti e ci mise un po prima di prendere la decisione finale. "Se vuole continuare il gioco prema il tasto verde con sopra la O, se vuole smettere prema il tasto rosso con sopra la X." Il vecchietto si guardava attorno come spaesato, guardò il numero di giocatori e le guardie e infine scelse la X salvandoci la vita. In un attimo mi ritrovai per strada lontano da casa mia, ero da sola ed ero legata e mezzanuda su un marciapiede, ma notai che non ero sola, perché c era sang-woo che si era appena slegato e rivestito e che appena mi notò corse verso di me e venne a slegarmi. Io mi rivestii velocemente e lo abbracciai per ringraziarlo. "Tu abiti da queste parti?"Mi domandò sistemandosi gli occhiali e accendendosi una sigaretta, io negai e guardai l orario del mio telefono 1:20 di notte. Per un attimo mi venne un colpo. "Non preoccuparti, prendo il bus, ho una villa di lusso qui in corea" li Dissi io con un sorriso ancora spaventato perché mi vennero in mente I ricordi di quel maledetto posto. "Il bus passerà tra un ora, non posso lasciarti qui, se mi dici dove abiti, magari ti posso accompagnare" io inizialmente non mi fidavo, ma purtroppo non avevo altra scelta e accettai di andare con lui. Appena salimmo in macchina, in radio partì la mia canzone preferita. io sorrisi imbarazzata perché lui mi stava guardando e mi sembrava davvero molto carino. Appena arrivammo a destinazione, scesi dalla macchina e diedi un bacio sulla guancia a sang-woo e lui arrossì perché io sono sempre stata buona con tutti I giocatori anche quelli che erano più imprevedibili,mi sono sempre piaciuti I coreani. Sono sempre così carini e romantici 😁"grazie ancora sang-woo. Ti va se ci scambiamo il numero?almeno ci sentiamo quando vuoi anche solo per amicizia"li dissi sorridendo e prendendo il telefono dalla tasca della felpa. Lui sorrise e mi diede il numero"ecco a te...beh ora vado. buonanotte..." si interruppe perché non sapeva come mi chiamavo "Shakira" sorrisi io "però se vuoi chiamami shay "
Li Dissi mentre mi sistemavo una ciocca di capelli dietro l orecchio.lui sorrise e si corresse " ok...buonanotte shay" "buonanotte "😊 Mi sorrise un ultima volta e mettendo in moto andò per la sua strada, mentre io ritornai nella mia villa affittata per qualche giorno e cercai di dimenticare tutto quello che ho passato..mi è andata bene...non tornerò mai più in quel posto,ormai non si torna più indietro."

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