19. Una lama al petto

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Lui mi guardò indifferente, il che mi faceva sentire una forza in me che avrei spaccato tutto. Lui...era il fratello di jun ho. Non posso crederci per ciò che gli ha fatto. "Perché hai sparato jun ho?! Per colpa tua mi hai rovinato la vita. Per colpa tua e di questa organizzazione, sono quasi morta. Ho visto la morte in faccia. E ti dico che non è affatto una bella sensazione. Vorrei vedere te al posto suo. Avevo trovato la mia unica felicità, e ora l ho persa per sempre. " su questo non mentivo. Io desideravo tantissimo una vita con jun ho, ma purtroppo, non tutti i finali sono felici.
Sentivo il sangue che pompava nelle vene, non riuscivo a calmarmi. Avevo solo voglia di prenderlo a schiaffi. Fu il triangolo ad intervenire afferrandomi per i fianchi, per evitare di farmi passare I guai. "Non ho avuto altra scelta. Dovevo difendere la mia copertura. Comunque...non l ho ucciso. Gli ho sparato alla spalla. Vedrai che è ancora vivo. E i soccorsi l avranno portato in ospedale. Lui sta meglio di te. Tu invece? Sei fidanzata con mio fratello e ti innamori delle mie guardie. Complimenti "Mi fece un applauso abbastanza sonoro da farlo sentire in tutta la stanza. "Chi sei. E perché fai questo?" Avevo gli occhi lucidi per via delle lacrime trattenute. Lui si tolse la maschera e mi guardò dritta negli occhi. "Quando avevo la tua età, anche io, ho perso l amore della mia vita. Sono caduto in depressione, ho pensato anche di suicidarmi, ma non l ho mai fatto per paura delle conseguenze. Pensavo la mia vita fosse finita. Ma in fondo...non era così. Nel 2015 ho partecipato ai vostri giochi. Erano diversi perché cambiano ogni anno. Ero in pericolo ogni istante. Proprio come te. Ma, vinsi lo stesso. Visto il sacrificio del mio migliore amico, che è stato sparato proprio davanti a me, nell ultimo gioco. Fu allora che presi in mano la mia vita. E sono diventato un sadico che gestisce un organizzazione segreta di giochi mortali. A te...se non ti calmi accadrà lo stesso." Io rimasi scioccata davanti alla sua storia. Non me lo sarei mai aspettata. Una persona così fredda e sadica che dimostra di avere un cuore..."siediti per favore...devo parlarti."Mi ordinò quasi come se mi stesse pregando di non andarmene. Lui guardandomi, notò le ferite procurate sul labbro e sotto l occhio. " Sei stato tu a curare quelle ferite?" Chiese al triangolo che stava fermo in un angolo ad attendere ordini. Lui annuì quasi spaventato. "Vieni...siediti. so che lei si fida di te. Se prova ad agitarsi devi calmarla " lui rimase scioccato e spostò la testa nella mia direzione. "Si signore. Faccio tutto il possibile per farla restare calma " lui annuì e una volta che lo fece sedere sul divano ci offrì dello champagne francese. "No grazie. Io non bevo" Dissi mentendo intimorita. Non posso mai sapere cosa c'è dentro quella bevanda. "Puoi togliere la maschera, tranquillo. Non ti uccido" Gong yoo per un attimo esitò, ma poi si tolse la maschera e si scompigliò i capelli ricci scuri come la notte. "Sai perché sei qui e ti abbiamo lasciato vincere?" Io negai incuriosita dalla risposta. " Perché sei parte di me. Io e te abbiamo un legame di sangue " io lo guardai alzando un sopracciglio e restai in silenzio " Vedi...tua mamma in realtà è mia sorella adottiva. Tua madre ariadna, è stata abbandonata da piccola, è cresciuta in orfanotrofio, dove riceveva regole molto rigide. Alla fine è stata adottata. È cresciuta come una ragazza ribelle e sempre con un obbiettivo da raggiungere. Era forte come una guerriera. Alla morte di suo padre...è rimasta sconvolta. Dopo anni ci siamo conosciuti, io mi ero innamorato di lei. E...abbiamo scoperto che siamo stati adottati insieme..e separati alla nascita. Dopodiché ci ho perso i rapporti. Dopo quella rapina. Pensavo fosse morta. Ma...poi ho scoperto che si è innamorata di tuo padre...andres...e anni dopo ha avuto rafael e poi te. Ho saputo che è in Grecia. E non potevo lasciarti sola. Quindi ti abbiamo portato qui. Evitato di farti male. Curato. E lasciarti vincere ogni gioco. Ho ucciso io stesso quel bastardo che ti ha violentato nel parco giochi. Anche se era un mio collega. Non me ne frega nulla. Chiunque ti fa del male è morto. " Mi scesero le lacrime. "ma...allora...perché mi avete rapito e minacciato?" "Era tutto messo in scena. Era per farti capire che devi sottometterti a noi e non ribellati. " "Non posso crederci...i miei genitori mi hanno mentito fin dal inizio?" Lui annuì e sorseggiò lo champagne. "L abbiamo fatto perché tu sei testarda. E non ci avresti mai dato ascolto. E poi...sei davvero bellissima. Sei tutto tua madre."
Io rimasi traumatizzata. "Visto che ho vinto...ora potete lasciarmi andare a casa per favore?" Lo supplicai con lo sguardo sperando in una risposta positiva. "Certamente. "Disse alzando il calice in mio onore. "Ancora le nostre più sincere congratulazioni piccola " io arrossì violentemente. "Ora ti riporteremo in Spagna. Ma tu. Non devi dire a nessuno di dove sei stata e cosa facciamo d accordo?" Questa sembra più una minaccia. "Si...non dirò nulla promesso " Dissi sorridendo amareggiata. "Chiamami Hin-ho, tesoro"
Io annuì "Shakira. E se vuoi chiamatemi shay." "Ma ancora non mi hai detto perché fate questo " Dissi quasi mettendo il broncio suscitando in loro due molta tenerezza. "Perché...ho voluto dividere le classi sociali. Ho voluto dare una separazione giusta perché altrimenti nessuno l avrebbe mai fatto. " io annuì sostenendo la sua idea. Ma ancora tutto questo non mi va giù.ma sono felice che jun ho sta bene. E che potrò stare sempre insieme a lui. Per qualsiasi cosa accada. Io voglio solo il meglio per lui. E non permetterò mai a nessuno in assoluto di far del male a lui. Lo giuro sulla mia vita. Fosse l ultima cosa che faccio.

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