13. Emozioni amare

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Mi sentivo mancare il fiato. Stavo sanguinando troppo. Sento che da un momento all'altro crollerò. Sentivo nei miei pensieri la brezza del paradiso, a volte le emozioni, crollano per via della loro fragilità, proprio come un castello di carte, basta un solo soffio per mandare tutto in aria. Mi ritrovai davanti lo spirito della mia migliore amica, ji-yeong...aveva ancora quel suo sorriso. Lei aveva trovato la pace, mentre io sono qui, a piangere sul passato...ormai non si torna più indietro. Non dissi una parola. Vuol dire....che sono morta?! "Ji-yeong...che cosa significa questo?dove mi trovo?ho paura.. sono morta. Vero?..."
Lei non rispose. Si limitò a guardarmi con sguardo triste. Mi buttai a terra piangendo disperata. Non posso morire...non voglio lasciare i miei genitori...le persone che amo....jun ho....è finita ormai. Ho raggiunto il paradiso molto lentamente. Lei mi si avvicinò e mi fece una carezza "no....non sei morta. Tu sei ancora viva. E devi continuare a vivere. Vivi la vita al posto mio. Il mio cuore ormai si è fermato, ma il tuo batte ancora. Sei troppo giovane, non ti abbattere ora, ce la farai...io sono sempre con te, anche se non puoi vedermi. Ci potremmo incontrare solo nei tuoi sogni. Te lo prometto. " " cosa significa questo posto?" Lei non rispose ancora. Ci fu un silenzio tombale. " " l emorragia si è estesa troppo. Sei svenuta. È come un piccolo coma. -" sentivo le voci di samuel e delle guardie che provavano a svegliarmi in tutti I modi possibili ed immaginabili. " Mi sveglierò presto. Vero?" Lei alzò le spalle "tutto può succedere. Per ora dobbiamo solo aspettare " " Non immagini quanto sia difficile stare senza te...mi manchi tanto. Vorrei tu fossi ancora con me..." mi poggiai sulla sua spalla. Restammo in silenzio e ascoltammo le voci delle guardie. Mi stavano aiutando, ma all improvviso riconobbi una voce che mi fece venire le lacrime agli occhi...jun ho...all improvviso dall esterno del sogno in cui ero intrappolata caló il silenzio. "Non si può fare nulla..." sussurrò all improvviso il quadrato con tono triste. "Cremate il corpo. " COSA?! MI RITENENEVANO MORTA?! IO SONO QUI...NON ME NE SONO ANDATA...vogliono bruciare il mio corpo ora?!... scoppiai a piangere..." Ji-yeong...non voglio morire..." "va tutto bene piccola...ci sono io..." " fai qualcosa ti prego..."Mi cominciai a sentire strana...significa questo morire? Quando muori..lasci tutto ciò che ami...non puoi tornare mai più sui tuoi passi...continuavo a sentire la voce delle guardie, riconobbi jun ho e il triangolo che mi ha curato le ferite, erano disperati...non sapevano come farmi tornare. "Shakira..per favore svegliati...torna con noi.. non lasciarmi ti prego...ti amo" a quelle parole mi sentivo un peso in meno. Sento come se avessi la possibilità di tornare viva. " Ji-yeong...sento che ora posso tornare...ma mi mancherai troppo. " "ora vai..io sarò con te " io sorrisi e tornai nel mio corpo. "C è solo una cosa da fare...jun ho si tolse la maschera e mi baciò delicatamente sulle labbra. Io mi svegliai lentamente e aprendo gli occhi li sorrisi dolcemente "SHAKIRA!!SEI VIVA AMORE MIO!" Mi abbracciò come non mai. Il triangolo mi sorrise timidamente "ci hai fatto spaventare piccola...per un attimo ho avuto molta paura...come farei senza la mia scema?" Io lo abbracciai "grazie ragazzi, mi avete salvata. -" abbassai lo sguardo e trattenni le lacrime " cosa è successo?" " nel sogno...ho incontrato Ji-yeong...mi ha tenuto compagnia...mi trovavo in un posto completamente bianco e con una grande piscina che sembrava infinita...con un grande trampolino.. sembrava fossi in paradiso...e stavo lì con lei..." il triangolo abbassò lo sguardo. Jun ho mi abbracciò stretta. "Mi spiace piccola mia..." restammo ancora così...ho trovato il mio mondo...il mio mondo è lui...abbassai lo sguardo e rimasi sbalordita oltre che fingere di essere offesa " pensavate fossi già morta?" Loro mi guardarono confusi. " Non morirò così facilmente " Dissi ridendo per prenderli in giro " vi voglio tanto bene scemi" ci riunimmo in un abbraccio a tre davvero stretto "Ragazzi...se mi stringete così mi ammazzate" Dissi scherzando e cercando di allentare la presa. Non potrei volere di meglio...anche se tutte quelle morti, specialmente con le persone a cui tenevo mi si è rotto il cuore, loro sono l ago e il filo che ricuciono le ferite incise su di esso, sono la mia ragione per cui sorrido e vado avanti, senza mi sentirei persa.

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