10. Mare all'orizzonte

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Sentivo tutto il peso del mondo sulle spalle, non avevo più voglia di vivere.
Mi accovacciai sulle mie ginocchia e aspettai con ansia la mia fine. Passarono minuti infiniti, sembra non abbiano mai una fine, guardai l enorme schermo davanti a me...eravamo rimasti in 17...hanno ucciso quasi tutti. Ognuno aveva perso la persona più cara... sang-woo ha perso ali, sae byeok...ji-yeong...Gi- hun....il-nham, e tra altri il numero 69 ha perso la moglie che la guardia ha ucciso davanti i suoi occhi.
Nessuno osò rompere quel silenzio, quel terribile silenzio che mi faceva davvero molta paura. Pensai a tutta la mia vita, la mia famiglia, la mia migliore amica che si è sacrificata al posto mio...mi scesero ancora le lacrime, non riuscivo a fermarle, il dolore che provo è troppo grande, persino per me. Tutte le voci attorno a me le sentivo ovattate, ero abituata alla solitudine, le guance mi bruciano per il continuo pianto senza sosta. Oltre a tutto il mio dolore, jun ho non si faceva sentire da 3 giorni...e se li fosse successo qualcosa?...no...non devo pensare questo. Lui è forte, però da quello che ho visto, non si fanno problemi a uccidere qualcuno. Caló immediatamente la notte, dopo la solita routine, mi misi a letto e osservavo l enorme distesa di stelle in cielo. Mi manca casa mia...un enorme villa lussuosa con la vista sul mare, prima di finire qui, avevo l abitudine di stare da sola sul piccolo balcone che si affaccia sulla soglia del mare, che sporgendoti potevi notare la schiuma di mare frizzare sulla sabbia bagnata, le onde che andavano e venivano, creavano in me emozioni mai dimostrate a nessuno per via della mia timidezza e insicurezze, mi sentivo calma, anche se dentro avevo un uragano. Ricordo ancora i tramonti che si potevano vedere ogni sera, come un appuntamento fisso. Il sole occupava gran parte del cielo che aveva il colore come i petali di una rosa, accompagnato da grandi sfumature di colore giallo e arancio. Il profumo del mare che riempiva i polmoni al solo respiro. Disegnavo i paesaggi con le tempere e colori ad olio, mentre ascoltavo la mia musica preferita. L abitudine di dipingere l avevo ricavata da mio padre, mi manca tutto della mia vita...mi ricordai della collana porta fortuna della mia migliore amica e una volta indossata, strinsi la luna su di essa come protezione. La notte volò molto velocemente. Fummo svegliati dalla solita canzoncina irritante. Odio questo posto, è una macchina di torture fisiche e psicologiche, un vero e proprio incubo persino per i grandi, visto che non sono in grado di sognare. Un triangolo mi fece cenno con la testa di seguirlo in bagno. io purtroppo, se non volevo morire, ero costretta ad obbedire a tutti gli ordini che mi costringono a seguire senza obiettare. Entrai in bagno e mi guardai allo specchio, avevo gli occhi rossi per il troppo pianto e i miei occhi blu erano molto scuri e profondi per via dei troppi pensieri. "Ti sono guarite le ferite?" Disse prendendomi per il polso mentre mi accarezzava il labbro. Io annuì leggermente per paura visto che era armato e lui cercò in ogni modo di farmi calmare. " devo dirti una cosa...ma non so come iniziare " io feci cenno con la mano di continuare e lui dopo un respiro profondo si ricompose "hai presente la tua amica? Che si è sacrificata per lasciarti vincere e consegnare direttamente la sua vita tra le nostre mani. "Io alzai un sopracciglio e rimasi confusa oltre che ferita,perché aveva tirato fuori un ricordo molto doloroso " ecco....prima di morire..mi ha chiesto di darti questa...e mi ha chiesto di proteggerti e farti vincere, quindi ti dirò il prossimo gioco...su questo non posso dirti molto, però scegli l ultimo numero" io memorizzai quelle parole appena pronunciate, e cercai di vedere l elemento che teneva stretto in un pugno. "Prima, però...vorrei fare una cosa" detto ciò mi abbracciò poggiando le mani dietro la schiena e la testa in mezzo all incavo del mio collo e ne respirò il profumo. Mi fece sentire strana, ma allo stesso tempo molto al sicuro. Il mio vero posto era tra le braccia di chi mi vuole davvero, nonostante tutti i miei errori e difetti. Restammo così ancora un po.
Questo abbraccio mi faceva sentire bene, dopo tutto quello che ho passato. Lui mi legò al collo il ciondolo della mia amica e me lo consegnò con le lacrime agli occhi continuando a stringermi e accarezzarmi i capelli. "Lei ci teneva molto a te...ti giuro che mi prenderò cura di te anche a costo di morire, per te faccio di tutto piccola " disse baciandomi le labbra senza mollare la presa dai miei fianchi. Strinsi la collana che avevo tra le mani. Mi sento finalmente viva. "Perché sei finito in questo posto? Non mi sembri così cattivo, anzi, anche se avete un carattere di ghiaccio, e tutto quello che avete fatto è crudele e disumano, tu in fondo hai un cuore, e so perfettamente che sei obbligato a uccidere persone innocenti." " Mi dispiace se hai conosciuto la parte peggiore di me tesoro, però ti amo...per favore non avere paura di me, sento che quando ti sono vicino il mio cuore batte solo per te" arrossì violentemente a quell affermazione e lui mi sorrise dietro la maschera "ti giuro. Appena usciremo insieme da qui, ti farò vedere il vero me...senza la maschera " io sorrisi e lo abbracciai un ultima volta prima di farmi tornare nella sala principale. Mi fece sentire meglio dopo tutta la sofferenza subita, giuro che non morirò qui dentro, porterò fuori da qui samuel, jun ho e lui..quel ragazzo davvero misterioso. Lo giuro sulla mia vita, potrei morire,anche al costo di vederli felici.

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