15. La fine del mondo

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Mi sento come se fossi l'unica persona al mondo. Mi sentivo cadere sulle mie ginocchia. Mi buttai a terra piangendo e stingendo il manico del coltello. Nelle mani mi sento una forza in grado di scatenare un temporale. Ed io ero l uragano che distruggeva ogni cosa. Ho la forza tale che potrei fare un omicidio se solo volessi. Ma vorrei ricordare che anche io ho un anima nel corpo..in grado di amare e sognare...ma questa volta non vedo nient'altro che sapore di vendetta. Le persone per me sono come il fumo. Te ne fai dipendenza e senti che non puoi vivere senza. Ma prima o poi arriva il vento che fa scomparire quel fumo proprio davanti ai tuoi occhi. L essere umano è come una farfalla. Dura poco, ma purtroppo è delicato che potresti ucciderlo anche con il dito. Lanciavo delle occhiatacchie a samuel che se ne stava troppo tranquillo per il mio parere. Se solo potessi gli lancerei il coltello in faccia, ma devo contenermi.
Ci portarono in una stanza buia, io e samuel eravamo uno di fronte all altra.
Nessuno osò fiatare. C era una tensione che si poteva tagliare con il coltello. Il silenzio in quella stanza era tale che anche il battito d ali di una farfalla farebbe rumore. Il quadrato tirò fuori una moneta d'oro con due simboli: un quadrato che simboleggia la difesa e un triangolo che simboleggia l attacco. Sarà un duello. È la mia occasione giusta per vendicarmi. " ora dovete scegliere. Partiamo dal numero più basso. Giocatore 157. Scegli il tuo rango. "Triangolo" Risposi decisa senza distogliere lo sguardo da samuel "ora scegli. Attacco?o difesa?" Ero decisa come non mai "attacco" lui lanciò la moneta e la fermò con le mani "è uscito triangolo. Il giocatore 157 giocherà in attacco. Il 457 giocherà in difesa. Ora, seguitemi." I triangoli ci aprirono le porte con il gesto del quadrato e lui stesso ci portò verso la morte. Mi guardai attorno confusa. Era il campo di 1 2 3 stella. Ma stavolta c era disegnato a terra uno strano campo da gioco:

 Ma stavolta c era disegnato a terra uno strano campo da gioco:

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Non so precisamente cosa si deve fare. Il quadrato ci portò su questo campo e cominciò a spiegare le regole e intanto ci portò al punto d inizio del campo " la sesta e ultima prova si chiama gioco del calamaro. È famoso qui in corea, ma visto che voi siete spagnoli, ora vi insegno le regole. Potete usare ogni forma di violenza. È permesso tutto. Dovrete attraversare il campo saltando su una gamba sola. Appena riuscite a sconfiggere il vostro nemico, attraversate il campo di corsa e saltate nel cerchio, dicendo una frase per vincere:ispettore segreto. Se uno di voi vince, torna a casa. Il gioco non si può fermare. Finisce solo quando un giocatore non può più continuare per qualunque motivo. " "che cosa significa...non può continuare? Non ho capito bene "Dissi io fredda senza smettere di guardare samuel. "La frase si riferisce sicuramente alla morte di uno dei due giocatori. Vi auguro buona fortuna. Che vinca il migliore " lui si allontanò dal campo e si mise in un angolo a guardare il gioco. Io andai verso il mio posto. All improvviso il cielo diventò scuro. E cominciò a piovere. Mi inginocchiai a terra e feci finta di allacciarmi la scarpa. Ma in realtà raccolsi della sabbia per potermi difendere. "Ti ricordi tutte le cose passate insieme samu? In questo posto ci siamo aiutati a vicenda, e tu mi hai tradito. Siamo cresciuti insieme e sei sempre stato il mio migliore amico. Ti ricordi? A casa mia giocavamo alla play insieme, quando mi hai spinto in piscina, io ti ho tinto i capelli di rosa per la perdita di una scommessa. Tutti i balli fatti insieme, tutte le stronzate...quando a scuola siamo entrati dalla finestra, e mi hai fatto spaventare con dei coperchi e le tnt...e ora siamo qui...ad odiarci a vicenda..." Dissi senza emozioni e con un sorriso acido "Smettila,di dire stronzate e pensa a giocare-" di colpo gli Lanciai la sabbia negli occhi e lui urlò dal dolore. Nel frattempo che era distratto, attraversai metà campo. Ero a pochi passi dal traguardo. "Potevo ucciderti già prima...quando hai ucciso Gi-hun e Sang-woo...spingendoli nel vuoto. Hai ucciso sae byeok, e ora? Ucciderai anche me?! Sono sempre stata la tua migliore amica, e forse anche l unica. Non ti ho mai abbandonato, in nessun momento. Ci sono sempre stata. E sono anche scema ad aver abboccato nella tua trappola. Io ti ho lasciato venire qui, solo perché pensavo potessi capirmi, invece no...mi sbagliavo...di nuovo. "SHAKIRA SMETTILA!IO NON SONO COME TE!NON CROLLO COME FAI TU E TI LASCI ANDARE AL PIANTO. IO E TE NON ABBIAMO NULLA IN COMUNE. HAI DETTO BENE. SEI STATA LA MIA MIGLIORE AMICA, PERCHÉ ORA NON LO SARAI PIÙ. E NON SARAI NEMMENO VIVA PER GUARDARMI TORNARE A CASA CON IL MIO BOTTINO. È STATO BELLO FINCHÉ È DURATO STRONZA!" urlò scagliandosi contro di me. Voleva uccidermi?! Questo è troppo. Fu una rissa piena di sangue e urla, eravamo davvero all inferno. La pioggia ricopriva l intero campo. Lui dopo 20 minuti di rissa, se ne stava sdraiato a terra, circondato dal sangue di entrambi. Mi incamminai verso il suo corpo, ancora in lacrime. Mi piace camminare sotto la pioggia. Perché nessuno può notare che stai piangendo. Andai verso il quadrato zoppicante e insanguinata "per favore...voglio lasciare il gioco...non me la sento di continuare..." Lui tirò fuori la pistola " Clausula n 2. Un giocatore che si rifiuta di giocare, sarà eliminato. " aspettai il colpo. Poi samuel si rialzò da terra e tirandomi i capelli mi gettò a terra e mi prese a schiaffi. "NON DEVI LASCIARE IL GIOCO. SE LO FAI NESSUNO AVRÀ IL DENARO!" "SECONDO TE QUELLE PERSONE VALGONO SOLO DENARO?! GLI HAI UCCISI TU!"Dissi prendendolo a pugni in faccia, facendo ribaltare la situazione. Raccolsi il coltello e lo infilzai con forza. Ma non lo presi in pieno.
Avevo preso il terreno. Non volevo ucciderlo. Anche se mi ha spezzato il cuore, vorrei tornare a stare con lui. Andai verso il traguardo ed esitai ad entrare nel cerchio. Il quadrato gli si avvicinò e li puntò la pistola in faccia. Lui respirava a fatica. "Aspetta..." Lui si girò verso di me confuso "Clausula n 3. I giochi si interrompono se la maggioranza è d accordo. Io e lui siamo d'accordo a lasciare tutto. Mi dispiace. Non voglio continuare. E non voglio che muoia il mio migliore amico. " Lui restò immobile. Poi abbassò la pistola e avvertì della mia scelta. "Il giocatore 157 vuole ritirarsi." Io andai verso samuel e li porsi la mano con un sorriso "vieni,samu.. torniamo a casa "
Lui negò con la testa e prendendo il coltello se lo infilzò nel collo." SAMUEL!!" "da piccoli giocavamo così, e le nostre madri ci chiamavano per tornare a casa. Ma ora...non ci chiama più nessuno...Shakira, tu meriti di meglio. Trovati un migliore amico meglio di me. Io ti ho fatto soffrire. Ti ho fatto piangere. E ho cercato di ucciderti...mi spiace per tutto...per favore perdonami.." chiuse gli occhi e esalò l ultimo respiro. "Samuel...per favore...svegliati..." scoppiai a piangere sul suo petto. Non posso crederci di averlo perso..la persona che mi ha donato il significato della vita, si è sacrificato, al costo di volermi vedere felice, ma purtroppo...non lo ero affatto. La pioggia non smetteva di cadere. Ero fradicia, e con il cuore spezzato. Ho perso la mia ragione per vivere. Non mi è rimasto più nulla. Voglio solo scomparire. Vorrei essere dimenticata dal mondo, in modo da restare solo un brutto ricordo da dimenticare.

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