17. Una realtà dolorosa

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Questo non era un incubo. È la dura e pesante realtà. Entrai ancora una volta in quel posto che sembrava il paradiso.
Ma questa volta non c'era ji-yeong. Ero da sola. "C'è qualcuno?" Nessuna risposta. Non mi sono mai sentita così sola. Era come se fossi sola al mondo. Aspettai la fine dell intervento. Ma non me lo sarei mai aspettata che la fine dell intervento, significasse la fine della mia vita. È la sensazione più orrenda che si possa immaginare. Restare da soli, a volte può aiutare a scoprire se stessi. Non ho mai visto questa parte di me. È come se fossi un altra persona. Passarono circa due ore. In quel posto bianco e candido avevo perso il senso del tempo. È come se fossi morta davvero. Avevo bisogno di qualcuno al mio fianco. Le uniche persone che mi capivano, si sono dissolte come nebbia.
Sono rimasta sola, come ogni volta. Ho paura. Paura di quello che possa accadere. E se loro non riuscissero a salvarmi? E se morirei in questo preciso istante? Mi sentivo piccola davanti a gli occhi del mondo. Nella mia testa avevo un mare di pensieri in cui sprofondavo spesso. Finché una voce mi fece prestare attenzione:

Triangle s piv:

"FATE QUALCOSA!STA SANGUINANDO TROPPO. NON DOBBIAMO FARLA MORIRE!" cominciai ad urlare ai miei compagni mentre loro tagliavano in due la ragazzina per cercare di togliere il cuore. Cercai in tutti i modi di tenerla in vita. Le strinsi forte la mano. Ma feci molta attenzione. Era piena di cavi e tubi in grado di mantenerla in vita per abbastanza tempo. Ma la sua vita dipendeva da noi. Una sola mossa sbagliata, e sarà la fine. La sua vita era in bilico sul filo del rasoio. Stava camminando tra la vita e la morte. Non posso permettermi di perderla. Appena vidi il cuore e tutto il resto degli organi mi venne il volta stomaco. Le sistemai i capelli dietro l orecchio, e mi assicurai che il suo battito c era ancora. Guardai la linea infinita del suo battito cardiaco. Andava abbastanza lentamente. Mi limitai a sospirare nervosamente e continuavo a stringerle la mano. Ho paura per lei. Se morirà, sarà come se una parte di me sprofonderà nel vuoto più totale. Lei non aveva emozioni. Sembrava stesse dormendo. Il suo viso pallido e angelico splendeva sotto il chiaro di luna. Era davvero stupenda. Non ho mai visto una ragazza più bella di lei. Credo di provare qualcosa per lei. Mi sono innamorato di Shakira. E prometto che non la lascerò mai da sola. Ma purtroppo il bello non dura per sempre. Il suo battito cominciò a diminuire. Tutti cominciarono ad urlare e scuoterla per farla riprendere. Ma...lei non reagì. Mi scesero le lacrime. Non so come, ma cominciai a tremare. Non per il freddo. Ma per la paura di perderla. La linea verde sullo schermo che segnava la sua vita smise di muoversi. È morta...non ci credo...l ho persa per sempre. Ma come è possibile?! Non può essere che ho appena perso la persona che più amo. Per un attimo caló anche il mio battito. Io donerei la vita per lei. Perché lei è la persona che mi ha cambiato la vita.

Shakira's pov:

Non sentivo più voci. "HEY. SONO QUI! PER FAVORE SALVATEMI! NON SONO MORTA! sono...qui..." persi le speranze. È finita. Resterò per sempre qui. Sentivo il triangolo che mi reggeva la mano piangere disperatamente. Mi vennero gli occhi lucidi. "Scusami...davvero. " pensai mentre nascondevo il viso tra i miei lunghissimi capelli color nocciola. Mi accovacciai sulle mie ginocchia. Cominciai ad urlare. Ma purtroppo nessuno poteva mai sentire quelle urla. "Se inciampo mentre corro...non potrò mai tornare indietro. Io voglio vivere, voglio vivere...nel profondo l ho sempre voluto. Ho sempre sognato di raggiungere una mano, in grado di tirarmi su anche se sarei in pericolo di vita. Non voglio lasciare che questa sia la fine..." caló la notte. Anche se per me era sempre uguale. Ma, tutto tranne una cosa. Vidi un fascio di luce proveniente dall acqua cristallina della piscina. Mi immersi verso quel varco. Mi aspettavo di trovare il paradiso. Ma ci trovai ben altro. Era...il sogno del triangolo che mi ha curato le ferite. E anche lo stesso che ha pianto sul mio corpo privo di vita. Era la prima volta che lo vedevo senza maschera. Mi avvicinai al suo letto e lo accarezzai dolcemente. "Gong yoo...sono io Shakira. Svegliati devo farti vedere una cosa. " la mia mano gelida gli attraversava il viso. Lui aprì leggermente gli occhi e cominciò ad urlare spaventato dalla mia visione. "Shh..sono io..." Lui sgranò gli occhi incredulo "Shakira...sei tu...sei viva?!
Io sorrisi con sguardo triste "si...e devi aiutarmi...non sono morta. Sono in coma. La troppa fuoriuscita di sangue mi ha messo fuori gioco. Mi dispiace. Tu hai anche pianto per me... ti chiedo il favore di scendere nella sala operatoria e ricollegare il cavo al macchinario. Vedrai che dopo funzionerà ancora. " Lui mi guardò confuso e prendendo la tuta cominciò a rivestirsi, indossò la maschera e si guardò allo specchio per controllare se fosse apposto. " fammi strada" Mi rispose serio raccogliendo il fucile dal tavolo e infilando la pistola nella fondina. Io sorrisi e scomparsi nel nulla. Lui andò a svegliare il resto del gruppo e in men che non si dica tutti arrivarono nella sala e cominciarono a prendere il materiale e togliersi i guanti. Gong yoo mi ricollegò il cavo nelle vene e il macchinario ripartì ancora "lei...aveva ragione!" Cominciò ad esultare felice dall idea che fossi ancora viva. Continuarono l intervento lasciato a metà. Fino ad ottenere un risultato incredibile. Ci erano riusciti. L intervento era finito con successo. Mi ci volle un po prima di svegliarmi. Mi ritrovai con la mia mano tra quelle di Gong yoo, che piangeva colmo di felicità. Sorrisi dolcemente alle guardie che mi hanno salvato la vita ,e che non ringrazierò mai abbastanza di aver reso la mia vita un mondo migliore.

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