8. Lacrime di pioggia

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Fuori pioveva a dirotto. Sentivo il rumore della pioggia che picchiava sui vetri, le gocce di rugiada cadevano sull estremità del vetro, giocando tra di loro a chi sarebbe arrivata prima. Mi rigirai più volte nel letto. Non riuscivo a dormire. Non avevo voglia di sognare, perché se soltanto ci provassi farei solo incubi. Ho paura del gioco che faremo domani. Alzai lo sguardo per vedere se qualcuno fosse sveglio ma, purtroppo tutti dormivano. Rimasi ancora una volta sola. Alla fine mi addormentai tra mille pensieri, ma avevo ancora molto di cui dubitare. Quel triangolo. Dopo che jun ho lo ha ferito, ho come il presentimento che mi odi a morte. Decisi di andare in bagno per cercare di rilassarmi. Appena mi dirissi verso la porta del bagno, mi sentii una mano sulla spalla che mi tirava. Non feci nemmeno in tempo a voltarmi che subito mi chinchiò la vita con le sue braccia e mi mise una mano davanti alla bocca per farmi stare zitta. Provavo a dimenarmi, ma non ottenni nulla. Mi sentivo cadere sulle mie stesse gambe per mancanza di ossigeno. Mi resi conto che era lui...il triangolo che voleva uccidermi. Avevo il volto bagnato di lacrime. Avevo paura per la mia stessa vita. Non avevo scampo. Mi sentii qualcosa di freddo come il suo carattere puntato sotto la gola...MI RESI CONTO CHE ERA UNA PISTOLA! scoppiai a piangere in silenzio per cercare di commuoverlo, ma lui non si mosse nemmeno di un passo. Non aveva emozioni in viso, anche se indossava la maschera, si capiva benissimo quale emozione provava: sete di sangue e di vendetta. " te l avevo detto che te l avrei fatta pagare. Se tu mi facevi passare i guai." Mi sussurrò con il fiato sul collo caricando un colpo in canna. "Non pensi che la vendetta più amara sia il tradimento?" Disse ridendo e continuando a stringermi. Mi trascinò in bagno e chiuse la porta a chiave, mi spinse verso il muro e poggiò l' m16 sul lavandino. "Che cosa vuoi da me?!" Risposi indietreggiando spaventata e trascinandomi sul muro. "Secondo te l avresti passata liscia se il tuo coglione di fidanzatino se la sarebbe presa con me?" Io non risposi...silenzio più totale. "Mi vendicherò giocando con te." Disse cercando di spogliarmi e spostando i capelli dal viso. Io li tirai uno schiaffo e aprendo la porta cominciai a correre disperatamente nel corridoio e essendo che non lo conoscevo mi persi. Continuai a correre, corsi,corsi,senza mai fermarmi. Sentivo il passo pesante delle sue anfibi che corrispondeva al battito del mio cuore che batteva forte. Sono persa...mi ritrovai davanti due porte, appena tirai un calcio per aprirle rimasi scioccata: era il parco giochi dove abbiamo giocato a dalgona. Era pieno di sangue. Le giostre gocciolavano, lo scivolo era ancora zuppo di sangue, quello del 369, la guardia gli ha sparato precisamente su quello scivolo, spazzando così il legame con i ricordi felici dell infanzia. Mi sentivo strana: mi girava la testa e non riuscivo a respirare normalmente, le forze mi stavano abbandonando. Ma purtroppo arrivò anche lui e mi puntò il fucile addosso con l affanno perché ha dovuto rincorrermi per cercare di prendermi. Per un attimo mi vidi la vita passare davanti agli occhi. " Non avvicinarti.."Dissi piangendo e indietreggiai lentamente "Calmati. Possiamo risolvere la questione. Se fai tutto questo casino e ci scoprono,siamo morti. Fidati di me...Possiamo uscirne tutti e due." "Come posso fidarmi di un bastardo come te?!" Lui rimase in silenzio..sembrava che lo avessi colpito nel profondo. Così, per cercare di convincermi, si piegò e lasciò il fucile a terra in mezzo alla sabbia e si tolse la maschera lasciandola a terra. "Vedi? Non sono altro che un essere umano come te!"..non capisco...perché non mi ha sparato? "Devi solamente tornare indietro. Se mi segui restando in silenzio...saremmo salvi insieme.. fidati." Le mie lacrime non smettevano di scendere...ho ancora una vita davanti...non voglio morire...non sono pronta a questo..mentre piangevo lui si avvicinò lentamente e si mise una mano in tasca. Io indietreggiai ancora, ma per sbaglio andai a sbattere contro una Giostra e non ebbi coraggio di difendermi...non mi sentivo nessuno.."shhh...va tutto bene...tranquilla..se non scappi non ti faccio male " Mi sussurrò baciandomi...non posso crederci...ha intenzione di stuprarmi! Mi tremavano le mani per la forte sensazione...lui mi stuprò...ricordo ancora la terribile sensazione che provai in quell'istante...dopo un po smise...si era divertito a giocare con il mio corpo...obbligandomi a restare in silenzio...ma io credo che sia il momento giusto per riuscire a spezzare le corde che controllano il mio cuore...una volta rivestiti lo guardai storto "TU MI HAI STUPRATO!!" urlai facendo sentire il mio eco per tutta la stanza. Lui si attaccò la cintura con fare calmo e mi sorrise ironico "Sei stata molto brava sai?" Li tirai un altro schiaffo e cercai di stare il più lontano possibile. Lui prese la pistola e, caricandola sputò fuori il suo veleno da vipera "se non posso averti io...non ti avrà nessuno "
BOOM
uno sparo...ma non indirizzato a me.
Era...IL FRONTMAN?!mi ha salvato..almeno credo...gli ha sparato ancora al polso facendoli cadere dalla mano la pistola e facendolo crepare dal dolore. C erano anche i soldati triangoli armati e due quadrati. Il frontman si inginocchiò e lo guardò dritto negli occhi "che tu venda organi o che te li mangi, non mi interessa..quello che mi interessa è che tu hai violato la regola più importante di questo mondo. L' UGUALIANZA. Tutti i giocatori qui giocano alla pari. Sono persone ingiustamente sfortunate, che hanno subito minaccie e ingiustizie,e noi qui diamo l'ultima possibilità, ma TU HAI INFRANTO QUESTO PRINCIPIO!" Si alzò in piedi e li puntò la pistola in faccia facendolo inginocchiare per chiedere perdono "Mi dispiace..."
Boom
Un altro fottutissimo sparo. Gli sparò in fronte per giustiziarlo ma non per punizione perché si è tolto la maschera, ma perché mi ha violentato e ha infangato l' onore dell' organizzazione. Fissai a lungo il suo corpo privo di vita.
"Sapete già che fare"disse girandosi verso le guardie e fece cenno ai due quadrati di seguirlo. uno dei triangoli mi accarezzò I capelli ancora scompigliati "ti senti bene?" Io negai con la testa e vidi tutto nero. Ero svenuta tra le braccia di un triangolo, che subito mi prese in braccio e mi portò dal suo superiore. provò a svegliarmi in tutti I modi. Stava andando nel panico perché non sapeva come fare. "Shakira, svegliati per favore..." Io aprì leggermente gli occhi e me lo ritrovai davanti. "Non mi sento molto bene..."Dissi a voce bassa per via della debolezza. Lui mi riaccompagnò nel dormitorio e mi lasciò lì. Dopo alcune ore suonò un allarme che fece sobbalzare tutti I giocatori che stavano dormendo. Entrarono I triangoli che ci puntarono i fucili contro e ci ordinarono di metterci in fila indiana. Arrivarono una decina di quadrati che cominciarono ad esaminare se eravamo sospetti perché credo stiano cercando un "intruso". NO. mi ricordai che jun ho si è infiltrato qui e credo che stiano cercando lui. Io scoppiai a piangere perché temevo che jun ho era in pericolo. Il quadrato mi notò e mi guardò da capo a piedi. "Attenzione giocatori. Il terzo gioco sta per iniziare. Mettetevi in fila e seguite le istruzioni del personale." MA COME? GIOCHIAMO DI NOTTE?! Ci portarono in una stanza completamente bianca e con delle scale dove a ogni porta c era una guardia.
"A tutti I giocatori. Formate delle squadre da 10 persone. Il tempo limite è di 10 minuti. Io andai verso il gruppo di sang-woo e chiesi se potevo stare con loro. Ovviamente non mi rifiutarono e Gi-hun mi accolse con un sorriso. Ora eravamo l anziano, sang-woo, Gi-hun, sae byeok, 196,244,altri giocatori che non conosco, ji-yeong, io e poi ne mancava uno. "1 2 3 4 5 6 7 8 9..."
Siamo nove...non possiamo giocare se siamo dispari. "Ragazzi, come siete fortunati ad avermi in squadra, vi giuro che io so fare tutto tranne quello che non so fare!" Si mise in mostra il giocatore più odiato da tutti, la 212. Che odio. Tutti ma non lei. Non avevamo altra scelta...quindi l abbiamo lasciata entrare. Appena arrivammo ci fu detto che il gioco era tiro alla fune. Ci fecero sedere tutti a terra e due cerchi entrassero due sfere con sopra un numero che passarono immediatamente al quadrato davanti a loro. "Per il primo turno, le prime squadre a sfidarsi saranno...squadra 1 contro...squadra 3. In piedi per favore. " loro si alzarono ansiosi e potevo capirli bene. I due ponti erano alti almeno 30 metri, su c era una corda bianca con delle catene e in mezzo una bandiera rossa. La squadra 3 era.. quella di Jang Deok-su. Il numero 101. Entrarono in due ascensori accompagnati dal triangolo e salirono sulle due torri. Avevo paura per loro..
Vidi che i cerchi li legarono alle catene, in modo che tutti cadranno insieme. Non posso crederci...vogliono che ci ammazziamo tra di noi?! Nell aria c era un silenzio terribile. I due cerchi sventolarono delle grandi bandiere a scacchi per simboleggiare che erano pronti. Il quadrato alzò la pistola e sparò in aria per far cominciare la partita. Tutti cominciarono a tirare con tutta la loro forza ma...tutto inutile. Jang Deok-su e la sua squadra erano troppo forti. Mi dispiace per la squadra 1, ma ringrazio di non essere capitata contro di loro. La squadra di Jang Deok-su vinse,facendo precipitare nel vuoto i malcapitati. Si sentì persino il rumore dei corpi che si schianarono al suolo. Mi vennero i brividi solo nel vedere la scena. "Ora estrarremmo a caso la squadra che giocherà nella torre di sinistra " e il cerchio passò la sfera "e ora quella della torre di destra" ti prego...non noi."Attenzione. Ora giocheranno La squadra... 5 contro squadra 7" Mi venne un attacco di panico...la squadra 7 eravamo noi. Entrammo anche noi negli ascensori e salimmo di sopra. Avevamo i nervi tesi come le corde di un violino. Il 244 iniziò a pregare, mettendo ancora più ansia.
Per toglierci lo stress il numero 001 ci fece un discorso molto lungo, ma che salvò la nostra vita" È presto per scoraggiarsi. Il tiro alla fune non è soltanto una questione di forza. Con una buona strategia e un lavoro d'insieme anche la squadra più debole può vincere il tiro alla fune.Da giovane giocavo molto spesso al tiro alla fune, nella mia città natale, e vincevo praticamente sempre. Non perdevo nemmeno quando nell'altra squadra c'era un lottatore, cosa che metteva la mia squadra in grosso svantaggio. Ascoltate attentamente e vi dirò come facevo a vincere praticamente ogni partita, quando ero giovane. Prima di tutto il capitano della squadra è molto importante. Questa persona si posiziona proprio di fronte al capitano degli avversari. E il resto della squadra guarda la schiena del proprio capitano. Se il capitano sembra debole o scoraggiato, beh la sfida è praticamente persa in partenza. Poi all'estremità della fune ci vuole una persona solida e affidabile come l'ancora di una nave. Anche il modo in cui i giocatori si dispongono è importante. Si mette la fune al centro e i giocatori si piazzano uno a sinistra e uno a destra. I piedi devono essere paralleli e la fune va tenuta salda tra le ascelle. Così potrete dare fondo a tutta la vostra forza. E infine, la cosa più importante. Quando inizia la partita, per i primi dieci secondi, bisogna solo resistere. Mettetevi quasi sdraiati a terra e cercate di spingere il basso ventre verso l'alto e la testa all'indietro, al punto da riuscire ad intravedere l'inguine della persona che avete alle spalle. Se fate così i nostri avversari non ci smuoveranno. Resistere in questo modo per dieci secondi. A questo punto gli avversari si agiteranno e penseranno: "Perché non si muovono? Cosa succede?" Perché erano convinti di essere nettamente la squadra più forte. Se resisterete così a lungo, arriverà il momento in cui il ritmo degli avversari comincerà a spezzarsi."appena ci legarono, il cerchio che mi ha messo le catene ai polsi mi guardò per un attimo perché si aspettava che avessi paura, ma io non ci feci molto caso. Ci mettemmo tutti in posizione come suggerito dal vecchietto e appena il quadrato sparò cominciammo a tirare come non mai. Non riuscivo a resistere, era troppo per me. "AL MIO TRE, FATE TUTTI 3 PASSI AVANTI "urlò sang-woo alle mie spalle, avevo una paura che si poteva leggere dagli occhi "SEI IMPAZZITO?! MORIREMO TUTTI!" Urlò ovviamente la 212 che non si fidava affatto, ma che cercava in ogni modo di rimorchiare con tutti I ragazzi più giovani "FIDATEVI DI ME. LI FAREMO CADERE. AL 3..."
Gi-hun stava per cadere trascinandoci tutti con lui, ma fortunatamente sang-woo lo tirò dalla felpa e cominciammo a recuperare il ritmo. Appena la squadra avversaria cadde rimanendo appesa alla corda, per via del loro peso, stavano trascinando anche noi nel vuoto. "VOLETE AMMAZZARE ANCHE NOI?!"urlò un mio compagno di squadra, facendo immediatamente tagliare la corda dalle guardie. Noi...abbiamo vinto...stavamo stesi a terra sfiniti e senza nemmeno la forza di respirare. I cerchi ci slegarono e lasciandoci nelle mani del triangolo tornammo in ascensore. Nessuno diceva nulla, eravamo tutti traumatizzati. L unica voce che si sentiva era quella del 244. Stava pregando più e più volte e non lo sopportavo più. Ma credo che anche ji-yeong abbia capito il mio pensiero, così cominciò a deriderlo.
"Hey, che fai? Preghi il tuo dio? Davvero pensi che sei ancora vivo? grazie al tuo dio? Se sei ancora vivo e riesci a respirare e muovere quella lingua del cazzo, devi ringraziare quel signore...e quell uomo laggiù che ha avuto un idea all ultimo momento" lui continuava ad ignorarla ma lei non si dava una tregua.
"Allora bisogna solo fare qualche preghiera per andare in paradiso? Cazzo allora mi metto subito all opera" "Caro padre celeste, abbiamo lavorato insieme oggi come una vera squadra per mandarti persone lassù nell'alto dei cieli. Invoco il tuo santo aiuto per mandarti sempre più persone." Quella scena sembrava davvero divertente, poi il prete alzò la testa e la guardò malissimo " povera pecorella smarrita..non le senti le urla di dolore di coloro che oggi sono stati inchiodati sulla croce?" "Ma se le hai uccise tutte tu!" Lui subitò fece una faccia spaventata e continuava a pregare senza sosta. "Basta!" Si intromise sae byeok stanca di tutto. "Dici a me? O a lui che sta pregando?" "A tutti e due " dopodiché non parlò più nessuno. Andammo verso il dormitorio. Finalmente avrei potuto stare da sola, avevo bisogno di piangere, anche se è doloroso, ne avevo assolutamente bisogno. Un triangolo mi venne dietro e visto che eravamo soli mi sussurrò qualcosa all orecchio " se hai bisogno di sfogarti, fai con comodo, ti ho preparato una sorpresa sotto il cuscino...fanne buon uso. Mi ringrazierai dopo" io lo guardai confusa e appena alzai il cuscino ci trovai....una foto dei miei genitori, e la collana a forma di stella della mia migliore amica che ho perso quando ero piccola. Avevo il cuore a pezzi...scoppiai a piangere...mi mancano...cosa ho fatto di male per finire qui? Il triangolo notò le mie lacrime...non so come riusciva a percepire il mio dolore...sento un forte dolore al cuore...credo sia il peso della coscienza. Corsi in bagno sbattendo la porta e scoppiai in una crisi isterica. "Hey...va tutto bene? Ci sono io...non avere paura ora non sei più sola" Mi sussurrò abbracciandomi. Mi fece sentire ancora peggio. Dentro avevo delle ferite che non potevano essere ricucite. Le cicatrici più profonde, sono delle medaglie che nessuno può portarti via, e spesso l amore è sempre una buona ragione per mandare tutto in aria. Voglio tornare a casa...dov'è jun ho? Ormai ho perso tutto...se perdo anche lui, non avrò una ragione per vivere.

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