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「this story is a translation with a change of ending 」

「in this story there will be some beronica moments too 」

Jughead, Betty, Archie e Veronica erano seduti al loro solito tavolo al Pop's. Era domenica e non c'era molta gente.

Chiunque penserebbe che Veronica fosse a festeggiare chissà dove, ma quella sera fu diverso: Archie li aveva convocati per parlare di una cosa importante.
Cheryl li aveva sentiti parlare della relazione di Jason e Polly.
Non stavano parlando male di suo fratello, Betty aveva solo scoperto alcune cose su di lui tramite sua sorella Polly e aveva deciso di dirlo ai suoi amici più cari.
Alcune cose personali, alcune cose che avrebbero dovuto rimanere nella coppia, ma che Polly aveva detto a sua sorella, che a sua volta l'aveva rivelato a tutto il suo gruppo di amici.

Era comprensibile, chiunque avrebbe reagito male al posto di Cheryl. Stava già affrontando la perdita del fratello, e il solo pensiero che qualcuno potesse parlare di lui, e ancor peggio, della sua vita privata, quella di cui lui non voleva che Cheryl facesse parte, la faceva andare su tutte le furie.

I quattro sapevano che era solo questione di tempo prima che si facesse ancora strada nelle loro vite, assetata di sabotaggio.

"Non so cosa fare. Ci avrà con noi, ce l'ha sempre con chiunque anche solo nomini suo fratello. E sono sicuro che stia venendo proprio qui da noi, in questo istante", disse Archie, impanicato.

Le cose erano finalmente iniziate ad andare bene per lui. Un produttore musicale di successo aveva mostrato un certo interesse per i suoi lavori, e l'azienda edilizia di suo padre stava andando davvero bene, il che significava anche che non avrebbe dovuto tornare per aiutarlo al lavoro subito dopo la scuola, cosa che gli dava molto fastidio.

"Non preoccuparti, Archiebello. Se Cheryl torcerà un solo capello a qualcuno di voi, preparatevi per un secondo funerale Blossom.", disse Veronica.

Ma nonostante le sue rassicurazioni, anche lei aveva un po' di paura. Cheryl e Veronica erano amiche-nemiche. Si amavano e odiavano allo stesso tempo. Veronica sapeva di cosa fosse capace Cheryl, avrebbe reso la sua vita un inferno se avesse creduto di avere ragioni per farlo.

Betty taceva, ma era inorridita. Aveva le braccia incrociate e scavava con le unghie i palmi delle sue mani, un gesto che era solita fare quando era nervosa, fino a procurarsi delle vere e proprie ferite.

Jughead l'aveva notata e rapidamente le prese le mani. Lei lo guardò, tremando leggermente. La prese tra le sue braccia, facendola sentire calma e al sicuro.

Jughead e Betty si erano lasciati ormai già da un po' di mesi, ma si sentivano comunque a loro agio insieme. Decisero di "rimanere amici" e di accettare che entrambi erano pronti a uscire con altre persone.

Passò circa un minuto, quando la porta si aprì, provocando il famoso suono della campanellina di Pop's. Era come se il loro peggior incubo di quel momento avesse preso vita: Cheryl Blossom.

"Ehi Archie! Veronica, Betty!" disse mentre si dirigeva verso il loro tavolo. Aveva un sorriso sul volto. Falso, ma comunque un sorriso.

"Cheryl, nessuno ti ha invitata qui.", disse freddamente Jughead.

"Uhm, anch'io sono felice di vederti, senzatetto.", rispose Cheryl.

Alzò un sopracciglio a Betty, ancora rannicchiata accanto a Jughead. Betty lo notò e si ricompose rapidamente.

"Cosa vuoi, Cheryl? Lasciaci in pace.", disse Archie.

"Niente, Archie. Non c'era niente di male in quello che abbiamo appena detto. Abbiamo il diritto di parlare di chiunque vogliamo. Se Cheryl pensa di poter usare questa cosa contro di noi, si sbaglia.", disse Veronica giustamente.

"Oh, non arrampicarti sugli specchi, Veronica. Ho sentito di cosa stavate parlando, non sono arrabbiata o... offesa. Sono solo un po' preoccupata che Polly possa avervi mentito. Quello che vi ha detto non è vero, e non avete prove.
"Questo è tutto, ora devo andare. Ci vediamo, Ronnie. Anche con te, Archie,", disse Cheryl con molta calma, prima di mettere una piccola busta sul loro tavolo.

I quattro non sembravano convinti da quello che aveva promesso Cheryl, ma a lei non importava, e continuò a parlare: "Oh Betty, dì a Polly che la saluto, e che mi manca. E non dimenticare di salutarmi i gemelli, ci vediamo!" disse prima di dirigersi verso la porta.

"Uhm, Cheryl? Non stai dimenticando qualcosa?" gridò Jughead, notando la busta sul tavolo. La ragazza si fermò e si voltò.

"Potrei mai dimenticare qualcosa? Addio, senzatetto.", disse Cheryl andandosene.

Jughead alzò gli occhi al cielo e Veronica lesse la nota sulla lettera.

"Per Polly", diceva.
Perché Cheryl avrebbe dovuto scrivere una lettera a Polly?

Betty prese la lettera e la mise nella borsa: "Farei meglio a darla a lei, allora.".

I quattro, con facce preoccupate, lasciarono insieme il locale e ognuno si diresse verso casa propria. Era incredibile come, quando le cose iniziavano ad andare bene tra loro, arrivava Cheryl a rovinare tutto.

Ed erano sicuri che stesse per rovinare tutto. Ancora una volta.

Someone to stay | Cheryl & Jughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora