Cheryl attraversò la stanza con confidence, senza preoccuparsi che tutti gli occhi fossero su di lei. Presto si sedette a parlare con Josie e Melody, e l'attenzione di tutti si spostò su cosa stessero facendo prima del suo arrivo.
Jughead la fissava con tanta confusione, non capiva perché non riusciva a smettere di pensarci.
Pensava che lei avrebbe potuto fingere di essere gentile con lui per qualche suo scopo, ma quel giorno, in quel momento, qualcosa in lei sembrava così diverso, così genuino.
Forse lo era veramente, ma la vecchia Cheryl era tornata ora, niente era cambiato davvero.Fece per voltarsi verso Kevin, ma se ne era già andato, probabilmente da qualche parte con Veronica che pianificava vendetta.
Sospirò e si diresse verso Betty che era seduta su un divanetto a giocare con Vegas, il cane di Archie."Cosa ci fa Vegas qui?" Chiese alla bionda.
"Non lo so, ma ho visto Archie qui pochi minuti fa e mi ha detto di controllarlo." Fece spallucce Betty.
Jughead era ancora più confuso, cosa ci faceva Archie alla festa della vendetta di Veronica? E perché si sarebbe portato Vegas?
Poi si sedette accanto a Betty.Cheryl era appoggiata al tavolo con un abito rosso senza spalline, ascoltando (o fingendo di ascoltare) gli sproloqui di Josie su come le Pussycats avrebbero dovuto essere nominate agli MTV Awards. Annuiva, era abbastanza comvincente da permettere a Josie di credere che le stava prestando attenzione.
Negli ultimi giorni, dal momento imbarazzante avuto con Jughead, era un po' pensierosa. Tutto ciò a cui riusciva a pensare era a Jughead e a quello che aveva detto. Lo capiva perfettamente, in realtà. Era sempre stata cattiva con lui, fin dalle medie. Lo bullizzava anche se sapeva della sua situazione con i suoi genitori e con la sua casa. Non si era mai importata veramente di qualcuno tranne che di se stessa. E non poteva importarsi di un ragazzo complicato e problematico come Jughead. A nessuno Cheryl piaceva, avevano tutti paura di lei e lei lo aveva sempre saputo. Allora perché quello che aveva detto Jughead la scosse così tanto?
Si guardò intorno sperando di vedere un ragazzo dai capelli neri con uno stupido berretto grigio scuro, un berretto meravigliosamente stupido. Alla fine lo vide, seduto su un divanetto, lì all'angolo. Sorrise soddisfatta, ma il suo sorriso scomparve subito vedendolo con Betty, la ragazza perfetta della porta accanto.
"Jughead e Betty sono di nuovo fidanzati?" Chiese interrompendo Josie.
"Non saprei" Rispose lei confusa.
Cheryl stava per parlare quando Veronica chiamò tutti all'attenzione. Beh, non tutti, perché la maggior parte delle persone era ubriaca.
Cheryl e Josie si alzarono e si avvicinarono alla folla, così come Jughead e Betty. Veronica tirò fuori il telefono e inviò un messaggio a qualcuno, ma la gente lo ignorò."Volevo solo dire grazie a tutti voi per essere venuti. Oggi è un giorno speciale perché celebreremo la giustizia! La gente viene presa in giro, diventa depressa e addirittura si suicida, a causa dei bulli. Qui a Riverdale non abbiamo bulli, abbiamo i Blossom." Iniziò Veronica.
Cheryl fulminò con lo sguardo quella ragazza dai capelli corvo di fronte a lei. Ma niente che non si aspettasse. Incrociò le braccia.
"Beh, Cheryl." Si corresse.
A Cheryl caddero le braccia, il suo sguardo urlava "Non l'hai fatto davvero!", e i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime.
"Noi di Riverdale siamo costretti ad affrontare Cheryl Blossom tutti i giorni, tutto il tempo in cui abbiamo vissuto qui. Fa schifo, vero?"
Quando Cheryl stava per dare una delle sue risposte impertinenti a Veronica, Melody la picchiettò sulla spalla facendola accorgere di una cosa. Si voltò e vide Vegas, che faceva pipì sulla sua borsa.
Urlò come se fosse all'inferno.
L'attenzione di tutti, ora, era su di lei. Aveva un'espressione disgustata, si avvicinò alla sedia dov'era la sua borsa, ormai spugnata di pipì di Vegas.
Si rivolse a Veronica con il fuoco negli occhi: "tu hai pianificato questo?!" Gridò, rabbrividendo di disgusto.
"Te lo sei meritato, cazzo. E non solo questo-"
Disse Veronica, quando venne interrotta."Aspetta, Ronnie! Non riprodurlo!" Archie urlò, apparendo dal nulla, sudato e ansimante.
Tutti lo fissavano confusi e sconvolti allo stesso tempo. Compresa Veronica, questo non era parte del suo piano.
"Cosa?!" Chiese lei.
"Non puoi riprodurre quel video, non è lei." Disse Archie, riaquisendo compostezza.
"Era della mia Nana!" Si disperò Cheryl.
Tutti si girarono verso di lei.
"Questa borsa appartiene a Nana Rose, era tutto quello che gli rimaneva di lui."
"Chi?"
"Mio nonno." Una lacrima le scese dagli occhi.
Jughead provava compassione per Cheryl, ma non osò fare nulla in quel momento.
"Cheryl, sappiamo che hai un passato contorto, ma hai anche ferito delle persone." Disse Veronica cercando di non sembrare una stronza. Ma fallì, e ricevette un'occhiataccia da Archie.
"Perché adesso? Sono passate settimane, mesi, dall'ultima volta che abbiamo parlato. Perché lo stai facendo adesso?" Disse Cheryl debolmente.
"Per quello che hai fatto a Jughead!" Urlò Veronica.
"Cosa?"
"Hai inviato uno screenshot di quella conversazione in quella chat di gruppo a tutta la scuola! Non fare la finta tonta."
"È una bugia! Perché diavolo dovrei fare questo a Jughead? O a Kevin. So che non siamo esattamente migliori amici, ma non li ferirei mai!"
Veronica rimase a bocca aperta per un momento, cercando di elaborare quello che era appena uscito dalla bocca di Cheryl Blossom.
"Io. L'ho fatto io." Disse Archie, facendo sì che tutti prestassero lui attenzione.
"Cosa?!" Chiese Veronica sbalordita.
"Ho inviato io gli screenshot. Ho pensato che se l'avessi fatto fosse finito tutto, che avremmo potuto ignorarlo e tornare alla normalità."
"Stai scherzando, vero?!" Urlò Cheryl, mentre se ne andava in lacrime.
E come d'istinto.. Jughead le corse dietro.
to be continued 🫶🏻
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Someone to stay | Cheryl & Jughead
Fanfiction❝Gli opposti si attraggono❞ Jughead Jones, un ragazzo cupamente umoristico, apatico, cinico, con un carattere irascibile e molti segreti. Vive in una roulotte nella parte più povera della città. Intelligente, furbo e ben noto per la sua abilità di...