Jughead e Toni si diressero da Pop's dopo la scuola. Non era un appuntamento o altro, volevano solo andare da qualche parte che non fosse la scuola.
Entrarono e si sedettero ad un tavolo. Jug ordinò un cheeseburger e Toni un frullato alla fragola, uno dei preferiti di Betty.
Questo, portò alla mente di Jug, tanti ricordi, troppo difficili da gestire. La rottura è stata dolorosa per entrambi, ci sono voluti due mesi prima di andare finalmente avanti. Archie è stata la spalla su cui piangere per Jughead tutto il tempo, e Veronica non ha lasciato Betty un secondo. Avevano amici a dir poco fantastici.
Ma anche se era stato straziante per Jughead e Betty, la loro rottura causò problemi anche agli altri.
Per esempio, dal momento che Archie e Veronica passavano la maggior parte del loro tempo con i loro rispettivi migliori amici dal cuore spezzato, non trascorrevano molto tempo l'uno con l'altro. Parlavano, ma di solito era al telefono, perché la tensione tra Jughead e Betty ogni volta che si trovavano faccia a faccia, era tanta.
Per fortuna, quei tempi erano passati, ma questo non significava che non faceva ancora male.

Toni era apparentemente bisessuale o lesbica, ma questo non impediva a Jughead di flirtare con lei di tanto in tanto. E conoscendo Toni, contraccambiava il flirt.
Ma l'idea che tra loro due potesse mai esserci qualcosa, era lontana. E lui lo sapeva.
Toni era stata molto chiara quando gli aveva detto di non essere interessata in quel modo. Era onesta e dolce, uno dei motivi per cui Jughead l'amava... non in quel modo. Ma era una delle sue amiche più care.

"Sei davvero dolce, lo sai?" Le disse Jughead.

Ridacchiò tra sè e sè, la colse un po' alla sprovvista.

"Grazie. Mmh... Jughead Pendleton Jones III è un appassionato di ragazze dolci, capito." Rispose Toni con una risata.

Alzò gli occhi scherzosamente. Era facile scherzare su queste cose con Toni, lei rendeva le cose facili.
E lui non riusciva a smettere di fissarla, era stupenda. I suoi capelli rosa tinti mescolati con i suoi naturali capelli scuri, e la sua forma del viso perfetta. Non aveva mai indossato un lucidalabbra chiaro come Betty, nè un rossetto opaco scuro, come Veronica. Erano tutte molto diverse.
Amava il modo in cui si imbarazzava quando le faceva i complimenti, sarebbe stata sua, se fosse stata etero.
Una volta alcune voci di corridoio dicevano che uscisse con Sweet Pea, e questo lo infastidì.
Ma non era vero, era da sempre stato un suo amico, fin dall'infanzia.
In ogni caso, però, Jughead aveva sempre avuto una specie di cotta per Toni.

"Fissare è scortese, sai?" Gli disse Toni mentre notava che la stava fissando da circa un minuto.

Entrambi ridacchiarono, rompendo il silenzio.

"Allora.. vuoi andare da qualche parte domani sera?" Le chiese lui rapidamente. "Non è un appuntamento o altro."  Era un appuntamento.
Non era la prima volta che le chiedeva di uscire.

"Jug.." Gli tenne le mani. "Sei davvero una bella persona, e mi piacerebbe avere un appuntamento con te." Gli disse.
"Ma non voglio iniziare qualcosa che poi non riesco a finire. Non voglio darti speranza in qualcosa che potrebbe non accadere mai." Si scusò gentilmente.

Continuarono a mangiare e parlare, fino a quando Toni dovette andarsene.

Jughead rimase solo, così cacciò il suo computer con l'intenzione di lavorare a un progetto scolastico che doveva consegnare il giorno seguente, finché si rese conto di aver perso la sua chiavetta USB da qualche parte.
Guardò freneticamente per terra, ma non ce ne era traccia.

"Cerchi qualcosa?"

Quella voce gli era terribilmente familiare. Era Cheryl Blossom.

"La mia flashdrive." Le rispose rapidamente.

"Potrei aiutarti a cercarla"

"Sei sicura di non rischiare di rompere quei tuoi tacchi firmati?" Scherzò sarcasticamente.
Poi si rese conto che era veramente seria.

"Sì, potrei aiutarti"  "Dove l'hai lasciata?" Chiese.

"Se lo sapessi non sarei in ginocchio da Pop's a scavare in un divanetto che è qui da almeno cento anni."

"Il tuo sarcasmo non mi diverte, Jones."

"Ma sì, c'è da almeno un centinaio di anni"

Lei sparò un sorriso, il primo sorriso genuino dopo molto tempo.
Così sì inginocchiò con lui e iniziò a cercare sotto i tavoli.
La fissava sorpreso.

"Non pensi che tutto quello che posso fare sia camminare e urlare contro le persone, vero?"
Chiese cercando di essere sarcastica.

Lui non disse nulla, lo pensava davvero. Cheryl lo notò e si schiarì la gola per evitare l'imbarazzo.

Dopo circa 2 minuti, si alzarono senza aver trovato niente. Entrambi darono ancora un'occhiata, senza fortuna.

Prima di arrendersi, però, Cheryl avvistò sotto uno degli ultimi tavoli, una piccola scatola rettangolare nera. Anche Jughead la notò, nello stesso momento.
Si tuffarono a prenderla, e caddero l'uno sopra l'altro.
Jughead finì sopra Cheryl. Il suo braccio era sotto il suo collo e le loro gambe intrecciate.
I loro occhi si incontrano, e arrossirono.

"Uhm.."

Improvvisamente, la porta si aprì. Arrivò Betty Cooper. Proprio quando Cheryl e Jughead erano in quella posizione imbarazzante. Era scioccata. Il suo ex fidanzato e la sua peggior nemica, sul pavimento in un luogo pubblico,
l'uno sopra l'altro. Voleva urlare, e piangere.
Ma non le importava. Era bloccata in uno stato d'animo in cui era assolutamente inorridita ma allo stesso tempo completamente calma.

Jughead la notò, prese la chiavetta rapidamente, si alzò e si diresse verso Betty. Stava per spiegarle la situazione ma lei lo fermò.

"Io.. Jug.. Tutto okay. Tra noi due è finita. Puoi uscire con chi vuoi. Io non ho il diritto di dirti con chi puoi e non puoi stare. Sto bene."

"Aspetta Betty, non è quello che sembra.. Io e Cheryl siamo inciampati, stavamo solo cercando una chiavetta USB. Non uscirei mai con Cheryl. Mi dispiace.. è stato strano"

Cheryl era ferita da quello che aveva detto Jughead. Si alzò, e prima di lasciare il locale si avvicinò a Betty:

"È vero, Betty. Anche se non mi aspetto che tu mi creda dato che mi odi, ma ha ragione. Non sarebbe mai uscito con me." E se ne andò.
Non uscirei mai con Cheryl.

"Va tutto bene, Jug. Ti credo. Ti va di dividere un frullato?"  Chiese Betty.

Aveva già mangiato, ma decise comunque di sedersi con lei.
Più tardi si rese conto di quello che aveva detto su Cheryl, e si sentì in colpa.
Non uscirei mai con Cheryl.

Nel frattempo, arrivata a Thornhill, Cheryl si sdraiò sul suo letto non potendo far a meno di pensare cosa ci fosse di così sbagliato in lei. Se l'avesse saputo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per sistemarlo. Nella sua testa continuavano a ripetersi le parole di Jughead: "Non uscirei mai con Cheryl."
Perché l'avevano disturbata così tanto?

Someone to stay | Cheryl & Jughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora