11.

69 6 0
                                    

Cheryl si svegliò nel cuore della notte, ansimando e piangendo. Si guardava intorno freneticamente, cercando di capire dove si trovasse. Era completamente nel panico.

Jughead si svegliò non appena la sentì, non che avesse dormito. Corse nella stanza dov'era lei, stringendola tra la braccia e calmandola.

I loro respiri erano sincronizzati, le massaggiava delicatamente la schiena e le sussurrava cose come "va tutto bene" o "sono qui".

"J-Jason.. e Papà, erano lì.." Provò a spiegare Cheryl, ma non riuscì a finire la frase senza singhiozzare.

"Shh.. Va tutto bene, non può farti del male. Sono qui." La confortò Jughead, mentre la teneva tra la braccia come se fosse fatta di vetro, proprio come il giorno prima.

Sì rilassò. Tutto quello su cui era concentrata ora era il ragazzo dai capelli neri accanto a lei, che la stava facendo sentire al sicuro e protetta. Poi improvvisamente si chiese se avesse dormito, notando le sue occhiaie, anche se erano una delle sue caratteristiche principali.

Non sarebbe rimasto sveglio tutta la notte per lei, vero? Iniziò a diventare paranoica. Perché lo stava facendo? Cosa ne avrebbe ottenuto? Che lei l'avrebbe lasciato in pace? Popolarità? Non poteva sopportare di essere ferita di nuovo, non ora, almeno. Così decise di godersi il momento, finché fosse durato.

"Jughead?"

"Sì?"

"Grazie." Disse, ma rendendosi conto di quanto fosse ingenua, si riformò: "Voglio dire, grazie mille.." Era agitata.

Jughead ridacchiò al suo essere così carina in quel momento. Chi l'avrebbe mai pensato? Jughead Jones che rende Cheryl Blossom così grata (ed anche nervosa).

"Va tutto bene." Rispose.

Anche se non lo vedeva, si sentiva come se conoscesse Jughead abbastanza a lungo per sapere che stesse sorridendo in quel momento. Inutile dire che aveva ragione.

Di solito, Cheryl odorava di ciliegia, non proprio un profumo fresco e naturale, ma disgustosamente dolce e innegabilmente costoso, un'altra cosa che tutti odiavano di lei. Ma lo indossava comunque, dal momento che nessun'altro poteva permetterselo e per gli altri era un costante promemoria di quanto fosse migliore di loro. Beh, almeno più ricca. Inoltre, era abbastanza costoso per essere apprezzato da sua madre.

Questa volta però, il forte odore di quel profumo era svanito, il che era fantastico perché Jughead lo odiava. Dava nausea a Betty e allontanava le persone; questo però andava bene, non era fan di.. altre persone in generale. Ma Betty ne era allergica, era abbastanza per permettere a Jughead di odiarlo. Inoltre, gli provocava mal di testa.

Aveva un odore più fresco, ora. I suoi soliti capelli ondulati erano più lisci, e indossava meno trucco. Jughead stava notando tutti questi dettagli solo ora: "Sei diversa." Disse mentre la guardava, quasi esaminava.

"Io.. lo so, ho un aspetto orribile, scusa.." Disse imbarazzata, cercando di allontanarsi da lui.

"N-no, non intendevo questo! Hai un bell'aspetto, incredibile, sbalorditivo!" Disse stringendola freneticamente.

Dopo un po', la rossa era rilassata sul suo petto e dormiva.

Passarono alcune ore, erano circa le 6 del mattino. Jughead rimase sveglio per un po' dopo che Cheryl si addormentò, ad ammirarla mentre dormiva pacificamente.
Le bastava sapere che lui era lì al suo fianco per poter riposare. Non l'avrebbe mai ammesso, ma si fidava di lui.

Si svegliò finalmente alle 6:02 per l'esattezza, muovendosi delicatamente, nella speranza di non svegliare il ragazzo dai capelli scuri accanto a lei. Lo guardò, quel ragazzo straordinario, misterioso, tranquillo e attraente, che indossava sempre quello stupido berretto. Il ragazzo che le piaceva segretamente da molto prima, ma dopotutto, era solo una cotta.

Someone to stay | Cheryl & Jughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora