10.LAGO.

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Il mese di novembre passa velocemente.

Come ogni domenica mattina mi incontro con Tom, visto che durante la settimana è sempre impegnato a fare altro, è l'unico momento in cui possiamo parlare per qualche ora.

Siamo in giardino, e come ogni santa mattina gli chiedo di:
-"Sophia?"
-"oddio ancora? È passato un mese"
-"sarà Tom" gli sorrido .
-"con Draco?"
-"va alla grande andrò a casa sua per Natale"
-"io questa settimana starò via"
-"posso sapere perché?" Domando curiosa.
-"no"
Faccio una faccia scocciata e lui ride di gusto.

La curiosità mi tormenterà finché non lo convincerò a dirmi tutto.

Torniamo dentro per il troppo freddo lui va per la sua strada e io per la mia, mentre cammino nei corridoi un ragazzo che corre mi spinge facendomi cadere.

-"stai più attento Idiota!"
-"scusa" si gira.
-"Cedric" mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi ma la scosto con la mia schifata. Mi alzo ma appoggiando il piede a terra urlo dal dolore, mi aggrappo alle sue spalle per non cadere lo guardo nei occhi e sorride. Mi stacco appoggiando solo la punta del piede.

-"dio potevi stare più attento"
-"che hai?"
-"male alla caviglia"
-"tutta colpa mia scusa"
-"tranq-"
Mi prende a modi sposa.
-"mettimi subito giù"
-"non riesci a camminare il minimo che possa fare e portarti in infermeria"

Mi porta in infermeria madame mi medica la caviglia con delle bende. Mi passerà subito dice io sento dolore anche senza appoggiare il piede.

È ora di cena e Cedric mi porta al mio tavolo.
-"che ci facevi con lui" sbotta Draco guardandolo da lontano.
Gli racconto tutto quello è successo.
-"che figlio-"
-"Draco ha sbagliato e mi ha aiutata" rotea gli occhi.
Mi da un bacio a stampo subito dopo appoggio la testa sulla sua spalla. Non avevo fame. E non mi andava di sforzare il mio stomaco. È stato un mese tranquillo senza stare male.

La luce mattutina verde che entra dalle vetrate scoperte mi avverte che è ora di svegliarsi. Ho dormito da Draco, avere la compagna di stanza fidanzata con il compagno di stanza del tuo è stupendo. Appena svegliata noto il posto di Draco vuoto, ma subito dopo mi rassicuro perché esce dal bagno a petto nudo.

-"mi consumerai"
-"ma fottiti" mi ributto all'indietro sul letto.

Mossa sbagliata Belle.

In questo modo gli ho dato la possibilità di mettersi su di me.
-"ti va di saltare le lezioni?"
-"no, ho mio padre"
Si alza da me e mi da le spalle.
-"Belle possible che giri tutto intorno a lui" si gira verso di me.
-"lo so ma"
-"vivi la tua fottuta vita"
-"va bene saltiamo le lezioni"esulto.
Si stende accanto a me.

-"che fai?"
-"dormo" sorride chiudendo subito dopo gli occhi.

Decido così di mettermi a cavalcioni su di lui, fermo le braccia sulla testa.
-"oh"
-"Malfoy, se salterò le lezioni non dormiremo ma usciremo"
-"così mi piaci"
Riesce a liberarsi dalla mia presa avvicina il suo petto al mio mi guarda intensamente negli occhi. Lascia un bacio sulle mie labbra. E si alza dal letto.

Va verso il suo armadio -"indossa questa fa freddo fuori"
Mi passa una felpa verde. Di sua spontanea volontà.

Usciamo nel bosco.
-"dove stiamo andando abbiamo passato il lago nero" dico mentre Draco continua a camminare avanti.
-"aspetta" dice mentre sposta i rami degli alberi per consentirci di passare senza farci male.

Che ragazzo premuroso.

Spuntiamo magicamente in un lago, non il lago nero questo è molto più piccolo. Molto più limpido.
-"che posto è?"
-"il lago del pensiero" "qui si sta in silenzio" sorride.

Ci sediamo sul pontile, osserviamo l'acqua ondeggiare per il vento, i pesci che formano piccole bolle che arrivano a galla facendo un rumore scoppiettante, il fruscio delle foglie degli alberi e il cinguettio degli uccellini.

-"è bellissimo" cerco di parlare con poca voce, metto la testa sulla sua spalla e lui sulla mia testa.

-"vero, ma io penso che chi sta osservando questo posto sia ancora più bella" dice con quella voce bassa roca. La mia pelle nonostante sia ben coperta e al cado rabbrividisce dall'emozione.
Sorrido alla sua affermazione è subito dopo intreccio le mie gambe al suo bacino e inizio a baciarlo che ogni secondo che passa diventa sempre più intenso.

-"guarda cosa ho portato" sventola un libro. Sorrido nuovamente. Mi sorprende ogni volta.

-"ho pensato che potremmo leggere insieme, scrivere poi a fine pagina cosa ne pensiamo" 

Legge pagine e pagine e allo stesso tempo accarezza i miei capelli ho la testa appoggiata alla sua gamba. La sensazione è simile a quella di un padre che legge una favola della buona notte alla sua bambina in segno di protezione l'accarezza.

Cosa ne sai tu dell'amore paterno.

Mi sento protetta tra le sue braccia. Immagino Draco con sua figlia o figlio, ho sempre pensato che sarebbe stato un ottimo padre. Per quanto sembri apatico e senza sentimenti è l'opposto.
Decidiamo dopo un po di ritornare dentro per il troppo vento freddo. Di nascosto entriamo nel castello, ma i passi di qualcuno ci spaventano Draco prende la mia mano incitandomi a correre e così feci. Ci mettemmo a correre. Con il fiato corto arriviamo in sala comune. 

Una bella giornata passata con la persona giusta.

Martedì*

Sono in sala comune con i miei amici, le lezioni sono finite per oggi, quindi decidemmo si ripercorrere i anni precedenti ad hogwarts. Questo per tutti noi è l'ultimo anni di scuola.

-"Draco e i sui capelli tirati all'indietro"
-"quintali di gel" dico scherzando.
-"ho fatto innamorare chiunque con quei capelli" dice lui offeso.
-"Belle e la Granger"
-"colpa mia"
Ho litigato molto con Hermione la maggior parte delle volte era perché durante le lezioni faceva la so tutto io, non odio i mezzo sangue ma mi faceva impazzire per i primi tre anni poi ho smesso di prenderla in giro. Spesso mi aspettavo un reazione ma mai nulla. mi aveva rubato gli amici.

Parliamo di tutti gli anni fino ad arrivare a questa estate.
-"quando abbiamo colorato i capelli di Draco, ragazzi è stato divertentissimo" guardo la mia amica mentre dalla sua bocca escono queste parole. Io non ero a conoscenza di questo non ne sapevo nulla.
-"quando" Domando guardando Draco.
-"è successo quest'estate"
-"al suo compleanno, non c'eri?" Afferma Blaise.
-"no il mio invito si sarà smarrito" incrocio le braccia.
-"scommetto che c'era Astoria però" sbotto sempre guardando Draco.
-"si" confessa.
-"Vi lascio parlare della vostra estate allora, non osare seguirmi Malfoy"
-"fanculo" sbotto salendo le scale.

Trovo rifugio in camera mia.
Chiudo gli occhi abbracciando il mio cuscino. Mi sveglio il giorno dopo.

FORGOTTEN// Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora