Castiel x Reader - 1 | Safe pt. 1

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Immagina di venire salvata da Castiel dopo che un demone ti ha torturato.
[Parole: 2825]

Metti lentamente a fuoco il luogo dove ti trovi: una stanza umida dalle pareti grigie e il pavimento di mattonelle rovinate, dello stesso colore. Da una vecchia lampadina pendente dal soffitto viene una luce bassa che ti permette di vedere tanto quanto basta per orientarti. L'odore di chiuso attraversa le tue narici mentre respiri dal naso affannosamente.

Il tuo corpo è disteso lungo una superficie inclinata di ferro liscio e gelido. Hai le braccia aperte ai lati della tua testa, i polsi stretti in dei lacci di cuoio che ti impediscono ogni tipo di movimento. Le tue gambe sono divaricate e alle caviglie è stato applicato lo stesso trattamento della parte superiore del tuo corpo: anch'esse sono legate da due cinghie spesse che strisciano contro la tua pelle nuda.

Gli unici capi d'abbigliamento a coprirti in questo momento sono la biancheria intima e una canottiera bianca. Per terra, a qualche metro da te, intravedi i tuoi pantaloni. Un brivido ti percorre la spina dorsale mentre alle tue gambe viene la pelle d'oca.

Una striscia di nastro adesivo ti copre la bocca completamente.

"Hhhm! Hhhng!" cerchi di chiamare Sam e Dean mentre una fitta di dolore ti trapana le tempie, ma tutto ciò che risuona nella stanza è l'eco di due mugolii disperati quasi inaudibili.

Quasi, appunto.

"Buon risveglio."

Il demone che tu e i ragazzi stavate cacciando, lo stesso che si è rivelato più forte di quanto vi aspettavate e lo stesso che ti ha rinchiuso qui dentro, sbuca da una porta dietro di te, e lo senti camminare a grandi passi per la stanza.

Senti un rumore metallico alle tue spalle. Vedi un carrello venire spinto vicino a te— senza nessuno che lo sposti fisicamente. Si muove da solo, controllato dai poteri del demone. Sul ripiano ci sono siringhe, coltelli, provette di vetro, cesoie e altri strumenti che non riesci bene ad identificare.

Oh, quel figlio di puttana.

E' ora in piedi davanti a te: il suo tramite è un uomo sui trent'anni, dai capelli corti, scuri e spettinati, la pelle coperta di cicatrici e lividi.

Un sorriso aspro si intravede sotto alla sua barba fitta e sporca.

La voce roca del demone rompe il silenzio. "Bene, bene, bene. Che abbiamo qui? Una graziosa fanciulla che ha fallito il suo misero tentativo di incastrare uno come me. Oh, (T/N)," scuote la testa, socchiudendo gli occhi. "Ho conosciuto tante persone, ma poche avevano il tuo coraggio."

Cerchi di ribattere qualcosa, ma anche queste parole sono soffocate dal nastro adesivo sulla tua bocca.

Il demone ride, con un sorriso di scherno. "Sta' tranquilla, ragazza. Avrai modo di parlare in un attimo. Ma prima..."

Le sue parole rimangono sospese nell'aria, e la tua pelle sembra assorbirle quando i corti peli delle tue braccia si rizzano con un brivido.

Si volta verso il carrello alle sue spalle.

"...devo scegliere con quale bel giochetto iniziare. Guarda quanta scelta, ci divertiremo un sacco."

Dopo aver analizzato con attenzione tutti gli strumenti sul piano, torna a guardare te, facendo qualche passo avanti.

Si avvicina al tuo corpo e allunga un braccio davanti al tuo viso, prendendo fra le sue dita un'estremità del nastro adesivo attaccato alla tua guancia.

Respiri dal naso ad un ritmo decisamente troppo veloce, ma cerchi di mantenere la calma. Deglutisci un paio di volte e chiudi gli occhi.

Il demone non aspetta un secondo di più e tira via lo scotch con uno strattone secco del suo braccio. Ansimi e ruggisci per il bruciore in faccia.

Supernatural Fanfiction (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora