Jeremiah
"Mi dispiace. Da morire." le offrii le mie scuse, non era così che volevo presentarmi. "Lexi se posso fare qualcosa per rimediare..."
"Potresti dirmi che è successo." non lo disse con tono accusatorio, ma il suo sguardo fisso su di me mi fece venir voglia di scomparire.
Le raccontai quello che avevo già detto agli infermieri e a mio padre. Mentre lo facevo mi sentii distante dal mio corpo, vidi l'assurdità della situazione in cui mi trovavo dall'alto. Stavo raccontando a quella ragazza cosa avevo fatto per farla finire in quelle condizioni.
"Avevi bevuto?" era provata fisicamente ma si stava sforzando di non darlo a vedere, era determinata a sapere la verità. Mi domandai se non sapesse già quelle cose.
"No." feci una pausa. "Ma era stata una brutta giornata." ammisi.
"In che modo?" non so se stesse cercando un modo per passare il tempo o volesse sentire la mia versione dei fatti, prima di definirmi come il cattivo. Decisi di raccontarle tutto. Di come fossi arrabbiato, deluso, dalla mia ex ragazza, Belly, da mio fratello e più di tutti da me stesso. Io lo sapevo. Sapevo che Belly era innamorata di lui da quando aveva 5 anni, eppure le avevo dichiarato i miei sentimenti comunque. E non importava che fossimo stati insieme per due anni, il suo amore per lui era più grande di tutto quello che avevamo vissuto insieme. Le raccontai di come io l'avessi tradita una volta, anche se in quel momento in realtà non stavamo insieme perché avevamo litigato, mentre lei, nella sua testa, mi aveva tradito per tutto il tempo. Del gesto disperato che avevo fatto, chiedendole di sposarci, per farmi perdonare, per non perderla, per dimostrarle che avevo sempre e solo amato lei. E del giorno in cui avremmo dovuto sposarci ovvero quello in cui avevo fatto l'incidente. Niente era andato per il verso giusto quel giorno. E lei meritava di sapere come fosse finita in quella situazione.
"Ma se sapevi che sarebbe stato troppo complicato, perché ci hai provato comunque?" mi chiese infine.
"Perché l'amavo." scossi la testa, come per provare a cacciare via quel sentimento.
Tentò di rispondermi, quando sua madre entrò in camera.
"Stai lontano da mia figlia." si agitò non appena mi vide.
"Mamma gli ho chiesto io di restare. Volevo sapere..." il tono di Lexi era duro anche se la sua voce era piuttosto fioca.
"Cosa? Come ti ha ridotta in quel modo?" la interruppe sua madre urlando.
"Non è tutta colpa sua, hai visto il video, io sono entrata in strada."
Video? Avevano visto un video dell'incidente?
"Se ti rivedo vicino a lei non risponderò più di me stessa." sua mamma concluse la conversazione rivolgendosi a me.
"Per favore, voglio rimediare..." dissi avvicinandomi alla porta.
"Vattene." mi chiuse la porta in faccia. Osservando la parete, mi accorsi solo allora di non essermi presentato.
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Non è sempre estate | Jeremiah Fisher
FanfictionJeremiah ha il cuore spezzato. La ragazza che avrebbe dovuto sposare lo ha lasciato per suo fratello Conrad. Sta tornando a casa, ma un brutto incidente lo conduce in ospedale. Lui non si è fatto molto male, ma la ragazza con cui si è scontrato non...