Lexi
Il 24 mattina partimmo per Boston, io salii in auto con Jeremiah, mia madre inizialmente era restia ma non volle rovinare lo spirito del Natale.Qualche ora più tardi arrivammo da Adam, il padre di Jeremiah. I miei genitori avevano appena parcheggiato l'auto, avevano portato un cesto di cibo per ringraziarlo dell'ospitalità. Entrammo in casa insieme a loro, accompagnati da Adam. Jeremiah prese il cesto e andò in cucina a posarlo, mentre io seguii suo padre in salotto. Vidi quattro persone, immediatamente associai un volto ai personaggi delle storie di Jeremiah. Salutai Belly, che avevo già incontrato quando io e Jeremiah eravamo andati a prendere un frappé. Conobbi suo fratello Steven, sua mamma Laurel e il fratello di Jeremiah, Conrad. Quando Jeremiah ci raggiunse sentii l'atmosfera irrigidirsi. Salutò tutti imbarazzato, poi strinse la mano a Steven e si abbracciarono dandosi un pugno sulla schiena. Era ancora presto per mangiare, così Adam invitò i miei genitori e Laurel in cucina a bere qualcosa.
"Partita all'Xbox?" propose Steven a Jeremiah.
"Certo, Belly vieni con noi?" disse Jeremiah.
Belly e Conrad si voltarono sorpresi verso di lui.
"Lexi, intendevo dire Lexi." cercò di soffocare una risata e io sorrisi imbarazzata.
"Quanti joysticks hai?" gli domandai.
"Due."
"Allora credo che rimarrò qui, non mi va di guardarti giocare." mi guardò ammonendomi, prima di salire in camera con Steven.
Dopo che accesero l'Xbox e li sentimmo parlare Belly si voltò verso di me: "Come stai? Come sta la gamba?"
Eravamo entrambe sedute sul divano mentre Conrad era seduto sulla poltrona di fronte a noi.
"Oh sto bene, fortunatamente sono tornata a camminare come prima, ho solo qualche cicatrice in più. Voi come state?"
Mi resi conto che Belly e Conrad stavano evitando di guardarsi.
"Bene." risposero in coro.
"Come sta Jeremiah?" aggiunse Belly.
"Era un po' in ansia prima di venire qui." decisi di essere sincera con loro. "Era preoccupato di vedervi stare insieme."
Li misi in imbarazzo, diventarono rossi entrambi e si guardarono per la prima volta da quando eravamo rimasti soli.
"Non stiamo insieme." si affrettò a dire Belly.
"Credi che voglia parlarmi?" mi chiese Conrad.
"Volere no, ma questo non significa che non possa farlo." gli spiegai.
Jeremiah non parlava spesso di Conrad e quando lo faceva finiva per arrabbiarsi. Ma in un'occasione era riuscito a ripescare un ricordo molto lontano nel tempo, di loro due da bambini, e mi aveva raccontato della stima che provava per lui. Di come una volta era finito nei guai e Conrad si era preso metà della colpa, anche se in realtà lui non aveva fatto niente.
"Conrad sei suo fratello, io un tentativo lo farei." acconsentì con la testa e si tirò in piedi. Salì al piano superiore. Mi chiesi se gli avessi dato il consiglio giusto.Io e Belly parlammo un po' dell'Università. Mi chiese se avessi conosciuto gli amici di Jeremiah e ci trovammo d'accordo sul fatto che fossero quasi tutti un po' sopra le righe per noi. Fu facile dialogare con lei, si rivelò subito molto disponibile e non mi stupii che Jeremiah l'avesse amata tanto. Conrad era salito in camera già da un po' e non avevamo ancora sentito nessuno urlare o litigare, pensai che fosse un buon segno.
"Tu e Jeremiah... state insieme?" non mi aspettavo quella domanda.
"Oh no, è stato con una ragazza per poco più di un mese. Si sono lasciati un paio di settimane fa." conclusa la frase decisi di non dire altro, non stava a me raccontare quelle cose.
"Ti ha raccontato quello che è successo quel giorno, quando avete fatto l'incidente?" eravamo entrate un po' in confidenza e aveva iniziato a farmi alcune domande per schiarirsi le idee.
Acconsentii con la testa, poi aggiunsi: "Mi ha raccontato diverse cose."
"Non devi avere una bella impressione di me allora." disse impacciata.
Jeremiah mi aveva parlato bene di Belly, c'erano stati dei momenti in cui avrebbe voluto chiamarla, ma non aveva mai ceduto al suo orgoglio. Non le dissi queste cose. Se Jeremiah aveva resistito fino a quel momento non sarei stata di certo io a rovinare il suo duro lavoro. D'altra parte non volevo nemmeno farla sentire di nuovo in colpa per una scelta fatta mesi prima, perciò le spiegai: "Mi ha raccontato i bei momenti e i brutti momenti. Non sono nessuno per giudicare le scelte altrui, soprattutto se sono fatte con il cuore."
Mi sorrise.
"Sai mi sono chiesta per tutto questo tempo come fosse possibile diventare amici di una persona con cui hai fatto un incidente grave come quello è capitato a voi. Insomma Jeremiah è buono come un Golden Retriever perciò riuscivo a immaginarmelo, mi mancava l'altro pezzo. Adesso l'ho scoperto."
Ricambiai il sorriso.
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Non è sempre estate | Jeremiah Fisher
Fiksi PenggemarJeremiah ha il cuore spezzato. La ragazza che avrebbe dovuto sposare lo ha lasciato per suo fratello Conrad. Sta tornando a casa, ma un brutto incidente lo conduce in ospedale. Lui non si è fatto molto male, ma la ragazza con cui si è scontrato non...