Capitolo 16

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Jeremiah
Ero alla festa di John da un paio di ore, c'erano tutti i miei amici, alcuni non li vedevo dalla primavera passata. C'erano il Picchio e Tom che stavano giocando a beer pong, Peterson e Gomez che si stavano scolando un barilotto e poco più in là Luke che ci stava provando con una ragazza delle Zeta Phi, l'associazione consorella alla mia. C'era anche Lacie, la ragazza con cui ero stato quando io e Belly eravamo in pausa, il motivo per cui avevo chiesto a Belly di sposarmi e il disastro che ne era susseguito. Lacie mi chiese come stessi, parlammo brevemente mentre Luke ci ascoltava. Quando Lacie si allontanò, Luke venne a battermi il cinque dicendo: "Prima serata del nuovo anno e sai già con chi andare a letto, sei il mio idolo." sghignazzò.
"Oh no, Lacie è l'ultima ragazza con cui andrei stasera." Luke scosse la testa in segno di disapprovazione prima di andarsene.
Dietro di lui, all'ingresso, vidi entrare l'amico di Lexi, Derek, seguito da altri ragazzi. L'ultima ad entrare prima che la porta si richiudesse fu una ragazza. Spostai lo sguardo prima di posarlo di nuovo su di lei sorpreso, era Lexi. Le andai incontro e mi accolse con un sorriso, mentre i suoi amici dopo avermi salutato si diressero a bere qualcosa.
"Ei, che ci fai qui?" sorrisi anch'io.
"Ho cambiato idea, e poi volevo vedere se le vostre feste sono all'altezza di quelle dei miei amici, sai sono noti per dare le migliori feste dell'Università."
"Impossibile, io non ne avevo mai sentito parlare prima di conoscerti." dissi divertito. "Ti va un po' di sangría?" le indicai la strada per prendere da bere.
"Fisher, vieni a giocare a beer pong con noi, porta anche la povera ragazza che hai investito."
si intromise il Picchio, mi scusai con Lexi per le parole che aveva utilizzato.
"Va tutto bene, possiamo giocare, ma non mi piace la birra." ci passò sopra e gliene fui grato.
"Berrò io per te." ci avvicinammo al tavolo da gioco. "Ma tanto non dovrò bere molto perché questi due sono i più scarsi giocatori di beer pong che io conosca." gridai per farmi sentire anche da loro, che stavano facendo delle flessioni a terra per riscaldarsi e attirare l'attenzione delle persone nella stanza. Iniziammo a giocare e intorno a noi si accumularono un po' di persone. Mi ero dimenticato quanto fossero caotici i miei amici in certi momenti. Anche gli amici di Lexi si avvicinarono al tavolo e iniziarono a fare il tifo per noi. Eravamo pari, 5 a 5. Poi 3 a 2 per noi. Dopo 1 a 2 per loro. In realtà non erano così scarsi come li avevo definiti. Centrai uno dei due bicchieri rimasti. 1 a 1. Scoprii che Lexi era molto competitiva. Ogni volta che eravamo andati in svantaggio mi aveva ripetuto: "No Jer noi non possiamo perdere, è fuori discussione." oppure: "Stiamo perdendo contro due ubriachi, non è accettabile."
Quando fu il suo turno prese tempo. Guardò i nostri avversari con aria di sfida, poi tornò con lo sguardo sul tavolo. Lanciò la palla, che finì dritta nel bicchiere. Si girò verso di me e battemmo entrambe le mani al di sopra delle nostre teste. Continuammo ad esultare chiudendoci in un abbraccio. Era divertente stare lì con lei. Quando ci allontanammo i suoi amici la portarono a bere e io mi misi a parlare con Luke e John che avevano assistito agli ultimi istanti della partita.
"Come si chiama la tua amica? Non è per niente male." se ne uscì Luke dopo aver preso dal tavolo il bicchiere che era rimasto.
"Oh no, scordatelo, è fuori dalla tua portata." lo ammonii subito.
"Fisher non puoi avere tutte le ragazze per te!"
"È fuori anche dalla mia portata, è la ragazza con cui ho fatto l'incidente, è totalmente fuori dalla mia portata." gli spiegai.
"Beh, allora ti conviene trovare qualcun'altra per stasera, mentre giocavate c'è mancato poco che finiste sul tavolo a farlo." fece spallucce e se ne andò. Scossi la testa, ma poi mi fermai un istante a riflettere su ciò che aveva detto. Avevamo dato davvero quell'impressione?

Non è sempre estate | Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora