CAPITOLO 1 UN NUOVO INIZIO

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Hawkins, Indiana.
1986

L'ennesima crisi di pianto sul pavimento del bagno. Erano solo le otto di mattina e doveva prepararsi per l'ennesimo giorno di scuola quando appena uscita dalla doccia una strana visione, una come quelle che non aveva da tempo, la colpii in pieno viso. Scivolò a terra per il nervoso mentre tra le lacrime cercava di calmarsi. Era troppo da sopportare e Charlotte era esausta. Era attanagliata dai sensi di colpa che per i primi mesi non riuscirono nemmeno a farla dormire. Ora le andava molto meglio, grazie all'aiuto di Steve, Robin ed Eddie che le erano sempre rimasti vicini, e anche della dottoressa Kelly, consulente scolastica, che frequentava da diversi mesi senza però avere un grande riscontro poiché non poteva parlare effettivamente della vera morte di Billy. L'incidente allo Starcourt era stato insabbiato come un grande è strano incendio che aveva portato il centro commerciale al disastro. Si rialzò dal pavimento quando si rese conto di non star più piangendo e che stava semplicemente fissando il nulla. Si vestii, lavandosi il viso con acqua fredda prima di uscire da quella stanza per finire di preparare le cose per la scuola poiché Steve sarebbe passato a breve per accompagnarla a scuola, insieme a Robin. Robin era stata una parte fondamentale del suo ultimo anno di liceo, passava il tempo libero con lei e l'aiutava a non sentirsi sola anche se Charlotte aveva cambiato molto, il suo comportamento, nel tempo. Si era chiusa in se stessa, non parlava più molto e interveniva solo se necessario. Era peggiorata anche a scuola, e fu proprio uno dei suoi professori a inizio anno, ad indirizzarla dalla psicologa. Ci pensò un mese intero prima di farlo. Ora stava meglio, aveva recuperato a scuola solo perché i compiti e lo studio la distraevano dai suoi incubi ad occhi aperti, usciva solo per non restare a casa e farsi mangiare dai sensi di colpa, ma c'erano momenti in cui stava veramente bene. Steve era rimasto accanto a lei fin da subito, dopo l'incidente allo Starcourt avevano passato la notte insieme e Steve non l'aveva lasciata un secondo. Quando dormiva tra le sue braccia immaginava una fine diversa, immaginava di aver chiarito con Billy e che il Mind Flayer non l'avesse scelto per i suoi sporchi giochi perversi. Amava Steve, lo amava così tanto da non riuscire a dirglielo, aveva paura, c'era un mondo nella sua testa che le impediva di fare quello che voleva e sentiva, qualcosa di più grande la bloccava ma non si provava di lui, perché ne aveva bisogno per vivere. Salii in macchina dopo aver avvisato la madre ed essersi assicurata che Dustin fosse pronto per la scuola o che volesse un passaggio, ma il ragazzo era rimasto in camera a parlare con Suzie avvisando la sorella che sarebbe andato in bici da lì a poco. Dustin aveva iniziato il primo anno di liceo e grazie alla presenza di Eddie non gli era stato difficile integrarsi. Eddie era a Hawkins e ora frequentava ancora l'ultimo anno nonostante la sua maggiore età, aveva completamente stravolto le vite di Charlotte e Dustin alla fine dell'estate dell'85 poiché si era presentato alla loro porta avvertendoli che si era appena trasferito. I fratelli Henderson furono felicissimi di quella novità, Eddie era stata una boccata d'aria fresca in quella cupa e triste Hawkins. Eddie si era trasferito li per frequentare per l'ennesima volta l'ultimo anno di liceo, eccitato di passarlo con Charlotte nella stessa scuola. Si era dovuto trasferire per via delle brutte abitudini del padre, e ora viveva nel campo di roulotte con lo zio. Eddie aveva reso la vita meno difficile a Dustin, una volta iniziato il liceo, e anche un po' a Charlotte, passando molto tempo insieme per le lezioni in comune. Salii in auto salutando velocemente i due ragazzi, nei sedili d'avanti, mentre lei come al solito si metteva appena dietro il sedile di Robin per guardare la strada da finestrino. Steve la salutò dedicandole completa attenzione, partendo solo dopo essersi arreso a ricevere lo stesso da parte della ragazza. Il loro rapporto era strano a volte, Charlotte faceva la dura molto spesso solo per non cadere in tentazione e perdere il controllo delle parole. Avrebbe potuto dire ogni minimo segreto se solo avesse abbassato la guardia ma quel giorno non era iniziato per niente bene. Era semplicemente stanca di sopportare tutto quello, voleva essere tranquilla, magari lontano da Hawkins come avevano fatto i Byers. Cominciò a prendere seriamente in considerazione l'idea di un college abbastanza lontano da non farle pensare a Hawkins ma puntualmente tornava con la mente alle persone che avrebbe lasciato lì e si sentiva nuovamente in colpa per aver pensato solo alla sua di serenità.

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