Trascorse solo una settimana, Loris era riuscito finalmente a risolvere lo scompiglio in cuor suo.
L'amore era rischio e assente di paura, se suo figlio lo aveva capito, allora poteva riuscirci anche lui.
Quel mercoledì mattina, dopo aver accompagnato il figlio a scuola, egli tornando verso casa pensò.
"Andrò da lui e glielo dirò, sono certo che mi assecondera".Si lavò e si vestì, indossò un paio di pantaloncini color beige e una leggera camicia bianca. Raccolse i capelli in una coda bassa affinché il collo restasse libero e la collanina ben visibile.
Mise addosso del profumo, scelse le lenti agli occhiali, e quando mise su anche un paio di mocassini, di cui colore era abbinato ai pantaloncini, uscì fiero e sereno di casa.La signora Redshank lo vide e la sua mascella s'indebolì.
"Dove va vestito così elegante?" Si chiedeva sbirciandolo furtivamente dalla finestra di casa sua.
Iniziò a temere che l'amato si stesse per recare a un appuntamento con una donna, in tal caso, doveva fare qualcosa per ritardarlo.
Si sistemò i capelli lunghi capelli color carota dietro le spalle, si sbottonò leggermente la camicetta e strinse i lacci del grembiule, in tal modo il seno sarebbe stato in maggior risalto e inevitabile da guardare.Si apprestò a uscire di casa, cantò il nome dell'amato, e lo raggiunse agitando la mano.
Loris si fermò a qualche passo e si voltò verso la donna, decise di trattenersi e di ascoltarla. Dopotutto non aveva alcun orario fissato, Gavriel era ignaro del suo arrivo.«Buon giorno» salutò.
Quando la donna divorziata si fece vicina, venne folgorata dal fascino di Loris.
"Egli è bello come il sole" pensava, era così tanto meravigliata, che si dimenticò come parlare.«Posso aiutarla? Ha bisogno?»
domandò Loris, all'oscuro dell'incanto che stava lanciando alla vicina.
«No, mi stavo semplicemente chiedendo una cosa...» disse mettendo in atto il proprio piano, condusse lentamente la mano dalla guancia al petto, per indurre gli occhi dell'uomo a calare lo sguardo alla sua generosa taglia abbondante. Quest'ultimo cadde nel tranello, ma non reagì in alcuna maniera.
Nessun rossore, nessun sorrisetto sul suo viso e nessuna espressione di compiacimento.La vicina si offese e si domandò se dovesse compiere ben altro per sedurlo, così si fece ancor più vicina e gonfiò il petto.
«Dove va vestito così bene? Sembra che lei debba attendere a una cerimonia, non teme che potrebbe rubare troppo show?» chiese.
Loris non comprese il suo dire, né le sue maniere da casca morta.
«Non sto andando in nessuna cerimonia, vado a fare una passeggiata» rispose.La donna vide dinanzi a sé un'occasione, non poteva farsela affatto fuggire.
«E come? Tutto solo? Se vuole potrei accompagnarla, oppure se le fa piacere, ho preparato una crostata»Loris scosse leggermente il capo e rifiutò senza rancore.
«Hmm, la ringrazio, ma sono a posto. Dov'è suo marito?»
La vicina issò gli occhi e si riferì all'ex come una vecchia asse di legno cigolante.
«Mi spiace sapere che non state più insieme, lei che intenzioni ha adesso?» domandò.
«Ho solo trentacinque anni, sono ancora molto giovane, troverò un altro uomo che sarà capace di amarmi e accettarmi per quel che sono» disse, sperando che a breve l'amato si sarebbe chinato ai suoi piedi, pregandole la mano.«Vero, sono certo che troverà quello giusto fatto per lei. Ora se non le dispiace io me ne vado, arrivederci»
Le sue parole frantumarono in trenta la donna, incredula della sua risposta.
«No, aspetti» balbettò tendendo la mano verso di lui, ma l'uomo continuò ad avanzare allegro verso la via che lo avrebbe condotto dall'amato.«Torna indietro, non immagini quanto io ti ami» sussurrò lei amareggiata, il cuor suo anelava a quello del pittore, estraneo ai suoi sentimenti.
Era convinta che non avrebbe mai trovato un uomo simile a lui, la cui bellezza era straordinariamente simile alla Venere di Botticelli. Raffinata, elegante e arcana.
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stOrge|| Non voglio il tuo amore
ChickLitLoris Anderson è un giovane padre vedovo che non sa cosa sia veramente l'amore. Egli, in questo racconto, cercherà d'interpretarlo, di tradurlo e disperatamente di correggerlo. Ma purtroppo è incapace sia di darlo che di riceverlo, perché accecato d...