CAPITOLO 20

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Due giorni dopo, il viaggio a L'Avana filò liscio come l'olio, esattamente come la prima mostra degli artisti che avevano vinto il concorso. Rayan aveva ricevuto diverse chiamate da alcune gallerie d'arte negli Stati Uniti e in Europa interessate a tre dei suoi artisti.

Stava dando loro la buona notizia quando scorse Romy con la coda dell'occhio. Non l'aveva vista per tutta la sera e...

Ma chi diavolo stava prendendo in giro?

Durante tutta la serata, sin da quando erano arrivati alla festa e lei si era allontanata da lui con la scusa di parlare con gli invitati, mettendo tra loro due un muro fatto di mille persone, il suo radar interno l'aveva trovata in qualunque angolo della stanza si fosse trovata. Sapeva dovunque fosse in qualunque momento.

Dalla parte opposta della stanza, la osservò conversare con Diego Baptiste, uno dei suoi giovani artisti. Il vestito di pizzo a maniche corte le avvolgeva come un guanto fino all'altezza del polpaccio, lo stava disturbando parecchio... Con i capelli raccolti e dei delicati gioielli in argento a completare il tutto, era senz'ombra di dubbio la donna più affascinante della sala, testimoniato anche dal numero di attenzioni maschili che la circondavano.

Non venne sorpreso dal provare una forte fitta di gelosia. Avrebbe voluto urlare in pubblico il fatto che Romy fosse sua... Solo SUA. Lo disturbava che l'abito che indossava quella sera non mostrava per niente il fatto che aspettasse un bambino... Il LORO bambino. Così ogni maschio presente in sala avrebbe fatto due passi indietro, lasciando stare la sua donna.

La SUA Romy...

Sua... Quanto avrebbe voluto gridarlo... Eppure, quella parola si era fermata nella sua gola. Ad essere sincero, infatti, avrebbe dovuto aggiungere un'altra parola: temporaneamente.

Perciò, qualunque pretesa avesse sulla bellissima Romy, doveva rimanere nascosta, dentro di lui. La vide attraverso la gente, sorridendo leggermente all'uomo di fronte a lei, annuendo e replicando.

Il giovane artista, contento di avere accanto una donna così bella, che lo stava ascoltando con attenzione, si affrettò ad elaborare quello che le stava raccontando, enfatizzando quello che esponeva con ampi gesti.

Rayan vide Romy sorridere... Non riusciva a ricordare l'ultima volta quando l'aveva vista sorridere così... Era una donna così bella, ma quando sorrideva diventava una dea... E moriva d'invidia che quel sorriso non fosse rivolto a lui. Il nodo allo stomaco lo irritava quasi quanto il lento avvicinamento tra Romy e Diego.

Un cameriere si avvicinò ai due. Rayan vide l'uomo afferrare due calici di champagne e offrirne uno a Romy. Un sorriso accompagnò il rifiuto della sua donna, segno che quel bamboccio doveva fare marcia indietro e mollare la presa.

Ma lui si avvicinò ancora di più a lei, per ascoltare cosa stesse dicendo. Ancor prima di rendersene conto, Rayan stava attraversando la stanza e li raggiunse in tempo per ascoltare le lusinghe di lui.

"Dai, concedimi un semplice brindisi per il solo uomo che ti ha fatta sorridere stanotte! Por favor!"

"Quando una donna ti dice che non vuole bere, devi comportarti da gentleman e rispettare il suo volere," sbottò freddamente Rayan.

Diego Baptiste si voltò verso di lui e ogni tentativo di obiettare svanì non appena si accorse che si trattasse di Rayan. Fece frettolosamente un passo all'indietro, quasi inciampando sui propri piedi.

"Mi dispiace, non volevo mancarle di rispetto. Si goda la serata, señorita," disse e poi, girando sui tacchi, si dileguò tra la folla.

Dei bellissimi occhi azzurri, piuttosto accusatori, gli lanciarono un'occhiataccia.

ROMY E IL SUO MAGNATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora