CAPITOLO 23

1.8K 132 12
                                    

Non era una bambina stupida... Non era nemmeno un'attrice di soap-opera, capace di stare zitta e di non investigare per sapere la verità...

Ancor prima che Tamara uscisse dal salone, Romy sapeva che avrebbe chiesto spiegazioni a Rayan. Sentiva molto forte il bisogno di cancellare la tortura che la stava divorando. Il dubbio che lui le avesse mentito sulla sua relazione con Tamara era stato anche il motivo per cui aveva nascosto la sua prima gravidanza.

Condannarlo di nuovo senza avere delle prove concrete non solo l'avrebbe svilita, ma avrebbe anche annullato ogni traccia di fiducia reciproca. Ma dovevano iniziare una vita insieme e la fiducia era fondamentale. E lei doveva chiedere... Doveva sapere la verità...

"Señorita Larson?"

Si ricompose e si voltò verso il maggiordomo.

"Sì?"

"Señor Sandemetrio ha appena chiamato. Mi ha riferito di essere stato trattenuto e che sarà in ritardo. Mi ha ordinato di accompagnarla alla galleria, dove si riunirà a lei non appena si sarà liberato."

'Fidati, Romy... Fidati dell'uomo che ami...'

"Capisco... Molto bene."

Il maggiordomo le sorrise.

"Ehm... Sa cosa? La ringrazio per la gentilezza, ma non ho bisogno di essere accompagnata. So dov'è la galleria. Ci andrò da sola."

L'uomo si accigliò.

"È sicura?"

Romy si sforzò di sorridere.

"Sì, sicurissima."

Poi, senza aspettare la risposta del maggiordomo, prese la pochette e uscì dalla suite. Mezz'ora dopo il suo arrivo alla galleria, Rayan non era ancora comparso.

'Fidati, Romy... Fidati dell'uomo che ami...' disse a sé stessa di nuovo.

Ma quella specie di mantra che ripeteva a sé stessa da quando aveva abbandonato la suite iniziava a perdere il suo potere. Nonostante la grandezza della sala e il fatto che il numero d'invitati fosse maggiore dell'esibizione a L'Avana, si rifiutava di credere che Rayan non l'avesse trovata. Lui non c'era... E nemmeno Tamara. E questo voleva dire che loro due erano insieme? Era vero quindi? Era così innamorato di quella donna che era disposto a tornare da lei nonostante il tradimento?

'Fidati, Romy... Fidati dell'uomo che ami...'

Ma diventava più difficile farlo... Con il cuore a pezzi, continuò a cercarlo. Arrivò ad una porta, il cui accesso era strettamente riservato ai dipendenti. Mordendosi il labbro, cercò di calmarsi. Era la fidanzata del proprietario della galleria... Poteva entrare ovunque volesse.

Con la mano tremante, aprì la porta. Davanti a lei c'era un grande corridoio che portava a due uffici, entrambi vuoti. Romy si odiò per lo stupido sollievo che provò. Stava per ritornare sui suoi passi quando udì una risata familiare. Proveniva da una scala di servizio che non aveva notato prima. Fece in tempo a salire un gradino quando udì la voce profonda di Rayan. Salì ancora un gradino e li vide. Erano faccia a faccia.

"Ho fatto quello che volevi, Rayan. Adesso tocca a te, amore mio," mormorò Tamara.

"Pensi veramente che sarà così dannatamente facile?"

Nel tono della voce di Rayan c'era della rabbia, ma anche qualcos'altro... Qualcosa che faceva gelare il sangue.

"Lei è alla galleria. Tutto ciò che devi fare è dirle come stanno veramente le cose..."

ROMY E IL SUO MAGNATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora