CAPITOLO 9

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Romy sfogliò tutti i vari documenti, notando la raccomandazione secondo cui sua madre avrebbe dovuto incominciare immediatamente le cure presso un centro all'avanguardia negli Stati Uniti, a Miami.

Chiudendo la cartella, si diresse verso il divano e si sedette. La pressione che era andata aumentando sin da quando Rayan era entrato nella sua stanza d'albergo si intensificò ulteriormente. Il battito del suo cuore prese ad accelerare e in uno scatto d'ansia, mise le mani nei capelli e sciolse il raccolto. Il semplice fatto di slegare i capelli le diede un po' di sollievo.

Nonostante ciò, la sua mente continuava ad arrovellarsi sul grande sacrificio che Rayan le stava chiedendo di fare. Si massaggiò la nuca, per poi sollevare il viso verso la figura possente davanti a lei.

Lo sguardo di lui era caldo, sensuale, come lo era stato quella sera, più di dieci mesi fa, fermo sulle ciocche lunghe e setose che ricadevano sulle sue spalle. Sembrava esserne affascinato dalla loro fluidità. Ma, quando la soprese fissandola, gli occhi di Rayan si scurirono di nuovo e lui diventò di nuovo freddo e distante come prima.

"Sei pronta per discuterne più a fondo di questo argomento?"

Lei fece un respiro profondo.

"Rayan, non capisco perché proprio io...? Puoi avere qualunque donna desideri. Sino assolutamente convinta di questa cosa. Ti basta schioccare le dita per averne uno stuolo pronto a darti questo bambino che tanto desideri. Perché devi complicarti la vita in questo modo? Perché ti devi legare a me in questo modo? Io sono nessuno per te..."

Stavolta, i segni della sofferenza sul viso di Rayan furono passeggeri, rimpiazzati velocemente da un autocontrollo pazzesco.

"Sono un personaggio pubblico, Romaine... Non posso andare semplicemente in girò in internet e cercare una donna da ingaggiare come madre surrogata. Questa è una questione parecchio delicata e molto importante per me. In più, ci vogliono mesi, a volte anni, di ricerche accurate prima di poter trovare il profilo giusto... Una donna che sia come dico io."

"E che mi dici della lista delle tue ex? Di sicuro avrai avuto altre relazioni più durature di un'avventura di una notte, con donne che saranno ben felici di regalarti un figlio."

La mascella di Rayan s'irrigidì.

"Non ho ancora incontrato una donna che, ad un certo punto, non abbia incominciato a desiderare una relazione più seria e profonda con me. Certe attirate dalla mia fama, o dai miei soldi, o dal potere... o da tutte tre messe insieme. Non sono interessato a queste cose. Non m'interessa legarmi romanticamente ad una donna."

"Come no... Eri talmente disinteressato ai legami romantici che hai chiesto ad una donna di sposarti e stavi quasi per andare fino in fondo!"

Lui ignorò il suo sarcasmo.

"Tempo fa sono stato fidanzato perché credevo che una relazione stabile potesse essere la scelta giusta per me. Ora però non credo più in queste favole per ragazzini. Ho capito ben presto che il matrimonio non fa per me."

"Contento tu... Comunque non hai risposto alla mia domanda."

"Perché ho scelto proprio te?"

Rayan alzò le spalle.

"Perché, visto il tuo desiderio di rimanere incinta un'altra volta, hai bisogno di un donatore di seme, mentre io desidero un figlio e ho bisogno di una surrogata. Direi che si tratta di tempismo perfetto. Inoltre, scegliendo te, so perfettamente cosa avrò come madre surrogata."

"Davvero? Sentiamo un po' cosa sarebbe?"

"Un accordo nero su bianco senza fronzoli, senza bugie inutili e con un impegno al cento per cento assicurato da una firma."

ROMY E IL SUO MAGNATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora