Romy fu grata di essere seduta, perché era sicura che le parole di Rayan l'avrebbero fatta cadere per terra.
"Che cosa?"
Lui fece per aprire la bocca, ma lei scosse velocemente il capo e sollevò le mani, prendendo tempo per metabolizzare quello che aveva appena sentito.
"No, non c'è bisogno che tu me lo ripeta... Ti ho sentito. Ho ascoltato ogni parola... Quello che intendevo domandare era... perché?"
Di fronte alla sua domanda, Rayan corrugò la fronte e lei lo vide cercando di riprendersi e di trovare le parole giuste per risponderle. Romy si sentiva come se si stesse inabissando nelle sabbie mobili. Lo conosceva... Era sicurissima che Rayan avesse un piano in mente... Altrimenti perché quella proposta così inaspettata?
E poi, aveva distrutto l'accordo, per mostrarle la sua buona fede... Ma aveva dietro di lui un team di avvocati che potevano inventarsene un altro...
"La nostra situazione attuale è una buona ragione per chiederti di sposarmi, non pensi?"
Niente 'ti amo tantissimo e non posso vivere senza di te.'
Lei provò una stretta al cuore e sentì le lacrime bruciarle gli occhi, ma vietò a sé stessa di piangere di fronte a lui.
"Insomma... Se ricordo bene, solo qualche settimana fa te ne lamentavi. Mi pare di ricordare che avessi detto... ah, sì... 'il matrimonio non fa per me'."
Sapendo adesso quello che non aveva saputo in quel momento, quelle parole le facevano ancor più male. Rayan era stato tradito dalla donna che amava... la donna che avrebbe dovuto sposare, perciò quel tradimento lo aveva spinto a chiudersi all'amore, a rifiutare categoricamente l'idea di matrimonio...
Per evitare di soffrire, tra lui e qualunque forma d'amore, aveva alzato un muro... Perciò, per fare adesso marcia indietro e tirare in ballo questa proposta... C'era qualcosa di mezzo...
"Le cose sono cambiate, Romy... Io sono cambiato. Inoltre, entrambi abbiamo lo stesso obiettivo."
Voleva essere d'accordo con lui... Voleva dargli il beneficio del dubbio... Ma, per quanto amasse Rayan Sandemetrio, accettare quel matrimonio significava strapparsi il cuore dal petto e farlo a pezzi con le proprie mani. Dire di sì alla sua proposta era come dire di sì ad una morte lenta e in agonia.
"Davvero?"
Rayan la fissò e le strinse le mani nelle sue.
"Sì, Romy. Se entrambi siamo decisi a farlo funzionare, ci riusciremo. Io voglio provarci."
I suoi occhi verdi la guardavano con una luce che Romy desiderò con tutto il cuore che fosse per lei. Tuttavia, sapeva bene che non era così. Era solo per il bambino. Tutto questo era solo perché lei aspettava il suo bambino. Affranta, scosse la testa.
"Rayan, io... Io non penso che... Tutto questo non..."
Lui le mise un dito sulle labbra e la fermò.
"Forse non ho avuto un tempismo perfetto."
Aprì le braccia e si guardò intorno.
"Fare una proposta di matrimonio in un aereo, in mezzo alle nuvole, è unica, ma non era questo ciò che avevo in mente. Non devi rispondermi adesso. Data l'importanza di quello che è in ballo, prenditi un po' di tempo per riflettere. Pensaci bene prima di rispondere, ti prego. Pensaci molto bene," aggiunse lui e si alzò dal bordo del letto.
C'era una luce strana negli occhi di Rayan e Romy lo vide stringere i pugni, in un gesto di frustrazione. Lei annuì, consapevole di aver bisogno di tempo. Dire di no subito sarebbe stato come gettarsi da una rupe senza una rete di sicurezza. Se solo quella proposta sarebbe stata fatta in un'altra vita... Quanto avrebbe voluto sentirlo dire che voleva sposarla per amore. Avrebbe accettato subito.
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ROMY E IL SUO MAGNATE
Chick-LitLa timida Romaine 'Romy' Larson desidera Rayan Sandemetrio da sempre. Durante una notte indimenticabile piena di una passione mai immaginata, Romy corona il suo sogno. Ma quando una gravidanza inaspettata finisce in tragedia e le cose non vanno come...