Namjoon, Jimin e Jungkook, seduti al tavolo di un bar alle dodici del mattino come quando saltavano scuola il primo anno del liceo, mangiavano cornetti mentre i due maggiori assistevano alle crisi di Jungkook.
- Cioè, io non so se posso chiamarlo amore, ma lui è costantemente nei miei pensieri, e che palle. - iniziò il rosa serio, poi il suo sguardo si affievolì: - perché non posso avere una relazione come quella di Jimin e Yoongi? Lui è dolce con te, quello stronzo invece ha paura di qualcosa e mi tratta male per una cosa che abbiamo fatto insieme e consievolmente. Nemmeno se l'avessi drogato! - sbuffò Jungkook imbronciandosi subito dopo.
- Io...potrei chiedere a Yoongi di parlare con Taehyung, se tu pensi che ne valga la pena - propose Jimin, Jungkook scrollò le spalle: - quel ragazzo è una testa calda, sono sicuro che è uno di quei tipi che se ha un'idea o una convinzione avrà sempre ragione lui nonostante non sia così. Quindi Yoongi che gli parla secondo me non cambierebbe niente... -
Jimin sospirò, più di questo non sapeva cosa avrebbe potuto fare per aiutarlo...
- Hai detto che ha paura? - chiese Namjoon incuriosito da quella frase.
- Io credo di sì. È sempre trattenuto...e va sempre con ragazze a caso non volendo niente di serio, e non ha voluto affrontare una conversazione con me e non capisco che cosa gli passi per la testa! -
Spiegò frustato Jungkook, ritornando a mangiare il suo cornetto.- mmm...davvero, tutto questo è strano, e se ci pensiamo attentamente, forse è vero che ha paura di qualcosa, ma non sappiamo cosa e di certo non possiamo andare a chiederglielo... -
Disse Namjoon. Jungkook riprese a parlare: - ma poi io, Dio mio, da quando mi riduco così per un ragazzo? Sto messo male. Davvero, sto male. -I suoi amici volevano parlare ma Jungkook lì fermò: - e adesso sapete che faccio? Vado ad una delle feste del fratello di Yeji eㅡ - e niente, Jungkook non avrebbe combinato niente, e lo sapeva benissimo.
- E...non lo so. Ahh! Fottuto Kim! -[...]
Passò qualche giorno e ancora il silenzio fra i due ragazzi non si era rotto
Jungkook ci aveva pensato a lungo a cosa fare, e alla fine aveva preso una conclusione.
Aveva chiamato Yoongi per un piccolo aiutino e grazie ad esso adesso stava uscendo da casa sua per andare in un posto.
[ JK: Ciao guys, sto andando a fare una cosa e non so come finirà. Potrei uscirne contento come potrei uscirne piangendo. Vi chiamo dopo ]
Mandò questo messaggio ai suoi amici e mise il silenzioso, non voleva vedere nessuna risposta, voleva restare serio e concentrato sul suo obbiettivo, anche se la rabbia lo stava pervadendo.
Prese il bus e dopo mezz'ora arrivò a destinazione. Suonò al campanello della porta e aspettò che venisse aperta, magari da una donna intenta a fare qualcosa, o da un uomo indaffarato...
E invece ad aprirgli fu Taehyung, esattamente colui che cercava.
- Jungkook?? - chiese scioccato lui, che in quel momento era ancora in pigiama con i capelli non proprio ordinati.
- Il solo e unico. - rispose serio l'altro.I due si guardarono.
- Allora, stiamo qui a guardare le persone che passano o...? -
Prese parola il rosa, Taehyung capì cosa voleva dirgli e lo fece entrare.Come la porta si chiuse, Jungkook fronteggiò Taehyung.
- Jungkook te l'ho già detto in Thailandia cheㅡ -
- Non m'interessa di cosa mi hai detto in Thailandia. Tu non puoi trattarmi in questo modo! - alzò incontrollabilmente la voce Jungkook.
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𝗖𝗼𝗻𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 ✓ | тαєggυк
Romanceㅡ Tra il sole caldo e l'acqua cristallina dell'estate, Jungkook, ragazzo tutt'altro che calmo e sempre pronto a farsi avanti per sè stesso, non perde l'opportunità di provarci con Taehyung, tipico gay represso. ✓