Capitolo 3

452 23 2
                                    

Dopo aver fasciato la mano di Robin uscimmo dal bagno e mi diressi verso il cancello visto che era ora di tornare a casa ma Robin mi chiese se poteva accompagnarmi e io ovviamente non rifiutai, non mi dispiaceva tornare a casa con la presenza di qualcuno.


<< Allora..come conoscevi Finney?>>mi domandò Robin mentre ci incamminavamo verso casa mia <<Facciamo lo stesso corso e si è presentato prima che entrasse il professore>> il resto del tragitto lo passammo a parlare di noi delle nostre passioni, ecc..


Quel bellissimo momento venne interrotto dal fatto che eravamo giunti a destinazione <<Siamo arrivati>>annunciai al ragazzo al mio fianco <<È questa la casa?>>mi domandò indicando la casa  <<Sì, perché?>> <<Bhe..quella è casa mia invece>>disse indicando la casa di fronte alla mia <<Stai scherzando?>>chiesi sotto shock <<No, non sto scherzando, mio zio mi aveva detto che si era trasferita gente ma non pensavo qui..>> <<È fantastico!>>esclamai più felice che mai, insomma mi ero fatta un amico ed esso abitava esattamente di fronte a casa mia, saremmo potuti andare a scuola insieme <<Già>>disse con un sorriso da ebete.


Non feci in tempo a dire altro che dalla casa del mio amico uscì un uomo che sembrava avere più o meno la stessa età di mio padre <<Robin! Entra, tua zia mi sta assillando>>disse l'uomo sull'uscio della porta <<Arrivo zio!>>rispose Robin <<Riley, vado, ci vediamo domani!>> disse mentre si girò per dirigersi nella casa di fronte <<D'accordo, a domani!>>dissi al ragazzo che correva verso la propria abitazione.


Entrai anch'io  a casa mia e salutai mio padre che era seduto sulla poltrona  a leggere il giornale <<Con chi parlavi fuori?>> chiese curioso <<Oh..con un io amico di scuola, si chiama Robin e abita di fronte a noi>>  <<Solo un amico?>>chiese sempre più curioso, anzi fin troppo curioso <<Sì, papà, solo un amico>>dissi salendo le scale per raggiungere la mia camera e presi un libro e mi sedetti a gambe incrociate al centro del letto, passarono circa dieci minuti e sentii qualcosa sbattere contro la finestra davanti a me..


Alzai lo sguardo e vidi Robin affacciato alla finestra con dei sassolini in mano, me ne lanciò un ultimo per dispetto e io lo guardai male, mi alzai dal letto, posai il libro che stavo leggendo e mi affaccio anche io alla finestra. Visto che entrambe le finestre erano aperte e c'era silenzio Robin urlò chiedendomi se alle cinque di pomeriggio potevo uscire e io, con la mano, gli feci segno di aspettare e chiusi la finestra per dirigermi da mio padre <<Papà alle cinque posso uscire con Robin?>>chiesi speranzosa di un "sì" <<Certo>>rispose  <<Grazie>>


Ritornai sopra e aprii la finestra e annuì con la testa e Robin mi sorrise, dopo di ciò ognuno si ritirò nella propria stanza.


Solo tu...|| Robin Arellano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora