Arrivammo a casa di Vance ed era vuota, sua madre era a lavoro. Entrammo all'interno dell'abitazione e Vance chiuse la porta a chiave. <<Vieni>>mi ordinò, iniziò a salire le scale e io lo seguì. Raggiungemmo camera di Vance.
Ad un certo punto, mentre mi stavo guardando attorno, Vance mi trascinò sul letto. <<Vance...io devo andare..>><<Shh..taci per una volta nella tua vita, okay? Fra cinque minuti te ne vai>> <<Ma..>> <<Niente "ma">>
Mi esaminò con gli occhi dall'alto al basso, e poi iniziammo a baciarci. Ci baciammo sempre più intensamente, fino a quando non iniziai a sbottonarmi la maglia, appena cominciai a slacciare i primi due bottoni, Vance mi fermò e, mentre continuammo a baciarci sempre con più passione, continuò a liberarmi dalla camicetta, fino a farmi rimanere in reggiseno. Poi, io, tolsi la maglietta a Vance, rimasi a fissarlo per quanto era bello.
Improvvisamente abbassai le spalline del mio reggiseno con le coppe che coprivano ancora il mio seno. <<Che vuoi fare?>>chiese <<Mhh..>>sospirai <<Non l'hai capito?>>domandai <<Dovresti essere più esplicita>>disse
Mi sfilai il reggiseno e Vance non riusciva a togliermi gli occhi da dosso. Ricominciammo a baciarci e Vance man mano dalle mie labbra continuò a baciarmi scendendo per il collo, fino ad arrivare al centro del mio petto. Dire che non avevo solo le farfalle nello stomaco è poco. Con una mano stingeva il seno sinistro, stuzzicandone il capezzolo, invece, il seno destro lo mordeva, facendomi stringere i suoi capelli dal piacere.
<<Vance..>><<Sono impegnato>><<Ho notato sai?Devo andare, 5 minuti sono passati un'ora fa>>sbuffò. Indossai i miei vestiti, che accidentalmente erano finiti per terra. Una volta finito di indossare i miei vestiti controllai i capelli, per vedere se sembravo una scappata di casa.
Diedi un bacio a Vance e me ne andai, ma prima che potessi varcare la soglia della porta d'ingresso, quello che ormai era il mio fidanzato, mi afferrò il braccio e mi baciò con una dolcezza con cui non mi aveva mai baciato. Appena ci staccammo lo guardai sorridendo e andai a casa degli zii di Robin.
Una volta arrivata, entrai nell'abitazione e, Robin e sua zia, erano in cucina a fare colazione(lo zio di Robin era andato a lavoro). <<Riley, tesoro! Dove sei stata?>>mi domandò la zia di Robin <<Umh..da una mia amica, scusa se non vi ho avvisati, ero molto stanca>>mi scusai <<Tranquilla cara, l'importante è che non ti sia accaduto niente>>mi sorrise rassicurandomi per poi chiedermi se avessi fame e andò a prepararmi qualcosa da mangiare, lasciando me e Robin in salotto, da soli. <<Allora..come si chiama quest'amica? Forse lo so, Vance Hopper?!>><<Robin che cazzo di problemi hai?! Ti ricordo che ciò che faccio non ti riguarda neanche minimamente>><<Se lo dici tu cara Riley>>
SPAZIO AUTRICE!
Salve a tutti! Questo è il 16esimo capitolo vorrei tanto confessarvi una cosa: io, nel corso della mia vita, ho scritto almeno 5 storie diverse e a malapena arrivavano al terzo capitolo, cosa che per questa storia non è accaduto, non è accaduto perché penso che a voi che leggete questo mio creato ci teniate in un certo senso, come faccio anche io.
Per ora questo è tutto, al prossimo capitolo!❤️
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Solo tu...|| Robin Arellano.
FanfictionRiley Davis si era appena trasferita a Denver insieme a suo padre Michael, Riley era contraria alla decisione del padre poiché lei a NewYork si trovava benissimo anche se non aveva amici, a riempire questo vuoto erano i suoi nonni materni. Dopo l...