Il resto della giornata la passai a sistemare la casa con papà. Verso l'ora di cena mi ricordai di avere dei compiti per l'indomani e, ovviamente, non li avevo fatti. Corsi in camera rischiando di cadere 4 o 5 volte sulle scale, chiusi la porta e controllai il diario.
Era la mia fine..
Dovevo fare algebra e, per di più, domani c'era la verifica di storia. Storia per me non era un problema ma algebra? Potevo dichiararmi morta. Robin era bravissimo in algebra, infatti mi aiutava sempre ma io non capivo ugualmente niente. Quanto mi sarebbe stato d'aiuto in questo momento. Poi però mi ricordai che la stanza di Robin si trovava letteralmente di fronte a me. Però ci avevo litigato. Sbuffai non sapendo che fare, l'unica soluzione che mi venne in mente era quella di copiarli domani da Donna durante ricreazione essendo che algebra veniva subito dopo. Studiai storia fino a mezzanotte e più ed essendo che avevo la mia scrivania attaccata alla mia finestra ogni tanto controllavo stanza di Robin ma nessuna traccia di lui, le tende erano aperte, come sempre.
Il giorno dopo
Mi svegliai verso le 6.30 am e mi preparai e uscii di casa alle 7.00, perché avevo bisogno di pensare, mio padre era già a lavoro, lo zio di Robin lo aveva preso nella sua azienda e si svegliò molto presto, verso le 5.00 am, me lo accennò la sera precedente. Non feci neanche colazione, non avevo fame.
Uscii di casa e non mi accorsi della zia di Robin che stava annaffiando i fiori che si trovavano nel giardino di casa, e proprio mentre chiusi la porta la sentii parlare <<Riley, cara! Dove vai a quest'ora del mattino?>><<Uhm...sto andando a fare una passeggiata, sa, per pensare..>><<Capisco, se vuoi ti chiamo Robin!>><<No!Non si preoccupi, non serve!>><<Ohh, non dire sciocchezze sono più che sicura che gli farà piacere!>>entrò in casa a chiamare Robin, se devo esservi sincera ho seriamente preso in considerazione l'opzione di scappare, ma le mie gambe me lo impedivano. <<Zia, ho sonno, mi sono svegliato nemmeno mezz'ora fa, che c'è di così importante>>si lamentò Robin uscendo di casa con sua zia<<Ho beccato Riley ad uscire di casa a quest'ora e mi chiedevo se voleste andare a scuola insieme>><<A scuola? A quest'ora? Il sole di ieri ti ha fatto male alla testa?!>>disse Robin rivolgendosi a me <<Non sto andando a scuola, e non ho bisogno che tu venga con me!>><<Bene, perché non lo farò!>><<Invece lo farai!>>disse sua zia intromettendosi <<Mi sa che il sole ha fatto più male a te che a lei..>>continuò Robin strofinandosi l'occhio <<Prendi lo zaino e vai, Robin.-Robin non si mosse-Adesso!>>gli ordinò sua zia e lui borbottando obbedì
<<Buona giornata ragazzi!>>disse sua zia come se prima non fosse successo niente <<Anche a lei>>dissi e Robin con i palmi delle mani sugli occhi, buttò la testa all'indietro e sussurrò <<Signore dammi la forza...>>
Dopo quindici minuti Robin parlò <<Dove stiamo andando?>><<Non lo so>><<Non lo sai?! Stiamo camminando da quindici minuti senza una meta?!>><<Robin di certo non ti ho costretto io a venire! A proposito, ieri non eri così intenzionato nel parlarmi quindi pretendo silenzio adesso, grazie!>>
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Solo tu...|| Robin Arellano.
FanfictionRiley Davis si era appena trasferita a Denver insieme a suo padre Michael, Riley era contraria alla decisione del padre poiché lei a NewYork si trovava benissimo anche se non aveva amici, a riempire questo vuoto erano i suoi nonni materni. Dopo l...